Giuseppe Frezza

Esoterismo

Curiosità paranormale

2022-04-01 12:03:57

Cos’è un fantasma?

Esiste una risposta certa a questa domanda? No…non possiamo sapere di cosa sia fatto un qualcosa di cui non abbiamo certezza della sua esistenza.

Il mondo dell’occulto, in particolare quello dei fantasmi, è fatto di teorie, voci di corridoio e superstizioni. Proverò a darvi una spiegazione partendo dai presupposti detti prima. Un fantasma è il residuo di un’anima sotto forma di energia. Non pensiamo ai fantasmi con forma umana, una presenza a figura intera è un fenomeno più unico che raro. I fantasmi in genere si presentano come i così detti fenomeni Orbe, cioè delle piccole sfere di energia, in quanto la quantità di energia richiesta è molto più bassa.

Il mondo dei fantasmi.

Ci sono due teorie principali sul mondo dei fantasmi, vediamo di riassumere in breve quest’ultime.

Mondo parallelo Questa teoria dice che esiste un mondo parallelo,identico al nostro, dove “vivono” i fantasmi. Solo in determinate condizioni, come allineamenti astrali, picchi di magnetismo o effettuare sedute spiritiche. E’ possibile che questi due mondi riescano ad interagire, con interagire intendo la manifestazione di fenomeni paranormali quali apparizioni, fenomeni EVP (ne parleremo meglio dopo) o in casi particolari fenomeni Poltergeist. Questa teoria rispecchia, su molti parametri, la religione cristiana con i suoi mondi paralleli (paradiso, purgatorio ed inferno) che si raggiungo dopo la morte. Ovviamente questa teoria per i non amanti del genere è la più “sicura” in quanto difficilmente possa accadere un contatto tra due mondi.

Mondo terrestre Questa teoria invece suppone che esseri viventi e fantasmi condividano lo stesso mondo. In pratica anche in questo momento alla tua destra potrebbe esserci un fantasma (so che ti sei girato!). In questa teoria paranormale è molto più fattibile entrare in contatto con un fantasma, o che lui entri in contatto con noi. Questa teoria non suppone che tutti diventino dei fantasmi, ma che solo in determinate situazioni come ad esempio una morta violenta ed improvvisa, possono far si che l’energia di quello che era un essere vivente rimanga impressa in quel luogo.

Tipi di presenze Anche qui troviamo due classi dominanti, intelligente e residuale. Le differenze tra queste due classi di fantasmi sono molto marcate. Esempio: una presenza intelligente con la giusta quantità di energia è capace di interagire con noi, come battere su di un muro, aprire una porta o rispondere a delle domande. Una presenza residuale invece è più come una GIF, ripete sempre lo stesso gesto o percorso, con o senza la presenza di esseri umani. Non sempre queste presenze sono visibili, ci vuole una certa quantità di energia per rendere visibile o udibile una presenza.

I fantasmi, come già detto in precedenza, hanno bisogno di energia per compiere delle azioni. Da dove prendono l’energia? Si dice, che i fantasmi riescano ad assorbire energia dall’aria, per questo si pensa che quando avviene un calo della temperatura in un’area ristretta, sia un fantasma che prova a palesarsi. Si pensa anche che posso assorbire l’energia dai dispositivi elettronici come cellulari, videocamere ecc.

Come comunicare con un fantasma?

Di tecniche di comunicazione con l’altro mondo ce ne sono molte. Sicuramente quella più usata è la tavola Ouija o sedute spiritiche. Esistono anche modi più sicuri per comunicare, un’ottimo modo è quello della registrazione. Questo ci riporta ad un termine usato prima…EVP. Un fenomeno EVP (Eletric Voice Phenomenal) non è nient’altro che la registrazione delle voce di un fantasma, in parole povere nel 90% dei casi la voce di un fantasma non è udibile all’uomo per via del limite di frequenze che può captare. Un registratore invece, avendo una gamma di frequenze più ampia, riesce a registrare determinate voci che viaggiano su frequenze diverse.

Esistono anche molti strumenti che permettono la comunicazione parapsicologica come, K II (un rilevatore di campi elettromagnetici) che si può utilizzare con il vecchio metodo “accendi la luce 1 volta per dire si e 2 per dire no”. Poi troviamo lo spirit box, uno strumento che scansiona,in entrambe le direzioni, tutte le frequenze radio ad una altissima velocità. Questo metodo è usato per provare ad avere un dialogo in tempo reale con un’entità. Di metodi ce ne sono veramente molti, questo perchè non essendo nulla di sicuro o provato in maniera scientifica ogni investigatore usa tecniche inven

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Giuseppe Frezza

Esoterismo

Curiosità a quattro ruote

2022-03-31 11:13:31

La potenza, forse uno dei maggiori pretesti per avanzare con l’ingegneria automobilistica. Quando si parla della potenza delle auto, non si può non pensare all’America, patria delle Muscle car.

