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Superfood antietà 💯 di qualità

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Combatti l'invecchiamento!

2023-03-20 09:25:04

  • Vuoi combattere l’invecchiamento? Prova il Mirtillo nero dell’Alaska.
  • I mirtilli si collocano tra i frutti con alte proprietà antiossidanti, sia quantitativamente che qualitativamente, a causa del contenuto in flavonoidi, tannini ed altri acidi fenolici. Sono tra i frutti con maggiore contenuto in antocianine, sostanze che riparano e proteggono l’integrità genomica del Dna.
  • Combattere l'invecchiamento è una proprietà biologico-funzionali del mirtillo nero dell’Alaska ed è  principalmente collegato all’elevato contenuto di principi attivi che esercitano potere antiossidante ai quali si affiancano anche altre sostanze. Ciò comporta una capacità di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari (arteriosclerosi e ictus) e di combattere le malattie di tipo degenerativo che conseguono all’invecchiamento nell’uomo, nonché di prevenire alcune forme di cancro, attraverso l’aumento dell’inibizione della crescita cellulare. I mirtilli sembrano quindi possedere attività antiossidante e proprietà biologiche in particolare attività anti carcinogenetica, vasoprotettiva, antinfiammatoria, anti-obesità ed anti diabetica. Gli antiossidanti sono sostanze che proteggono l’organismo umano dall’attacco dei radicali liberi, molecole che uccidono le cellule in modo indiscriminato e per questo motivo sono stati segnalati effetti di tipo chemiopreventivo e chemioterapeutico in vivo. Sono meccanismi di difesa in grado di proteggere l’organismo umano.
  • I mirtilli, quindi, sembrano destinati ad occupare un ruolo importante dal punto di vista della salute nella dieta dell’uomo. Non solo: sembra che tali frutti siano anche in grado di potenziare la capacità cognitiva dell’uomo, in seguito alla riduzione del cosiddetto “stress ossidativo” a livello cerebrale mitigando i fenomeni infiammatori a livello dell’apparato vascolare. Il mirtillo esiste in tre differenti specie: nero, rosso e blu. Il mirtillo nero e’ maggiormente ricco di principi salutari. Infatti contiene zuccheri e molti acidi, in particolare l’acido citrico (che protegge le cellule) ma anche l’acido ossalico, l’idrocinnamico e il gamma-linolenico. L’acido ossalico è quello che conferisce il classico sapore asprigno del frutto; l’acido idrocinnamico è molto efficace perché è in grado di neutralizzare le nitrosammine cancerogene (prodotte nell’apparato digerente in conseguenza dell’ingestione di nitrati); l’acido gamma-linolenico invece è molto utile al sistema nervoso perché previene la nefropatia diabetica.
  • Ma non è tutto. Il mirtillo nero dell’Alaska è particolarmente ricco di acido folico (una vitamina molto importante per le varie numerose funzioni che svolge) e contiene tannini e glucosidi antocianici, i quali oltre a dare al frutto il suo caratteristico colore, riducono la permeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura. Le antocianine infine, presenti in grandi quantità, rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità ed il tono. Riescono in tal modo a svolgere un’azione antiemorragica nonché contro i radicali liberi. Tutte questa sostanze poi favoriscono e aumentano la velocità di rigenerazione della porpora retinica, migliorando la vista specialmente la sera, quando c’è poca luce. Una postilla di evidenza al mirtillo nero dell’Alaska che , grazie alle condizioni climatiche nelle quali vive, è costretto a costruirsi una buccia molto più spessa che gli conferisce una concentrazione di principi attivi notevolmente superiori, apporta, infatti, circa 20 volte il valore nutritivo dei comuni mirtilli.