Giusy Gil Mammana Parisi

Il bibliotecario francese e altre storie: cap. XXII

2019-08-16 03:21:03

Questo minuscolo capitolo è dedicato alle riflessioni di Augustus Lafayette. I 5 a seguire sono in flashback e hanno lo scopo di raccontare i perchè e per come di Alberta, com'è che è divenuta la "tata" dei suoi stessi figli.

CAP. XXII

Augustus Lafayette seppe quindi con certezza quanto in realtà rappresentavano quelle piccole catenine d'oro, i cui ciondoli con le iniziali LL intagliate lo avevano tanto incuriosito. Non erano le iniziali dei nomi dei ragazzi e neppure di un membro della loro famiglia ufficiale. Quando Adriana e Nico gliele avevano offerte aveva rifiutato, ma non certo per il loro scarso valore di mercato, come aveva voluto far loro credere. Erano al momento il loro unico avere e non intendeva affatto portargliele via: aveva immaginato che si trattasse di oggetti d'inestimabile valore affettivo.

Dettagli

Potrebbero sembrare un orpello inutile, magari anche una gran perdita di tempo, ma per un investigatore fanno la differenza una volta si e l'altra pure. La mancanza di attenzione a un dettaglio può mandare a monte mesi e anni di lavoro certosino. Un dettaglio è in grado di far scagionare un incolpevole per errore indiziato e così pure far condannare un reo. Nel caso che si è presentato al bibliotecario, quest'ultimo vuole sapere vita, morte e miracoli di ciascun volontario al Centro Arcoiris. Perfino delle poche pause, e quando apprende che alcuni membri le trascorrono dietro al nobilgiuoco, vuole sapere chi di loro gioca e contro chi. Quando Adriana e Nico gli porgono le loro collanine, Augustus Lafayette si rende conto immediatamente di due dettagli: il loro scarso valore economico e il fatto che le lettere dell'alfabeto che compongono i ciondoli di entrambe le collane non hanno nulla a che fare con le iniziali dei loro nomi. La vicenda in cui sono incappati i due fratelli portoghesi è tortuosa e incomune, ma ancora più inusuale è la reazione della loro tata. I due ragazzi, poi, non sono cresciuti viziati e capricciosi come spesso i rampolli di famiglie elitarie sono soliti fare. Se poi non si trattasse di una mera coincidenza, quello potrebbe essere perfino il circostanziale risultato di un'altra tortuosa vicenda iniziata venticinque anni addietro e proprio in Portogallo...insomma, già nel suo studio Augustus Lafayette comincia a sospettare la verità. Perchè mantiene una costante e persistente attenzione verso i dettagli, senza al contempo cedere a convenevoli o sentimentalismi che innacquerebbero le indagini.