Sappiamo tutti cos’è una Muscle car, ma in caso contrario eccovi una breve spiegazione: Per “Muscle car” si intende un’auto con motori molto potenti, in voga negli States a partire dalla metà degli anni ’60. Solitamente montavano un motore V8 (8 cilindri contrapposti con angolatura a V), trazione posteriore, carrozzeria 3 porte, style aggressivo e tanti tanti cavalli!

La Ford mustang Gt 500 shelby del 67, sicuramente tra le regine di questa categoria. Con un motore V8 Big block da 7.0L (7000cm³) erogava più di 400cv. Se pensante che siano pochi…beh, questa piccolina ha un rapporto peso/potenza superiore ad una porche 911 moderna.

Cos’è la potenza?

La potenza di un motore si misura in cavalli vapore. Questa taratura dei motori si basa sul principio che 1 CV = 75kgf(chilogrammi forza) per m/s, in parole povere 1 CV è in grado di spostare 75kg in 1 secondo per la lunghezza di un metro. Attenzione, potenza non vuol dire velocità. Certo un numero di cavalli elevato non fa mai male, ma non sempre chi ha più cavalli è il più veloce.

Cosa determina la potenza di un motore?

I fattori che influenzano la potenza sono tanti. Facciamo una breve lista:

  • Cilindrata: più è elevata maggiore sarà la quantità di aria/carburante nel motore.
  • Aspirazione: se noi respiriamo bene corriamo meglio, idem per le auto.
  • Carburatore : presente nei modelli benzina, da 1,2,3 o 4 corpi (ne parleremo in futuro) con i giusti settaggi migliora il rapporto aria/benzina.
  • Turbo: presente principalmente nei modelli diesel, permette un’entrata a pressione maggiore dell’aria, con i giusti parametri si può aumentare la potenza del motore anche di 30 CV
  • Albero a camme: con le sue creste regola l’apertura e la chiusura delle valvole.
  • Scarico: fondamentale tanto quanto i suoi predecessori in questa lista. Posizionato correttamente e con le giuste dimensioni, libera il motore dai gas di scarico lasciando il tutto più pulito.
  • Centralina elettronica: la si trova nelle auto più moderne, controlla i parametri e le regolazioni del motore.

Come ottenere la massima potenza da un motore?

Anche nelle auto più potenti, i motori di fabbrica non lavorano mai al pieno delle potenzialità. Qualche piccolo consiglio su come ottenere il massimo dal nostro motore:

  • Cilindrata: non si può fare molto. L’unica cosa possibile è una leggera levigatura della parte interna del cilindro. Senza esagerare, altrimenti il pistone non farà il suo lavoro alla perfezione.
  • Aspirazione: per aumentare l’ingresso d’aria all’interno del motore bisogna montare dei tubi più grandi e sostituire il filtro dell’aria di base con un filtro a cono o sportivo (lavabile), migliorando anche il suono del motore.
  • Carburatore: per ottenere il massimo da quest’ultimo bisogna tirare a lucido e levigare (genericamente non superando i 2mm) tutti i condotti, per permettere un’immissione più pulita e diretta della miscela aria/benzina.
  • Turbo: le modifiche delle turbine sono molto “tecniche”. La più comune è il variare il rapporto di compressione tramite la valvola Westgate, girando il dado (non più di un giro) che si trova su un’asticella filettata dietro la chiocciola del turbo. Con le giuste modifiche si possono ottenere anche 70 cavalli in più.
  • Albero a camme: l’unica modifica possibile è maggiorare le creste dell’albero, aumentando di conseguenza il tempo di apertura e chiusura delle valvole di aspirazione e scarico.
  • Scarico: escludendo il classico terminale, che influenza più il sound del motore che altro (come ad esempio lo scarico record monza che la fiat monta sui modelli Abarth) bisognare cercare un collettore di scarico quanto più lineare è possibile e fare un po’ di pulizia.
  • Centralina: esistono due modi per modificare la centralina. Il più semplice è comprare un modulo aggiuntivo con dei pre-settaggi maggiorati. Un’altro metodo è quello di effettuare una rimappattura completa di quest’ultima cercando il miglior rapporto potenza/consumi.

Guidate con prudenza!