Iacopo M. Savi

Founder Starter

Ristrutturare le ginocchia #1

2019-10-02 09:58:25

Non è tanto quello che ti capita, è come lo affronti che fa la differenza. Trovare nelle difficoltà, nelle sfide e negli ostacoli della vita degli elementi positivi e di apprendimento è un'abilità ed un'abitudine impagabile... per tutto il resto (quando va bene) c'è il fattore C...

Ieri (02.10.2019) sono andato dall’ortopedico per fare vedere le ginocchia.


L’esito era scontato, immaginavo che avrebbe confermato lo strabismo delle rotule simmetrico (congenito) che ho dalla nascita, quello che non mi aspettavo è che mi sconsigliasse vivamente la corsa (e le spartan in particolare) perché vi è un principio di usura.


😒 E l’usura ha un andamento esponenziale.


Se razionalmente so che rispetto a numerose altre diagnosi questa è nulla o poco più (non mi inficia la vita, non mi pone un termine e, nella peggiore delle ipotesi, dovrei mettere delle protesi) emotivamente non l’ho presa bene.


😭😤 Ci sono rimasto profondamente male e per un po' ho alternato i pensieri dalle autocommiserazioni “ecco ora che ho trovato un’attività che posso fare con soddisfazione e libertà, non posso farla”, “non posso più allenarmi” al menefreghismo “chissenefrega io continuo, ci penserò poi”.


Poi è subentrato il #MentalCoach che sono e, con l'aiuto del mio "team", ho iniziato la #ristrutturazione della situazione partendo dalla mia più potente, profonda e consolidata Convinzione:


e… ho trovato (per ora) 10 aspetti positivi che questa situazione ha determinato… il primo dei quali è… scrivere questo post ed altri 9, uno per ogni ristrutturazione.

Partiamo dalla prima ristrutturazione


❗Ampliare ulteriormente la zona di confort che aveva inglobato la corsa❗


Ultimamente non facevo più con costanza gli esercizi in casa alternativi alla corsa (plank, isometria per le gambe, addome ecc…) o il giro al parco a fare “gli ostacoli”, preferendo uscire per correre e basta. Per quanto aumentassi le distanze e/o allenare la velocità fosse comunque faticoso, mi veniva più facilmente affrontabile rispetto alle attività “indoor”.

In sostanza ho allargato talmente tanto la mia zona di confort che la corsa vi è rientrata pienamente, le endorfine generate mi hanno distratto e quindi mi stavo arredando le “nuove stanze” della “casa di confort”.

Ora posso allargare ulteriormente la mia zona di confort e trasformarla in una villetta, poi in villa, poi castello...

vabbè avete capito...


#shithappens #atteggiamento #performancecoaching #problemi #opportunità #confortzone #spartanrace