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Modelli pratici di Decision-Making
Tra i principali Key Indicators dell’efficienza di un team ci sono il numero e la qualità delle decisioni prese. Un team che non decide, o decide poco e male, non ha ragione di esistere. Tutte le attività di confronto e discussione sono del tutto inutili, se non sono prodromiche ad una decisione.
Quindi, uno dei passaggi chiave è stabilire le modalità con le quali si prendono le decisioni e il livello di coinvolgimento e di responsabilità dei singoli. È fondamentale chiarire un punto: non tutte le decisioni hanno lo stesso peso e, quindi, non è necessario applicare lo stesso metodo per ogni tipo di decisione. È vero, invece, che è possibile adottare uno o più modelli per rendere l’attività del team fluida e produttiva. Analizziamo i singoli modelli e vediamone i “pro” e i “contro”.
1. Decisione d’autorità
È una decisione presa dal leader senza un confronto con la squadra. Il processo è molto semplice e immediato. È il modello ideale per decisioni operative di routine o di carattere burocratico e amministrativo. È il modello decisionale migliore nel caso di decisioni urgenti, che non consentono di prendersi il tempo necessario per una decisione condivisa. Il caso classico è quello delle decisioni intuitive dettate da urgenza e scarsità di informazioni.
Punti di forza
- Non c’è interazione con il team.
- I membri della squadra potrebbero non capire la decisione e non essere in grado d’implementarla.
- Potrebbero non essere chiari i confini delle decisioni prese in autonomia dal leader.
Punti di debolezza
- Non c’è interazione con il team.
- I membri della squadra potrebbero non capire la decisione e non essere in grado d’implementarla.
- Potrebbero non essere chiari i confini delle decisioni prese in autonomia dal leader.
2. Decisione di un esperto
È una decisione presa da un esperto identificato tra i membri della squadra. L’esperto non dovrà confrontarsi con i membri della squadra e nemmeno con il leader. La delega che riceve dal team gli conferisce la più ampia discrezionalità. Data l’ampiezza della delega, la competenza (expertise) deve essergli riconosciuta dall'intero gruppo e la delega gli deve essere assegnata all'unanimità. Può essere anche il leader, infatti non si ricadrebbe nella fattispecie del primo modello, in quanto è necessaria una delega all'unanimità dei membri del team.
Punti di forza
- Consente di prendere decisioni in tempi ragionevolmente rapidi.
- Garantisce la competenza sullo specifico tema.
- È un decisore espressione della squadra.
Punti di debolezza
- Potrebbe esserci poca chiarezza sui criteri per stabilire chi e in che misura sia l’esperto.
- L’interazione nel gruppo c’è solo in fase d’identificazione dell’esperto.
- Attribuzione di troppo potere ad un solo membro del team, che, peraltro, potrebbe non essere neppure il leader.
3. Decisione dopo consultazioni
È una decisione presa dal leader, che, dopo aver consultato separatamente tutti i membri del team, porta a sintesi le singole opinioni. Normalmente, il leader interpreta le indicazioni che riceve, cercando di stabilire una media approssimativa tra gli estremi. È una soluzione che permette di consultare il team, senza necessariamente riunirlo. È un modello utile nel caso di decisioni urgenti, che non permettono di coordinare tutte le agende, ma che il leader preferisce non prendere in autonomia.
Punti di forza
- Le opinioni estreme sono eliminate.
- I membri del team sono tutti consultati.
- Utile quando è complicato riunire il team.
- Utile per decisioni urgenti, ma che si vogliono, comunque, condivise.
Punti di debolezza
- Non c’è interazione tra i membri del team.
- Potrebbe esserci un minore coinvolgimento dei singoli.
- Il contenuto delle conversazioni con il leader rimane privato.
- Eventuali conflitti potrebbero rimanere irrisolti.
4. Decisione d’autorità, dopo discussione con il team
Il leader convoca una riunione, della quale ha stabilito l’ordine del giorno. I membri della squadra discutono e si confrontano sui contenuti. Il leader, dopo aver ascoltato tutti i pareri, annuncia, in sede di riunione, la propria decisione. L’interazione tra i membri del team è alta, ma non è decisiva. Essi si confrontano, ma non è necessario che giungano ad un punto condiviso, in quanto quest’ultimo è rimesso al leader.
Punti di forza
- La squadra interagisce più che nei precedenti 3 modelli.
- L’attenzione che il leader deve dedicare alle singole opinioni, aumenta il livello di accuratezza della decisione.
- C’è la condivisione delle singole posizioni, che sono rese pubbliche.
Punti di debolezza
- Il team interagisce, ma non decide.
- I membri della squadra potrebbero competere per assecondare il leader.
- Eventuali conflitti rimarrebbero irrisolti e la decisione del leader costituirebbe un elemento di schieramento dello stesso.
5. Decisione a maggioranza assoluta
È il modello più diffuso e prevede la piena interazione dei membri del gruppo, che decidono sulla base di una maggioranza pari o superiore al 51%. La dinamica del modello è costruttiva e coinvolgente. I membri del team sanno che il loro apporto è determinante. È un modello adatto a decisioni importanti, per le quali si dispone di un numero alquanto elevato d’informazioni d’analizzare e per le quali è opportuno un serio dibattito sul merito. Il livello d’impegno da parte del team sulla realizzazione della decisione è il più alto tra i modelli esaminati sin ora.
Punti di forza
- Consente di prendere decisioni importanti in un tempo ragionevole.
- Utile per coinvolgere l’intero gruppo in una decisione, senza avere la necessità di ottenere il pieno consenso.
- Diffonde un senso di equanimità anche nei confronti di coloro che escono sconfitti.
Punti di debolezza
- Dal processo escono vinti e vincitori.
- Le ragioni della minoranza, seppur discusse, vengono ignorate o sottovalutate.
- I conflitti rimangono irrisolti, se non peggiorati.
- Manca un pieno coinvolgimento nella parte operativa da parte di tutti i componenti del team.
6. Decisione all'unanimità
È il processo con la massima condivisione decisionale. Si decide solo con il pieno e generale consenso del team. Ogni membro viene attentamente ascoltato e c’è la massima disponibilità ad accogliere le ragioni di tutti. Il metodo richiede molto tempo e non devono essere presenti fattori di particolare urgenza. Inoltre, il tema dev'essere di grande importanza. Il raggiungimento dell’unanimità garantisce un impegno attuativo della decisione ai massimi livelli da parte di tutti.
Punti di forza
- I membri del team sanno di essere parte imprescindibile della decisione.
- Tutti si sentono responsabili del successo della decisione.
- Si rafforza l’immagine del team all'esterno.
Punti di debolezza
- È il metodo più dispendioso in termini di tempo.
- C’è il rischio di avere situazioni di stallo.
- Non è risolutivo in caso di conflitti insanabili.
I sei modelli proposti non rappresentano modalità decisionali alternative, che si escludono reciprocamente, ma vanno intesi come differenti soluzioni per differenti situazioni. Un leader razionale che voglia costruire una sensibilità forte sul processo decisionale, propone i modelli e coinvolge la propria squadra nel definire, a seconda della tipologia di decisione, quale modello adottare. Un punto chiave è stabilire le singole responsabilità dei componenti del team, in funzione del loro ruolo nell'organizzazione. È chiaro che esistono ambiti decisionali direttamente ascrivibili al ruolo e/o alla funzione del leader, che non possono essere rimessi, sotto nessuna forma, al team.