Giovanni Sivolella

Founder Junior

Vademecum in caso di vipera

2019-03-24 08:09:18

Sono tornate le vipere. A marzo è facile incontrarle, perché sono meno accorte. Cosa fare in caso di morso?

Tipi di vipera.

Le vipere sono diffuse in tutta Italia, tranne in Sardegna. Le specie di vipere presenti in Italia sono quattro:

La vipera berus o marasso palustre, si trova solitamente in montagna, in genere nel Nord Italia, ma la si può trovare anche in acqua. Essendo una specie piuttosto aggressiva se viene provocata attacca facilmente.

La vipera ammodytes o vipera del corno è facilmente riconoscibile per la presenza di un piccolo corno sulla punta del muso. Si concentra soprattutto nel nord-est, Dolomiti incluse. Predilige un habitat costituito da zone aride, pendii e pietraie. È poco aggressiva, ma il suo veleno è il più pericoloso fra le specie presenti in Italia.

La vipera ursinii o vipera dell’Orsini, è per lo più presente nell’Appennino Abruzzese ed Umbro-Marchigiano, in particolare sul Gran Sasso. Di dimensioni piuttosto piccole è la meno pericolosa.

La vipera aspis è diffusa sulle Alpi e sugli Appennini. Il suo habitat preferito è costituito da luoghi caldi e asciutti, dalla pianura fino ad oltre 2500 metri di quota. Ha un’indole mite e solitamente fugge se molestata.

Quando e dove possiamo trovarle?

Le vipere in inverno vanno in letargo. A marzo i maschi escono allo scoperto e vagano alla ricerca di una compagna. Terminato l'accoppiamento, si spostano poco e cacciano piccoli mammiferi.

E' facile incontrare tra l'erba alta, su pietraie,  in prati, colline, boschi fino alle praterie in quota.  La mattina escono per prendere il sole ed è questo il momento in cui sono più aggressive: essendo lente nei movimenti, anziché scappare aggrediscono.

Un'altra considerazione da fare è che le vipere hanno bisogno di un pò d'acqua, quindi difficilmente le troveremo in zone aride, ma piuttosto vicino fiumi e ruscelli o in incavi tra le rocce dove si può accumulare l'acqua piovana. 

Come si riconosce una vipera?

Le vipere è facile confonderle con altri serpenti  (ad esempio le bisce) che, al contrario delle vipere, non sono velenosi. 

Le vipere hanno una testa schiacciata e triangolare, le pupille verticali come gli occhi dei gatti, a differenza degli altri serpenti, che le pupille ce l'hanno tonde. La loro lunghezza non supera gli 80 centimetri e hanno un corpo ricoperto di striature a zig zag, abbastanza tozzo, con una coda a punta molto corta. Il loro colore varia dal grigio al marrone rossiccio.

Come prevenire il morso della vipera?

Mi raccomando, quando andate a fare escursioni in collina, nei boschi o in montagna:
- Indossate calzature alte oppure calzettoni di lana pesante: le vipere più piccole difficilmente riusciranno a mordere efficacemente e comunque il morso non conterrà una dose eccessiva di veleno.
- Camminate con passo cadenzato e pesante battendo le erbe e le pietre con un bastone: le vipere hanno un udito poco sviluppato, ma sono invece più sensibili al movimento.
- Non raccogliere istintivamente ogni cosa da terra: prima di cogliere qualsiasi cosa, smuovere le erbe e le pietre con un bastone per allontanare ogni possibile minaccia.
- Ispezionare attentamente il luogo in cui ci si desidera sedere.
- Non appoggiarsi su tronchi ricoperti di foglie, su pagliai e su fascine di legna.
- Non mettere le mani sotto rocce, sassi o dentro le fessure del terreno.
- Prestare attenzione quando ci si disseta ad una fonte e quando si cammina su una pietraia.

Cosa succede se si viene morsi?

Il morso della vipera si distingue da quello di altri rettili, per la presenza di due punti sulla zona morsa che rappresentano il segno dei denti veleniferi. Se è presente un solo punto, si tratta sempre di una vipera che ha perso uno dei due denti. 

Il morso della vipera provoca arrossamento, gonfiore, formicolio, dolore oltre ad un colore bluastro della cute (cianosi) localizzati nei primissimi minuti successivi nella zona circostante, ma rapidamente si espandono. Nel giro di un’ora sopraggiungono gli altri effetti quali nausea, vomito, a volte con sangue, dolori muscolari, diarrea, collasso cardiocircolatorio e shock con perdita di coscienza.

Cosa fare in caso di morso.

Quando si viene morsi da una vipera, bisogna intervenire tempestivamente. L'efficacia del morso è più o meno grave a seconda delle condizioni dell'infortunato (adulti, bambini, anziani). Mediamente, la dose mortale del veleno necessaria a provocare la morte di un adulto non supera il 50 per cento. 

Ecco le procedure da seguire in caso di morso:

- L’infortunato deve essere sdraiato e mantenuto tranquillo per evitare che compia qualsiasi movimento, che velocizzerebbe la distribuzione del veleno nel corpo.
- Bisogna trasportare l’infortunato al pronto soccorso più vicino, avendo cura di muoverlo il meno possibile.
- La zona del morso va lavata con acqua e sapone e poi disinfettata con sostanze che non contengano alcool, in quanto l’alcool aumenta la tossicità del veleno.
- Se il morso è localizzato nell’arto superiore, vanno sfilati anelli, bracciali e orologi prima della comparsa del gonfiore.
- Va applicato un laccio a qualche centimetro a monte della ferita. Non deve essere troppo stretto per fermare la circolazione linfatica – che veicola il veleno – e non quella sanguigna. Quando la parte si sarà gonfiata mettere un secondo laccio più a monte e solo dopo togliere il primo, evitando di far andare in circolo il veleno bloccato prima.
- Sulla zona del morso può essere applicato del ghiaccio. Si possono somministrare all’infortunato bevande eccitanti come tè o caffè lungo che contiene più caffeina perché aiutano ad evitare un pericoloso calo pressorio.

- Non devono essere somministrate invece  bevande alcooliche, come grappa o birra o vino, in quanto l’alcool è un vasodilatatore che favorisce l’abbassamento della pressione arteriosa.
- Assolutamente non succhiare il sangue dalla ferita con la bocca per evitare che anche il soccorritore assuma a sua volte del veleno attraverso microferite in bocca che spesso non sappiamo nemmeno di avere.

- Invece può essere usata una pompetta aspiraveleno in vendita in farmacia. Ne esistono di vari tipi ma in generale ha l’aspetto di una grossa siringa. Se si procede con questo strumento – è un procedimento assolutamente indolore – è opportuno aspirare il prima possibile dalla zona del morso.
- Non è consigliabile incidere la cute tra i fori dei denti veleniferi.
- Sul ricorso al siero antiofidico/antivipera – il Viperfav prodotto dalla Sanofi, mancante per diversi mesi, tornato disponibile nel 2019 – non tutti sono propensi al suo utilizzo. La dose di siero deve essere assolutamente conservata ad una temperatura costantemente bassa - tra i 2° e i 6° Celsius - poiché a temperature più elevate anche di pochi gradi perde la sua efficacia, fino a diventare addirittura potenzialmente tossico. In alcuni casi la sua somministrazione potrebbe provocare una reazione allergica più grave e difficile da gestire rispetto al problema stesso del morso di vipera. Parte dei decessi sono stati determinati proprio da reazioni anafilattiche al siero.