Giusy Gil Mammana Parisi

Il bibliotecario francese: postfazione

2020-03-03 05:13:27

Nel continente americano e nel mondo anglo in generale è conosciutissimo il genere letteratura cristiana (ne fanno parte mie fiction d'ispirazione). Non oso pretendere di essere arrivata a tanto, ma spero aver trasmesso valori cristiani, pur se attraverso un giallo. Ecco quindi la postfazione.

POSTFAZIONE

La parola amore nel corso dei secoli è stata usata sia correttamente che impropriamente, arrivando a definire tale finanche capricci passeggeri. Ma quello che dovrebbe essere innegabile è la vera autenticità dell'amore di una madre, che dopo aver portato per nove mesi nel suo grembo il proprio bambino, si prodiga per averne ottima cura. E ogni volta che si rende necessario compie sacrifici per lui. Una madre è disposta a pagare un prezzo alto, molto alto, a costo di proteggerlo, proprio come ha fatto una delle coraggiose protagoniste di questa storia. E anche un padre che ama il proprio figlio lo fa. Questo è un punto fermo nonostante i personaggi e tutte e loro vicende siano puramente di fantasia, così come il paese caraibico di La Floresta e l'isola di Estrella del Sur.

Ma al di là dell'amore materno e paterno ne esiste uno ancora più grande: se una madre e un padre sacrificano se stessi per il proprio bambino, Qualcuno di infinitamente più grande ha sacrificato il Suo Unico Figlio per salvare l'umanità. E non popoli giusti e retti, ma una umanità ingrata e peccatrice. Gesù lasciò la gloria del Cielo per l'umiltà della terra e la croce, per poi risorgere. Può esistere amore più grande?