Giusy Gil Mammana Parisi

Il bibliotecario francese e altre storie: cap. XXVI

2019-08-29 22:00:50

Ingresso vietato...come non detto. Allegoria per indicare le norme bypassate dalla prof. White e dall'assistente sociale Simone Fraga. Per aiutare Alberta non ci fu altra strada che infrangere le impietose regole. E ora rischiano fino alla galera, soprattutto Simone Fraga, che non è "patrizia"...

CAP. XXVI

Alla fine Simone Fraga aveva consegnato ad Alberta un plico contenente i recapiti della famiglia adottiva, sia di residenza che delle attività. Le aveva anche regalato un telefono cellulare con funzioni basiche, sapendo che Alberta non poteva permettersene uno, affinché venisse rintracciata alla stazione di Lisbona, dove qualcuno sarebbe andato a prenderla. La donna era commossa fino alle lacrime: il giorno peggiore della sua vita si era trasformato in un momento di speranza. Ma nello stesso tempo temeva per la signorina Fraga e per la persona all'altro capo del telefono, fosse o no la sua antica insegnante di chimica. Tutto quello che avveniva negli uffici degli assistenti sociali era videoregistrato e Alberta già vedeva l'assistente sociale in manette. Aveva guardato in alto, con il batticuore, verso le videocamere.

-Non si preoccupi- aveva detto la signorina Fraga, sorridendole dietro i suoi enormi occhiali. Aveva capito la preoccupazione della donna. Poi, quasi bisbigliando: -Le ho disattivate usando un programma apposito che ho studiato giusto per l'occasione. 

Alberta l'aveva guardata stupita.

-Lo so, credo di avere sbagliato facoltà universitaria, avrei dovuto studiare informatica. Ma nel giro di mezz'ora si riattivano in automatico, quindi tra poco le metterò davanti i documenti da firmare, in modo che le videocamere riprendano soltanto quello che la direzione si aspetta.

Alberta si era sentita più tranquilla, ma si rendeva conto che il pericolo per la signorina Simone Fraga non era del tutto scongiurato. Se fosse capitato un imprevisto che esigesse un controllo tecnico, la direzione si sarebbe accorta di quell'ammanco di mezz'ora nelle registrazioni e avrebbe cominciato a scavare. Alberta si augurava che non si presentasse mai tale necessità. E ora capiva che doveva andarsene da lì al più presto perché più restava, più comprometteva la signorina Fraga. Avrebbe voluto prenderle le mani e baciargliele, ma non poteva, una volta tornate attive  le videocamere e Alberta non avrebbe dovuto far nulla che destasse sospetti.

-La ringrazio molto per la sua gentilezza- aveva potuto unicamente dirle, ma il suo sguardo esprimeva quanto le parole non poterono.

Una volta fuori si era diretta subito verso la stazione dei treni. Per comprare il costoso biglietto per Lisbona aveva venduto a un banco dell'oro le fedi nuziali sua e di Lourenço. Lo considerava l'ultimo regalo del marito per aiutarla a ricongiungersi con i suoi neonati. Non aveva alcuna importanza per lei se per i suoi figli sarebbe stata sempre e solo una tata: quello che per Alberta contava era poter stare accanto a loro. In fin dei conti sarebbe stata con i suoi piccini molto più di quanto avrebbero mai fatto i Mascarenhas. Tutti i borghesi come loro erano sempre troppo impegnati con il lavoro e avevano poco tempo da dedicare ai pargoli. Avrebbe anche potuto allattare i neonati tranquillamente, dato che sarebbe rimasta in casa con i piccoli, mentre i genitori adottivi avrebbero lavorato fuori tutto il giorno. Il giardiniere e la donna delle pulizie non avrebbero avuto accesso alla nursery, a meno che la stessa tata non avesse chiamato uno di loro per qualche emergenza, dunque Alberta poteva perfino allattare indisturbata i neonati. Per chiamare il personale di servizio c'erano gli appositi telefoni interni alla villa. E ad alzarsi a ogni ora della notte per i bisogni dei bambini doveva essere sempre e solo la tata, naturalmente. Per questo veniva assunta.  

Alla stazione di Lisbona c'era ad aspettarla Sebastian, il figlio dei professori Xavier Coimbra e Mary White, un fisico ricercatore dal promettente futuro professionale. I Coimbra l'avevano accolta nella loro casa, dove l'anziana professoressa l'aveva istruita nel presentarsi ai Mascarenhas nella miglior maniera possibile. 

Nel salutarla le aveva regalato una Bibbia in versione King James, che Alberta avrebbe portato sempre con sé. Ogni sera, prima di andare a dormire, ne leggeva un brano.




Bibbia versione King James

Ho accennato in questo capitolo XXVI proprio a questa versione della Bibbia perchè inglese. Fu promossa infatti da re Giacomo I d'Inghilterra. L'intento fu la traduzione in inglese moderno, già che ai tempi di re Giacomo veniva usata la Bibbia in inglese arcaico. Poichè il personaggio della professoressa Mary White è inglese, mi è parso molto attinente riferirmi proprio alla versione King James. Il cui linguaggio trovo fluido nella trasposizione in portoghese. 

Un po' di storia: nell'Inghilterra dei secoli scorsi il cristianesimo (anglicanesimo, ma anche protestantesimo non tout court quale l'anglocattolicesimo, con presenza minoritaria poi di battismo e metodismo) era fondamentale, un tratto caratterizzante la nazione sia tra le classi sociali alte che quelle umili. Ovviamente non si può dire che ogni singolo inglese fosse un credente dedicato (i lupi vestiti da agnelli sono sempre stati una piaga da millenni, non risparmiando questa o quella nazione), ma vero è che nel paese i sani principi biblici erano tenuti in ben più alta considerazione rispetto a quanto avviene oggi, quando cioè l'Europa è giustamente definita post-cristiana. Prima della versione biblica King James, in Inghilterra era in uso la ginevrina, quella usata da William Shakespeare. Così come la ginevrina, anche la King James presenta come lingue di riferimento l'ebraico, l'aramaico e il greco (senz'altro il koinè, cioè la lingua di origine del Nuovo Testamento, che presenta anche influenze semitiche per la presenza dell'aramaico, divenuta la lingua ufficiale ai tempi di Gesù) contenendo, in più, riferimenti secondari alla vulgata latina. Erasmo da Rotterdam ebbe influenza nella stesura della versione King James.    

Per chi poi vorrà leggere una Bibbia in versione King James in inglese, si trovano gratis su play store le seguenti app:


https://play.google.com/store/apps/details?id=kjv.study.bible&hl=en_US 


https://play.google.com/store/apps/details?id=com.dailyverse.kingjamesbibles&hl=en_US 


Se ne trovano anche versioni audio, su play store. Scusate solo che in italiano la King James non mi sta proprio riuscendo di trovarla, per postarvela, forse non è disponibile in tutte le lingue, non ancora per lo meno, perchè in futuro l'italiano potrebbe essere aggiunto (in italiano non mi riesce di trovare neppure la NIV, per postarla per voi, ma comunque c'è parecchio di Nuova Riveduta). Per chi capisce lo spagnolo e vuole proprio la versione King James, avviso che in questa lingua è disponibile. Ho comunque qualche piccolo dubbio che le mie ricerche infruttuose possano anche dipendere dalla mia ubicazione geografica, ma voi in Italia potrete verifcare.