Giovanni Spataro

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MANCA POCO ALL'USCITA DEL NUOVO ALBUM "ATLANTIDE" BUJUMANNU CI RACCONTA LA SUA STORIA

2020-01-14 20:32:17

Ho iniziato a cantare rime in una crew hip-hop a cui mi ero avvicinato da giovane un po' per gioco ma anche per sfogare la mia ribellione che nasce dalla voglia di esprimere il mio disappunto per i soprusi, gli abusi di potere, la violenza sul più debole, lo sfruttamento, il razzismo e il sessismo.

MANCA POCO ALL'USCITA DEL NUOVO ALBUM "ATLANTIDE" BUJUMANNU CI RACCONTA LA SUA STORIA


Ciao mi chiamo Simone Pirreddu in arte BUJUMANNU e sono nato nel sud dell'isola più bella del mondo, la Sardegna. Anche se non sono nato in una famiglia di musicisti non c'era giorno che i miei genitori lavorassero senza canticchiare o ascoltare tanta buona musica, infatti penso che la mia passione per la musica mi sia stata trasmessa da loro.

Ho iniziato a cantare rime in una crew hip-hop a cui mi ero avvicinato da giovane un po' per gioco ma anche per sfogare la mia ribellione che nasce dalla voglia di esprimere il mio disappunto per i soprusi, gli abusi di potere, la violenza sul più debole, lo sfruttamento, il razzismo e il sessismo. Ricordo ancora come mi è subito piaciuta quella sensazione di paura e di "strizza" che si prova prima di salire sul palco che poi si trasforma in una grande emozione. Purtroppo dalle mie parti bisogna farsi un mazzo tanto per tirare a campare e a me non è mai piaciuto stare fermo a guardare in silenzio, anzi ho sempre lottato per inseguire i miei sogni e per tutto ciò che mi sembrava più giusto, più umano, più pacifico, più vicino alla gente comune e ai più deboli. Oggi ho ancora più voglia e sete di giustizia, pace nel mondo, compassione, coesione e umanità, quindi mi ribello!

Da giovane prima di conoscere il reggae ascoltavo un po' di tutto, passavo da i The Clash ai Guns'n Roses, dai Public Enemy agli U2 per poi arrivare al progressive '70 italiano (P.F.M. Balletto di Bronzo), ascoltavo molta musica italiana soprattutto quella che un tempo si chiamava "underground" che dovevi andare a cercare in giro, prima dell'avvento di internet bisognava spostarsi per andare a trovare e scoprire le cose più rare e originali, ed è lì che ho avuto il mio primo contatto con il reggae dove ho conosciuto Bob Marley, le prime audiocassette o vinili che arrivavano nei vari negozi di musica quando ero giovane erano i suoi.

Il primo brano che registrai si intitolava "Voglio Libertà", un pezzo Rap Core in stile Rage Against The Machine che è stato realizzato con la mia prima band gli "Skami Ska" ma a tutt'oggi è inedito. Mi capita spesso di fare collaborazioni con altri artisti, mi piace lavorare con la gente e sentire le loro storie, conoscere artisti nuovi e unire le menti e le energie per lavorare uniti allo stesso pezzo con gli stessi intenti, è una cosa magica.

Non so se esiste una ricetta vincente per creare della bella musica, non sempre è facile trovare la giusta ispirazione per scrivere un pezzo, penso che ognuno di noi abbia le proprie strategie e i propri metodi per raggiungere le giuste condizioni che ti portano a realizzare qualcosa, ma credo che un pezzo nasce solo quando è il momento giusto senza forzature. Nel mio caso l'ispirazione nasce in diverse circostanze come ad esempio una bella giornata trascorsa al mare o in campagna, oppure in una situazione che mi fa venire tanta rabbia o da momenti che mi fanno sentire tanto amore, oppure ancora da una storia sentita o vissuta.

In questo momento sto lavorando sodo alla realizzazione del settimo album della mia band "Train To Roots" siamo ormai una famiglia che da 15 anni vive un sogno bellissimo e anche se inizialmente sembrava una missione impossibile negli anni invece è diventata una reale missione: parlare con la nostra musica alla nostra gente, alle nuove generazioni, prima della Sardegna, poi d'Italia, d'Europa e del Mondo. Perciò ogni nuovo lavoro nasce e viene “partorito“ con grande attenzione, amore, passione e rispetto sia nostro e soprattutto nei confronti dei nostri ascoltatori fans ma anche non fans. Rappresentiamo volenti o nolenti un Popolo, una Terra, un genere musicale e questo negli anni ci hanno reso molto responsabili e orgogliosi di avere questa grande possibilità. Ma essendo una persona insaziabile sto anche ultimando il mio secondo album da solista ATLANTIDE, spero possa uscire entro pochi mesi. Lavorare da “solista“ invece ha un'altra soddisfazione perché sono IO, sono io che mi spoglio dei miei sentimenti, dei miei difetti, amori e passioni ed esprimo in modo del tutto originale ciò che vivo , che ho vissuto, che sogno, che condivido insomma che si racconta e cerca di trasmettere vibrazioni positive, sorrisi, speranza e luce agli ascoltatori. Con un leggero filo trasparente che tiene uniti i valori di una “famiglia“ come i TRAIN e quelli che da sempre sono anche i miei.

Essendo una persona che vive di gratitudine non posso non ringraziare tutti con un forte abbraccio per essere stati parte del mio cammino, vi ringrazio per avermi comunque insegnato qualcosa e per avermi dedicato un po' del vostro tempo. Infine ringrazio tutti i miei fans e in particolare le mie fans al quale voglio un mondo di bene, seguitemi su tutti i social dove sono sempre presente!


Foto by Michele Reginali