Avevo 26 anni quando la notte squillo il telefono .Non posso dimenticare mio marito Giovanni era allora nella radiomobilesi ritirava appena entrato suono il telefono io abitavo a Capaci su una Caserma dei Carabinieri .Prese il telefono prese pure la notizia.Irrumpe nella camera da letto mi disse hanno ammazzato tuo fratello fu duro ma era il suo mestiere.Non aveva peli nella lingua.Io dormivo con Anna e con Antonio nel letto matrimoniale.Ero abituata alla freddezza di mio marito.Mi alzai di scatto io ero cresciuta con mio fratello eravamo uguali nel modo pure di pensare e di fare del bene.Non dormi tutta la notte ma mi resi conto di una presenza lui aveva battezzato Anna sua nipote è stravedeva per lei.Lui ogni sera mi chiamava mi domandava come stava la sua amata nipotina .Aveva fatto la coletta per farmi partire in un altro mondo America.Io devo a lui tutto la pazienza la costanza e la riuscita di una donna forte.Lui è andato via per colpa di altri aveva 27 anni era il primogenito io sono la seconda il dolore dei miei genitori il dolore di una moglie e din bambino di 7 mesi .Per i miei genitori cambio la vita lavorarono per mantenere mio nipote pagarono i suoi debiti .Dopo anni io rientrai in Calabria mentre si discuteva con il Presidente di Corte di Assisi mi disse Giuseppa questo e l ' Assasino di tuo fratello io lo guardai fredda .E dissi io ti perdono in questa terra sai perché se non ti condanno io ti condannera il Giudice Divino.Poi guardai la Giuria e disse un uomo che non pensa con la sua testa .Per me non è uomo che Dio abbia pietà di lui .Oggi vi posso 

La bellezza di una donna fa tanto

Che ne dite di un caffè.Io ancora ne avrò per tutta giornata.