ELENA Del Medico

Founder Senior

Un mio grande sogno

2018-12-15 23:26:16

Questo articolo l’ ho scritto nel tardo pomeriggio mentre posando il mio sguardo verso la porta finestra del terrazzo ho scorto un fantastico tramonto. Cosi catturata dai miei mille pensieri mi sono chiesta ma Elena, cosa stai cercando? Oggi in casa da sola in compagnia del silenzio sono uscita in terrazzo ho chiuso gli occhi ed ho odorato il profumo del freddo, si perché anche il freddo ha il suo profumo, quel profumo immutato negli anni che mi ha fatto calare la mente indietro nel tempo, quando ero bambina, non avevo più di 8 anni, all’epoca noi ragazzini uscivamo liberi nella piccola città in cui vivevamo, dicendo ai nostri genitori o nonni dov’ eravamo e la condizione era il rientro nell’ora stabilita neanche un minuto più tardi! E’ proprio in quegli anni che inconsciamente stavo maturando il mio sogno e di questo solo da qualche anno ne sono consapevole. Dove abitavo ed abito, c’era e c’è una casa di riposo che all’epoca si chiamava "ricovero per anziani " era gestita dalle suore, si perché le suore avevano in loco una succursale della casa madre ed essendo in molte avevano un ruolo predominante nella gestione sociale della cittadina, infatti erano presenti dall’asilo all’ ospedale civile e perfino al ricovero per anziani. Non so cosa mi spinse un giorno ad oltrepassare quella grande porta di ferro e vetro colorata di bianco panna quasi tutta marezzata di macchie di ruggine, il ricordo è così nitido, per accedere alle stanze dovevo girare a destra dopo la porta oltrepassare un arco di pietra e subito a destra salire delle vecchie scale sempre in pietra, nel muro un lungo corrimano tubolare color del bronzo, la prima volta che salii quelle scale lo afferrai come una bimba timorosa che non conoscendo il luogo lo stringeva non tanto per la paura di cadere quanto per la paura di quello che avrebbe trovato alla fine della scala. Salita al primo piano davanti a me un corridoio lungo, ed ancora sulla destra una grande stanza con tavolini di alluminio e vetrinette colme di oggetti e scatole che non conoscevo, probabilmente l’infermeria. Proprio in quel momento mi accorsi dell’ odore acre e pungente che avvolgeva l’atmosfera riscaldata da grandi termosifoni di ghisa grigi come il colore delle alte pareti che sicuramente all’origine erano bianche. Il silenzio venne rotto dalla voce squillante di Suor Anna che qualche anno prima avevo conosciuto all’asilo, che urlando mi chiese cosa stavo facendo lì immobile in mezzo al corridoio. La salutai e le dissi: Suor Anna non mi riconosce? Lei facendo cenno col capo attendeva una risposta ed io d’impulso le dissi: sono venuta a vedere chi c’è in questa grande casa! Così lei forse impietosita dal mio sguardo e dal mio imbarazzo cominciò a spiegarmi cos’era quel posto. Ricordo bene il dettaglio dei nonni che venivano accolti li perché soli. Alla fine del racconto le chiesi se potevo salutare quei nonni e magari fargli un po’ di compagnia, da quel pomeriggio non perdevo occasione di andare a trovarli ed in particolare la prima nonnina che li avevo conosciuto, nonna Armida, una donna molto anziana, allettata e con il letto vicino alla grande finestra, forse era lì perché non camminava più, ricordo ancora i suoi splendidi sorrisi, i suoi capelli bianchissimi ed ondulati e ricordo anche i suoi momenti di tristezza quando mi raccontava che li non veniva a trovarla nessuno ed io allora le prendevo quella mano ossuta con quella pelle così sottile bianca e fragile e l’accarezzavo dicendole che io sarei sempre passata a trovarla e lo feci sino a quando un giorno arrivai e trovai il letto vuoto.Da quelle esperienze fatte per molto tempo cominciai ad immaginare un tempo condiviso tra nonni nonne e bambini. Da qui il mio sogno ossia quello di poter realizzare un progetto dove lo spazio ed il tempo possano diventare una grande risorsa per tutte le generazioni.

ELENA Del Medico

Founder Senior

Amore puro💖

2018-12-15 13:41:18

Ti amo sopra ogni cosa, senza condizioni, non importa quello che fai o smetti di fare. Sono infinitamente grata alla vita per avermi dato l’opportunità di essere una madre e soprattutto di essere tua madre.

ELENA Del Medico

Founder Senior

I bambini e la spesa🤔

2018-12-14 09:19:14

Premetto che non amo fare la spesa nei grandi supermercati ma purtroppo dalle mie parti non esistono più i piccoli negozi familiari che amavo tanto. Quindi quando proprio devo mi reco a fare la spesa in un grande negozio di beni alimentari situato vicino a casa e qualche giorno fa ho assistito ad una scena familiare che voglio condividere. Erano più o meno le 18 finito di lavorare entro in questo grande magazzino e passeggiando frettolosamente tra le corsie vengo distratta da una discussione tra mamma e figlia... Eravamo nella corsia dei frigoriferi situata accanto a scaffali dai mille colori con alimenti per la prima colazione. Vedo qui una mamma, circa 35 anni d'età ed una bimba che a mio avviso non aveva più di 8 anni... La bimba affascinata da alcuni prodotti, dei quali probabilmente aveva sentito parlare in qualche pubblicità alla tv tra un cartone e l'altro,che cercava affannosamente di spiegare alla mamma perché voleva a tutti i costi farsi comprare quel prodotto... La mamma con un atteggiamento isterico prendeva questa confezione senza neanche guardarla e riponendola subito al suo posto diceva alla bimba di non insistere perché non gli avrebbe mai preso quello che voleva e all 'insistenza della bimba ha chiuso la conversazione dicendo perché no ed ha trascinato la bimba con la mano verso l' uscita dalla corsia. Bene non voglio assolutamente dare dei giudizi perché ogni situazione va letta nel suo reale contesto e poi chi sono io per giudicare queste persone. Vorrei però fare una considerazione su quello che ho osservato.. Tutta questa corsa frenetica che trasporta genitori e figli verso un vortice di assenza di qualità di tempo trascorso insieme... A cosa porta... Un figlio che sta crescendo e che ti pone domande... Quanto tempo siamo disposti a dedicare a dare risposte... Non solo ai figli ma anche a noi stessi... Quanto tempo dedichiamo a fare un punto su dove siamo arrivati e dove vogliamo andare... Perché ci facciamo depredare di un tempo di qualità trovandolo e ritagliandolo anche nella quotidianità delle cose che facciamo, in fondo il nostro tempo è limitato, cerchiamo quanto meno di viverlo dandogli il massimo valore possibile affinché i tempi in cui viviamo non ci depredino del nostro tempo. Elena

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