Giovanni Bonomo

IL COSMO INTELLIGENTE

2019-06-12 20:14:01

Questa mia recensione di due anni esatti fa... provoca ancora interessanti riflessioni!

All'epoca della pubblicazione Il Cosmo Intelligente, di Paul Davies, Mondadori, Milano 1989, suscitò non poco scalpore. Se, come spiegato nel libro dell’astrofisico britannico, l’universo ha consentito la comparsa e lo sviluppo di strutture complesse fino al livello della coscienza – in altre parole, il fatto che l'universo abbia organizzato la propria autoconsapevolezza – significa che l’universo è creativo ed è governato da leggi che seguono un disegno prestabilito. Tale considerazione farebbe impallidire il più ateo e scientista dei ricercatori e dei liberi pensatori, in quanto si avrebbe la prova logica di un disegno globale intelligente e quindi di “Dio”. 


     La scienza può spiegare tutti i processi per mezzo dei quali l'universo si costruisce il proprio destino, ma ciò lascia comunque aperta la possibilità – osserva l’Autore a p. 261 del libro -  che vi sia un significato prima e oltre  la nostra esistenza. 


     Qual è allora la sorgente di questa sbalorditiva potenza creativa? E, andando ancora più a fondo, esiste veramente un prestabilito “disegno cosmico”? Il paradigma dell’universo creativo riconosce il carattere progressivo e innovativo dei processi fisici: si apprende che la materia e l’energia non sono distribuiti né uniformemente né casualmente, ma sono organizzate in strutture chiaramente coerenti, talvolta dotate di grande complessità; la caratteristica più sorprendente di una struttura creata in questo modo è che essa possa prosperare infinitamente, perché la creazione dell’universo è un processo continuo al quale l’esplosione del Big Bang ha solo dato la spinta iniziale.


     Paul Davies parla di due visioni del mondo diametralmente opposte e specifica: “Da una parte c’è la scienza ortodossa, con la sua filosofia nichilista di un universo senza senso, di leggi impersonali ignare di qualunque scopo, di un cosmo in cui la vita e l’intelligenza, la scienza e l’arte, la speranza e la paura sono solo i fortuiti e accessori abbellimenti di un affresco dell’irreversibile corruzione cosmica. Dall’altra c’è una visione alternativa, romantica, ma non per questo irrealistica, la visione di un universo autorganizzato che accresce la propria complessità, governato da leggi ingegnose che spingono la materia a evolversi verso la vita e la coscienza, un universo in cui l’emergere di esseri pensanti è parte integrante e fondamentale dell’ordine complessivo delle cose; un universo nel quale non siamo soli”. 


     La teoria dell’universo intelligente che prende coscienza di se stesso tramite le forme di vite consapevoli che sbocciano nei vari pianeti viene poi ripresa da altri scienziati, come Fabrizio Coppola, che nel suo libo Il Segreto dell’Universo avanza interessanti teorie e ipotesi sulla realtà tra mente e materia. 


     Anche facendone una questione di disegni più o meno intelligenti, le evidenze scientifiche confermano ogni giorno di più che a condizionare l’evoluzione dell’homo sapiens è stata la combinazione di fattori contingenti ed ‘esterni’, in particolare eventi climatici e fattori geografici, come sostiene il filosofo della scienza Telmo Pievani nei suoi saggi che trovate anche in Internet, oppure contributi volontari di intelligenze superiori, ma che niente di divino hanno, come sostengono Mauro Biglino e altri autorevoli ricercatori di esobiologia. In ogni caso rendiamoci conto, con animo sereno, dell’estrema perifericità, nell’infinito universo, del pianeta Terra e della condizione umana, restando pure nel dubbio, il quale alimenta la libera ricerca, mentre le certezze la prosciugano e frenano il progresso. 


Giovanni FF Bonomo  - Candide C.C.