Guido Zanchin

Founder Senior

Si fa presto a dire....Ascolto

2019-09-30 17:03:42

Nel mio precedente articolo sull’assertività, mi sono reso conto di aver, necessariamente, parlato molto poco di un argomento importante come l’ascolto, che è una parte considerevole della cosiddetta “comunicazione empatica”.

Ho ritenuto quindi utile, per chi può essere interessato, creare un articolo specifico.



Per essere in grado di capire profondamente una persona è fondamentale dare prova di “saper ascoltare”, solo così l’altro si sentirà in condizione di aprirsi con noi, permettendoci così di poterlo comprendere fino in fondo.

             Cosa vuol dire ascoltare?

Ascoltare non vuol certo dire rimanere immobili senza impedire il fluire dell’eloquio dell’interlocutore, ma assecondare l’empatia essendo partecipi a ciò che viene raccontato evitando:

  • Di porre insistentemente la nostra attenzione sui dettagli del racconto
  • Generalizzare o dare consigli o, peggio utilizzare frasi consolatorie o sdrammatizzanti
  •  Di dare giudizi, soprattutto se personali, sull’evolversi del racconto

Tutto ciò crea dei blocchi alla comunicazione, dai quali risulterà estremamente difficile uscirne.

Ascoltare vuol dire mettere in preventivo una visione diversa dalla propria, mantenere un’adeguata postura ed uno “sguardo positivo incondizionato” come lo chiamava Carl Rogers. Vuol dire anche tenere a freno i propri bisogni ed i propri impulsi.

 Queste capacità, naturalmente, sono utilissime anche in relazioni amicali, familiari ed in ogni ambito della vita oltre a quella professionale                          

Come mettiamo praticamente in atto l’ascolto?

  • Se l’obiettivo è capire profondamente l’altro, dobbiamo mettere in preventivo che si possa anche NON comprendere proprio tutto.
  • Chiedere chiarimenti è molto produttivo, così come parafrasare (…se ho capito bene mi stai dicendo che…è giusto?) 
  • Un po' di umorismo ( con moderazione) può essere una buona strategia
  • Ascoltare per capire, non per essere pronti a replicare o per trovare l’appiglio per controbattere
  • Non interpretare od anticipare ciò che l’altro sta per dire
  • Mettersi nei panni dell’altro, cercando di capire il modo in cui vede le cose
  • Sospendere le proprie opinioni e i propri punti di vista: è improbabile ascoltare sé stessi e l’altro contemporaneamente
  • Non prepararsi la risposta mentre l’altro parla, anche perché, nella parte successiva del suo racconto, potrebbe prendere tutta un’altra deriva e ci si troverebbe spiazzati con una risposta fuori luogo
  • Interrompere solo per verificare di aver capito bene, considerando che l’altra persona potrebbe usare un linguaggio  (o codici comunicativi )diverso dal nostro
  • Riassumere ciò che “pensiamo” che l’altro abbia voluto dire prima di contestarlo o di esporre le nostre tesi e/o ragioni

Spero di essere stato utile a chi sentisse il bisogno  o anche solo la curiosità di approfondire l’argomento