Gioia Oddi

Astrologia e selezione del personale

2018-10-30 14:35:13

RICONOSCENDO all'astrologia la capacità di focalizzare le linee essenziali di una personalità, al di là della dimensione puramente previsionale, è possibile allora fare di essa uno strumento utile, da applicare al quotidiano. Sono molti anni che ho un'idea bizzarra: perchè non provare a fare lo studio dell'oroscopo di nascita, in tutti i suoi risvolti emotivi e psicologici, nella selezione del personale? Perchè non affiancare al consueto colloquio, basato sulla verifica delle competenze professionali specifiche, uno studio astrologico, capace di fornire una ulteriore chiave di lettura? Potrebbe essere un modo per vedere se vi sia una reale propensione per quel tipo di impiego, se il soggetto, pur preparato e con un degno curriculum, abbia una natura compatibile con ciò che deve svolgere. Abbinare l'analisi delle competenze professionali con lo studio delle naturali inclinazioni individuali -che emerge da una carta del cielo - porterebbe ad una migliore gestione delle risorse umane. Ritengo fondamentale che il lavoro, realtà con cui si è a contatto per molte ore della giornata, permetta una espressione fluida delle potenzialità individuali, riconoscendo tuttavia che spesso si è costretti a fare delle attività che non si confanno a noi. Un datore di lavoro avrebbe solo vantaggi ad affidare ad un suo dipendente la mansione per la quale è più portato: assumere un nativo dell'Acquario, tendenzialmente libero e creativo, e farlo stare tutto il tempo seduto ad una scrivania potrebbe alla lunga generare un calo profondo della motivazione e un sottile malessere, che non possono non incidere sull'andamento generale. E allora sarebbe più opportuno affidare a questo nativo un ruolo più vario, dove la routine venga spezzata inserendo consulenze esterne, a contatto con altre realtà, utili per ricaricare le batterie. Una Vergine, invece, non avrebbe problemi a svolgere un lavoro routinario, amante com'è dei programmi e delle abitudini. Affidarle un lavoro di rappresentanza, con periodici viaggi, e a contatto con gente sempre nuova, significherebbe forzare la sua natura timida e riservata, poco propensa ai salti nel buio.

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Gioia Oddi

La Luna in astrologia

2018-10-28 13:07:08

In astrologia la Luna è considerata un pianeta (il Luminare notturno) e la sua lettura nell'oroscopo personale riveste un ruolo fondamentale. Il principio naturale generale rappresentato dalla Luna si identifica con il freddo e l'umidità: non è un caso che coloro che hanno il pianeta in posizione dominante (Cancro, ascendente Cancro, Luna in prima casa....) abbiano bisogno del caldo e vedano nei raggi solari una fonte di rigenerazione. In campo biologico il principio lunare agisce sui liquidi dell'organismo, sulle funzioni delle mucose, ma determina anche le funzioni riproduttive e la fecondità; di conseguenza gli eventi ritmici, fra i quali la mestruazione, sottostanno alla Luna. Sul piano organico essa presenta rapporti con lo stomaco, con l'utero, con il seno e per alcuni astrologi anche con il cervelletto. A livello psicologico esiste uno stretto legame con l'inconscio, con il senso della forma e con la memoria. L'istinto di conservazione trova una conferma anche nel principio della maternità, soggetto appunto alla Luna. Il temperamento lunare tende ad essere flemmatico, ciclico, e talvolta depressivo. In campo sociologico la Luna incarna la donna, la madre, la specie, la famiglia, il popolo, e per un uomo la moglie o la sua compagna. La posizione nel segno, nella casa e negli aspetti che il luminare forma con gli altri pianeti talvolta è ereditaria, e in ciò assume un valore karmico destinico molto forte, bagaglio emozionale a disposizione, con il quale convivere e sul quale apportare delle modifiche per una sana espressione emotiva. Come riflesso del Sole, è l'autoimmagine, insieme di spinte che incarnano i nostri bisogni più profondi, seguiti i quali, il soggetto assapora il senso di agio profondo. Non sempre, in un oroscopo personale, la Luna è in armonia con gli altri pianeti, incarnando dunque delle necessità essenziali prive di un adeguato e favorevole terreno di sviluppo.

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