Giusy Gil Mammana Parisi

Il bibliotecario francese: cap. XLI

2019-12-06 04:33:35

No, il XXVI secolo non ha trasformato la Terra in un pianeta surreale, ma di davvero surreale è la moltitudine di pensieri che assilla Adriana.Questo è l'ultimo dei capitoli dove domina l'introspettività.Nel prossimo, fratello e sorella prenderanno una decisione che cambierà per sempre la loro vita.

CAP. XVI

Il quinto giorno di permanenza nella nuova sistemazione, Nico stava già molto meglio e presto sarebbe guarito del tutto. Adriana si prendeva cura di lui giorno e notte, come infermiera e sorella. Durante quel pomeriggio si sentì particolarmente stanca e siccome suo fratello stava riposando tranquillamente senza più presentare particolari necessità, si coricò nel letto accanto al suo. Ma non riuscì a dormire, una miriade di pensieri le occupava la mente. Il primo giorno, Augustus Lafayette le aveva sussurrato che nel giro di poco tempo non avrebbe più rivisto Trent. Il suo periodo di volontariato era giunto alla fine e quindi avrebbe partecipato al grande torneo scacchistico della capitale che tanto faceva trepidare il professor Podger. Adriana non aveva mai pensato al dopo, non fino ad allora. Forse che il bibliotecario aveva voluto accennare al fatto che sarebbe tornato a casa, in California? Assieme a Malinka? Non poté evitare di sentire una fitta di dolore. Certo, in quel turbinio di eventi ed emozioni non si era mai veramente posta una definita prospettiva dell'epilogo della situazione che stavano vivendo. Ora, pensandoci bene, le venne in mente che per riavere la loro tata Alberta in libertà era necessario individuare il vero colpevole della morte del tenente Rios. Il paziente era morto per una gravissima incompetenza sanitaria, ma non era stato Trent a ucciderlo. Era stata Malinka. Se l'avessero arrestata, lui non avrebbe lasciato La Floresta. Adriana sentì un'altra fitta di dolore. Ma anch'egli aveva commesso un reato, anzi più di uno, con un unico scopo. Aveva coperto la sua ragazza architettando un piano per incastrare lei e suo fratello e allora Alberta era intervenuta come soltanto una madre avrebbe potuto fare. Come minimo Trent sarebbe stato accusato di occultamento di prove, presentazione di indizi falsi e sviamento delle indagini, con l'aggravante di aver fatto ricadere la colpa su persone che non c'entravano nulla con la morte del ricoverato al Centro Arcoiris. Però in seguito si era esposto per salvare lei e Nico da gente pericolosa e ora si stava prendendo cura di loro come meglio poteva. E se tale circostanza poteva rivolgersi a suo favore, sarebbe stata pronta a testimoniare. Anche Nico l'avrebbe fatto, perché come sua sorella sapeva perdonare ed essere riconoscente. Ma Adriana capiva che i suoi sentimenti andavano ben oltre il perdono e la riconoscenza. Se poi, a seconda delle circostanze, Malinka non avesse più potuto e magari nemmeno voluto stare accanto a Trent, allora...no! Doveva finirla con quei pensieri o sarebbe impazzita, doveva farsi forza per pensare invece a cosa avrebbero fatto lei, suo fratello e tata Alberta, una volta che quella storia si fosse conclusa.


LA VARIANTE DI DENGUE CHE MANCAVA ALL' APPELLO

Ricordate la dengue (comune ed emorragica) e la sua variante chikungunya, sulle quali avevo pubblicato come aggiunte ad alcuni capitoli del giallo? La prima è comparsa più volte nel mio e-book, colpendo infine anche Nico. Per amor di completezza, seguono nozioni sulla variante zika virus. 


ps: si tratta di una migrazione del post sul zika virus per necessità di fare spazio nel canale. Ho preferito spostarlo come appendice a un capitolo in cui la dengue è presente, dunque in qualche modo tematico, anche se non del tutto.  

Ogni tanto cancello qualche post (non i capitoli del giallo, nè post particolarmente importanti), appunto per ragioni di spazio.


Zika virus

E' una variante della dengue comune, così come chikungunya lo è. Ma a differenza dei ceppi principali e di quest'ultima malattia, il zika presenta due modalità di trasmissione in più: oltre alla zanzara aedes aegypti, lo stesso insetto che provoca tutti i ceppi, il zika è trasmissibile per via sessuale e si propaga anche dalla madre al feto. 


Sintomatologia

I sintomi in comune tra tutte le varianti di queste malattie sono febbre, mal di testa, nausea e vomito. Anche se nel zika la febbre è particolarmente bassa e potrebbe non essere sentita. I dolori articolari e macchie rosse sulla pelle sono in comune con chikungunya. Ma il zika virus presenta anche congiuntivite. Durata: dai tre ai sette giorni.


Cura

In genere, la stessa che si usa per la dengue: febbrifughi, analgesici e tenere i pazienti bene alla larga da aspirine e anticoagulanti.


Sequele  

La nota più dolente del zika virus sono le sequele, perchè purtroppo il sistema neurologico può esserne intaccato. Le conseguenze peggiori avvengono nel feto per trasmissione materna, poichè il zika virus causa microcefalia nel neonato. Si fa necessario l'uso di contraccezione nel caso in cui a essere colpita da zika virus sia una donna in età fertile, poichè le sequele della malattia colpiscono i nascituri per i due anni consecutivi alla guarigione.


Il zika virus è mortale?

In genere no e la sintomatologia risulta essere la più leggera rispetto a tutti i ceppi, anche se purtroppo qualche caso di morte è stato registrato. L'importante è, una volta che si sospetta di esserne colpiti, accorrere a una unità sanitaria per la corretta diagnosi, che soltanto un medico può effettuare (sono necessari test di laboratorio), e la cura.


Prevenzione

Così come per dengue, chikungunya e pure per la malaria, malattia che presenta similitudini con queste e tra i malanni tropicali più diffusi, non esistono vaccini (anche se c'è da dire che i ricercatori stanno attualmente studiando per sperimentarne). Per chi vive nelle zone tropicali si fa' necessario, per tenere lontane le zanzare aedes aegypyi, non lasciare acqua stagnante in nessuna superficie domestica, nè in vasi per le piante e neppure in tappi di bottiglie. E non accumulare rifiuti scoperti, specie l'umido. In casa non devono poi mai mancare repellenti specifici contro le zanzare portatrici di malattie tropicali. Stesse precauzioni per tenere lontane dengue e chikungunya. Ma quanto al zika, ricordando che è trasmissibile per via sessuale, la promiscuità vanifica qualsiasi forma di prevenzione.