Non è vero che ci vuole solo coraggio per chiudere una storia…..

IL BORDO CHE TRASFORMA

Quando la storia inizia, ci vuole il coraggio di varcare quel confine dal tuo spazio allo spazio di un altro.

È un territorio delicato e tutto inizia sul bordo.

Lì su quel bordo inizia e lì su quel bordo finisce.

Veramente su quel bordo ci si incontra ogni volta che cambi prospettiva o direzione, perché la vita ti chiama all’appello per qualsiasi cambiamento, perché vuole che ti rinnovi, altrimenti  in qualche modo dovrai incontrare la morte di qualcosa. 

IL CAMBIAMENTO 

Considera che ogni sette anni le tue cellule si rinnovano e anche le relazioni hanno un cambiamento ogni sette anni.

Ecco perché si racconta la crisi del settimo anno.

Se non ti rimetti in gioco, attirerai sfide per farlo.

Cosa accade su quel bordo?

LA MORTE CHE RIGENERA

Tutti gli scenari si alterano e non vedi più le cose come prima. 

Anche adesso che la storia è finita, non vedi più le cose come prima. 

Tutto si è collassato e invece del rinnovamento, ti è venuta incontro la morte.

Fa che sia una morte che dà la vita, anziché una morte che dà  la morte, perché sarebbe triste e ti spegneresti piano piano.

Fare una morte che dà la vita, significa prendere tutto il bello di ciò che è stato e lasciare andare il “brutto” e te lo spiegherò meglio dentro Heart Beat, il Metodo che propongo per uscire dal lutto interiore.

LA MORTE CHE TI FA MORIRE DENTRO

Se non ti rispetti dentro una relazione, il tuo territorio sarà invaso completamente, finché una parte di te si ribellerà e finirai per essere respinta o per respingere, perché gli accordi taciti iniziali sono saltati, se non ce l’hai fatta a guardare in faccia il tuo partner per un confronto.

Se anche lui non ha voluto il confronto e ha preferito lasciar andare la crisi, invece di cogliere l’opportunità per evolvere, inevitabilmente ogni cosa ti accompagnerà verso la fine.

Si hai fatto finta tante volte di non vedere determinati errori, soprusi, mancanze di rispetto, inaffidabilità, disonestà, bugie, e ti sei preparata lo scivolo per la chiusura di una relazione, perché i compromessi a tollerare l'intollerabile, ti hanno resa accondiscendente verso le tue linee di fondo, oltre le quali, comincerai ad abbattere la tua autostima e non riuscirai più a guardarti allo specchio.

Sai che raccontava Massimo Troisi?

“Quando si smette di amare, in genere non si ha la pazienza di aspettare che finisca bene. Si cerca la strada più breve: la rottura, la sofferenza. Invece ci vuole lo stesso impegno e la stessa intensità dell’inizio e bisogna superare gli egoismi, vivere questo momento con la stessa passione e far sentire alla persona lasciata tutto il bene che c’è stato: ci vuole amore per chiudere una storia.”

Ti va di raccontarmi la tua morte interiore come è accaduta?

Alla Prossima…

la tua Alleata