Giusy Gil Mammana Parisi

Il bibliotecario francese: rivisitazione prologo

2020-02-23 03:37:47

Non temete, l'epilogo sarà il prossimo post. Ma poichè non c'è epilogo senza prologo e soprattutto non c'è prologo senza epilogo, troverei giusto riproporlo a causa della soluzione di continuità (risparmiandovi di scorrere tutto il blog). La storia (pardòn, la partita) fu il flashback del prologo...

Prologo

In una magnifica tenuta che si affacciava sul mare di un piccolo paradiso caraibico si stava svolgendo una festa sfarzosa. I balconi e le terrazze erano ricoperti di piante e il cortile era sormontato da luminosi archi bianchi carichi di fiori di tiarè, che diffondevano il loro dolce profumo tra tutti gli invitati. L'allegria era palpabile tutt'intorno, mentre una persona soltanto non riusciva a celare la propria immensa tristezza. In altre circostanze, però, avrebbe potuto davvero sentirsi felice. Doveva pensarci prima, rifletteva, prendendo altre decisioni. Quelle giuste. Non che non ne avesse avuto modo, anzi. E ora il tempo stava per scadere. Per questo motivo non scese in cortile, dove tutti si trovavano a festeggiare. Rimase nell'edificio principale della tenuta con il portone chiuso dietro di sé.