Giovanni Bonomo

DEUS SIVE NATURA. Credere... sentire... pensare.

2019-08-29 18:15:59

Vorrei precisare il mio pensiero, anche per controbattere a chi usa sbrigativamente, senza riferirsi necessariamente al sottoscritto, il termine "ateo". Tale termine è di chiara matrice religiosa, in particolare un'invenzione clericale, come se si potesse essere a-teo, "senza Dio", vale a dire ...

... senza qualcosa o qualcuno di cui non è dimostrata l'esistenza. 


A mancare di qualcosa sono i credenti - si può agevolmente replicare - con le loro verità assolute e dogmi di fede limitanti l'agire e il pensare. Io non mi sento menomato non credendo, anzi... mi sento straordinariamente più intelligente perché aperto al dubbio, che guarda caso è il motore di ogni ricerca, di ogni dimostrazione, di ogni verifica, e poi di ogni scoperta scientifica.

Oltretutto io non CREDO ma SENTO. E questo l’ho anche scritto in poesia (https://www.cam.tv/giovannibonomo/blog/credere-o-pensare-tertium-non-datur/PID0B7FBF?shun=giovannibonomo). CREDERE è un autoinganno del pensiero che, per pigrizia, debolezza o paura, compie un atto di fede, in mancanza di ogni evidenza “sensibile”. SENTIRE è un atto di partecipazione, che va oltre al PENSARE, anche al di là dei cinque sensi, per compenetrarsi nella natura dell’Universo, che può essere anche chiamato Dio. Ma potrebbe chiamarsi anche Campo Unificato, Campo Quantico, Matrix, Campo del Punto 0. E a volta basta anche molto meno di una sinfonia di Wagner o di Mozart o di Bach per "sentire".


La superstizione religiosa è quanto di più lontano da questa partecipazione, da questo SENTIRE. Soprattutto quando si avvale di favole inventate dalla Chiesa, a cominciare dalla figura di Gesù, detto il Cristo, costruita sulla persona di Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo della Casta degli Asmonei, sedicente discendente della stirpe di Davide. Per non parlare della liturgia e di tutti i sacramenti cristiani che costituiscono un grossolano plagio delle più antiche religioni, da quella egizia sul dio Horus a quella persiana del dio Mitra, in sostanza sempre del culto del dio sole si tratta (“Gesù bel sol…”, recita una nota canzone). Di questo colossale imbroglio solo la Chiesa è responsabile, a partire dal Concilio di Nicea (325 a.D.), e dovrebbe essere chiamata in giudizio a rispondere di abuso della credulità popolare (art. 661 c.p.), per tacere del fatto che ogni prete, durante la messa, compie il delitto di cui all’art. 495 c.p. (“Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri”), mettendo il Cristo al posto di Giovanni di Gamala.

In Italia, paese di “laici devoti”, sono molti coloro che CREDONO (non solo alla Madonna di Medjugorje, innocentemente, ma anche) per viltà, per paura di perdere il guadagno o la loro posizione sociale o politica, nascondendo ciò che veramente pensano per non scontrarsi con la Chiesa. Per non parlare dei preti cattolici che predicano ciò che considerano menzogna, come molti di loro mi confessano. Non si può avere compassione di questi individui che sono disonesti, oltre che verso gli altri, prima ancora verso se stessi. Demolita la figura umana di Gesù, il cristianesimo, basato come è su di essa, automaticamente crolla, si estingue per la mancanza del soggetto che la sostiene, il corpo di Cristo. Almeno che la Chiesa non decida, per salvarsi, di ricominciare tutto da capo ricostruendosi sulla figura di un Cristo essenzialmente spirituale che è disceso dal cielo prendendo dell’uomo soltanto le apparenze come fu concepito da quegli gnostici che furono trucidati e distrutti perché dichiarati eretici. 


Questo è l’unico sistema che potrebbe permettere al cristianesimo di trascinarsi ancora avanti per qualche tempo, una volta che le prove dell’incarnazione saranno smentite: riportare il cristianesimo alle sue origini, quelle origini esseno-pagane che negavano l’umanizzazione di Cristo. Sono sicuro che nella maestria che ha sempre dimostrato nel rigirare le frittate, la Chiesa, come è riuscita a far credere che Cristo è morto in croce, che Pietro è stato il primo Papa, che gli angeli hanno trasportato in volo la casa natale della Vergine Maria da Nazareth a Loreto, riuscirà anche ad operare questa nuova trasformazione facendo passare per canonici i vangeli di Marcione, Valentino e Carpocrate. Finché ci sarà la fede che permette di “camminare sulle acque” tutto è possibile!


Tornando al titolo di questa mia nota, da me preso umilmente in prestito da Spinoza, penso che molti pensatori, puri di spirito e di mente, che sono stati dichiarati eretici o arsi al rogo, come Giordano Bruno, perché non CREDEVANO alle favole ma SENTIVANO Dio e la natura naturans, mi auguro che possa suscitare, in chi legge, almeno un pensiero critico e il desiderio di informarsi. Che poi il mio panteismo spinoziano sia considerato dalla Chiesa pur sempre alla stregua di a-teismo questo non ci piove. Ma lo fa per convenienza, certo non per superficialità.

Giovanni FF Bonomo - Candide C.C.


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