Giusy Gil Mammana Parisi

Ispirazione n.2: Il testamento

2020-03-18 06:15:54

La foto rappresenta la mia copia di questo giallo del maestro del legal thriller, sgualcita perchè ha partecipato a parecchi viaggi in cui me lo portavo dietro. Un'opera a cui sono affezionata e da cui ho preso qualche spunto per il mio mistery. Continuate a leggere per saperne di più.

SINOSSI

L'avvocato americano Nate O'Riley riceve dal suo socio maggioritario Josh Stafford un compito arduo: trovare Rachel Lane, la figlia illegittima del vecchio miliardario Troy Phelan, sua unica erede testamentaria. Troy Phelan ha vissuto un'esistenza piena di eccessi e ha alle spalle 3 divorzi. Ciascuna delle ex gli ha dato figli degni del loro padre, spesso avanzi da galera. Quasi tutti nuotano nei debiti fino al collo, tranne l'ultimo, ma solo perchè ancora minorenne. Troy fa loro credere che intende lasciare a ognuno di loro mezzo miliardo di dollari una volta tirate le cuoia, ma subito dopo la redazione di quello che dovrebbe essere il suo ultimo testamento, curato dal suo avvocato Stafford, ne firma un ulteriore olografo di cui nessuno era a conoscenza, in cui nomina Rachel Lane unica erede e subito dopo si suicida gettandosi dal quattordicesimo piano del suo edificio commerciale. Rachel è il frutto di un'avventura del vecchio Troy con un'ingenua segretaria innamoratasi di lui, ma suicidatasi per la vergogna quando ancora la bambina aveva 5 anni. Rachel, già alla nascita adottata dalla famiglia di un pastore protestante, diventa medico e parte per una missione dalla durata perpetua nell'area disagiata del Panatanal, tra Brasile e Bolivia, dove oltre a portare il Vangelo alla tribù nativa locale, si prende cura dei malati. Nessun americano conosce il luogo esatto in cui Rachel vive, nè l'organizzazione missionaria che l'ha addestrata è autorizzata a divulgarlo. Quando Nate riceve da Stafford il compito di trovare la dottoressa, si trova in un centro di disintossicazione per alcolisti. Neppure Nate ha un brillante passato: la sua vita è fatta di vizi e grane fiscali, in quanto i centri di disintossicazione sono per lui una costante. Ma l'arduo compito che gli viene affidato non risulterà soltanto in una grande svolta professionale, bensì nel cammino che lo porterà alla sconfitta dei fantasmi del passato e perfino alla conversione a Cristo con conseguente liberazione dai vizi.

IL TESTAMENTO E IL BIBLIOTECARIO FRANCESE


Ovviamente la tematica dello svolgimento della professione medica in aree disagiate, in primo luogo. Anche se il Pantanal, realmente esistente a differenza di La Floresta, non è del tutto paragonabile ai Caraibi, geograficamente alquanto diversi (ok, La Floresta è un paese inventato, ma vuole rendere l'idea delle condizioni climatiche e ambientali caraibiche). E la scelta radicale di professionisti nel settore sanitario che rinunciano alle loro comode vite in un paese industrializzato per vivere, a volte per sempre, in uno disagiato per amore alla popolazione bisognosa. Si fa anche presente la dura condizione dell'analfabetismo, che porta a conseguenze amare, anche se non esattamente simili in entrambe le pubblicazioni.

LETTERATURA CRISTIANA?


Forse rispondere con un si è un po' troppo azzardato, ma è innegabile la centralità della missione di diffusione del Vangelo e dei valori cristiani quale tematica nel giallo di Grisham. C'è da dire che questo e quell'aspetto della fede cristiana costituisce tematica ampiamente diffusa nella letteratura creativa anglosassone. Che nel continente americano ha fatto breccia anche nelle aree ispaniche e lusofona. Ma nel mondo anglo non è affatto una novità: già secoli addietro più scrittori britannici sentivano la necessità di lasciare l'impronta della loro fede nelle opere creative. Tra essi, la mia autrice preferita, la cui opera maestra che da secoli fa girare la testa a milioni di lettori ha per me costituito l'ispirazione n.3. Apparentemente, tale opera nulla avrebbe a che fare con Il bibliotecario francese. Non si tratta neppure di un giallo. L'autrice non scriveva gialli. Vero è che nulla ha a che fare con l'ambientazione e neppure con la trama, certo è che però il parallelismo con le attitudini dei personaggi, i loro caratteri e qualche episodio circostanziale, gli avidi lettori dei grandi classici lo avranno forse notato...in caso che no...al prossimo articolo!