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Pignoramento del conto corrente dove viene versata la pensione Il pignoramento per i pensionati debitori può essere esercitato su un quinto della pensione. Dall’assegno pensionistico deve però essere sottratto il minimo vitale, che ammonta a una volta e mezzo l’assegno sociale. Quest’ultimo per il 2019 corrisponde a 457,99 euro, quindi il minimo vitale corrisponderà a 686,98 euro. Il pignoramento può agire anche sul conto corrente e non solo sulla pensione. Tuttavia anche qui va registrata una tutela per i pensionati. Per le somme depositate sul conto corrente che sono pignorabili si parte da 1.373,97 euro, ovvero una cifra che corrisponde a 3 volte l’assegno sociale. Questo vuol dire che se sul conto corrente di un pensionato ci sono 1.300 euro, quella somma non potrà essere toccata. Al contrario, se ci si trovano 2.000 euro, il creditore potrà rivalersi, in un primo momento, solamente su 626,093 euro (ovvero 2.000 – 1.373,97).

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Il procedimento si svolge d’innanzi all’Organismo di Composizione della Crisi competente per territorio e si conclude con un provvedimento di omologa del Tribunale -. Il procedimento prevede tre istituti: piano del consumatore, accordo, liquidazione del patrimonio. Con il procedimento il debitore ottiene la cancellazione dei debiti che non riesce a pagare secondo un piano di pagamento previsto dall’OCC.

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