Giusy Gil Mammana Parisi

Il bibliotecario francese: cap XXV

2019-08-25 04:39:38

Una vista turistica di Lisbona, dove vive la professoressa White e anche dove vivrà Alberta. Ovviamente le ville che fanno da sfondo al monumento (la torre di Belém) fanno parte del quartiere nobile, l'unico in cui i coniugi Mascarenhas vivono. Questo cap. è una concatenazione di flashback.

CAP. XXV

A Lisbona dove al momento viveva, oltre al suo incarico in una prestigiosa università, la professoressa White dedicava parte del suo tempo libero a un’associazione di volontari incaricata di reclutare baby-sitter qualificate. La sua professionalità e dedizione l'avevano fatta giungere alla presidenza dell'organizzazione stessa. Generalmente, dati i tempi che correvano, soltanto poche famiglie elitarie potevano permettersi una tata per i figli e tra di esse figuravano tutte le coppie che avevano scelto la strada dell'adozione. Cioè le uniche, secondo la legge, aventi i requisiti per percorrerla. Le aspiranti baby-sitter venivano dichiarate idonee dall'associazione soltanto a seguito di una severissima selezione, ma nessuna mamma che avesse dato in adozione il proprio bambino poteva candidarsi. Però nel caso di Alberta stava accadendo qualcosa di sorprendente: sia la professoressa Mary White che l'assistente sociale Simone Fraga stavano organizzando la maniera di riunire Alberta ai suoi piccini a dispetto di leggi e regolamenti. La signorina Fraga si era resa conto sin dal loro primo incontro che Alberta era una donna di assoluta discrezione e dunque non avrebbe commesso imprudenze in grado di cacciare nei guai tutte le coinvolte in quelle penose pratiche. Né lei né la professoressa White avrebbero potuto comportarsi allo stesso modo di fronte a una persona incline a chiacchierare, perché qualora scoperte avrebbero perso i loro impieghi e anche la libertà. L'assistente sociale era appena contravvenuta al divieto di passare informazioni riguardo ai coniugi adottanti: si chiamavano Alfredo Mascarenhas e Renata Côrte-Real, un banchiere e una commerciante con un'attività bene avviata, una coppia facoltosa di Lisbona. La professoressa White aveva poi gestito la procedura di reclutamento della tata in modo che alla porta dei Mascarenhas l'unica persona che potesse presentarsi fosse una certa Alberta Moreira, giovane venticinquenne in ottima salute con il titolo di infermiera, che vantava un'esperienza lavorativa triennale in vari reparti ospedalieri. La donna possedeva anche un diploma secondario in economia e gestione domestica, dunque la direttrice dell'associazione aveva convinto i ricchi coniugi che la signorina Moreira rappresentava quanto di meglio potessero ottenere.