I perchè del telelavoro

PERCHE' LAVORARE ONLINE?
I motivi sono i più diversi, non sempre gli stessi per tutti. E dipendono in gran parte dal percorso formativo di ciascuno. In ogni caso, sia pure a grandi linee, è possibile tracciare alcuni standard comuni:
1) perseguire l'obiettivo di mettersi in proprio: niente dirigenti aziendali eccessivamente esigenti, niente capo che urla dietro i lavoratori, niente straordinari non pagati con la beata scusa che gli impiegati debbano considerare sufficiente l'orgoglio di lavorare per la compagnia Pinca Palla (tanto poi le bollette si pagano da sole, certo), niente colleghi invidiosi e inaffidabili, pronti a pugnalare alle spalle, niente vincoli di orario. Per contro, ci sarà, è vero, la partita IVA da aprire, che avrà costi anche in quei periodi in cui non si guadagna, ma per un freelancer professionista affermato vale la pena. Sarà difficile all'inizio, perchè con l'attuale concorrenza è dura riuscire ad assicurarsi commissioni, ma difficilmente un ingegnere o un grafico rimangono privi di opportunità per sempre

2) il telelavoro è uno dei più grandi antidoti contro la disoccupazione. Quando trovare un lavoro subordinato offline si fa impossibile, dati i tempi che corrono, a mio avviso il lavoro online è una buona soluzione per non rimanere disoccupati
3) perdita del lavoro offline senza più riuscire a trovarne un altro. Come sopra
4) arrotondare. Ecco, questo è forse il più comune motivo di chi lavora online con poche pretese, magari dedicandosi a ptws (i cosiddetti paid to write) che consentono magari quei 30 euro in più al mese
5) aumentare le proprie entrate. No, questo punto 5 non è assimilato all'arrotondare e spiego subito il perchè. Per arrotondare si intende, in genere, cercare di tirar su quelle poche decine di euro in più che aiutano a comprare una T-shirt al figlioletto in caso di lavoro sottopagato o mansioni dallo stipendio basso. Ma anche chi guadagna stipendi molto alti cerca spesso di trovare altre fonti di ingresso e allora qui non si tratta di semplicemente arrotondare, ma di aumentare le proprie entrate. E infatti, in quest'ultimo caso, si tratta di utenti che solitamente si intendono di economia e finanze e sono disposti a correre i rischi di mercato che gli utenti di cui al punto 4 non si assumerebbero (il farlo comporta rischiare denaro che non si possono permettere di perdere), dedicandosi quel genere di telelavoro che è il trading online (dove si possono guadagnare come perdere anche grandi cifre)  
Una specificazione: sia per quanto riguarda il punto 2 che il punto 3, il telelavoro (che comporti o meno il mettersi in proprio) rimane una scelta obbligata. A meno che non manchino le condizioni necessarie per svolgere task online (nel prossimo post ci sarà l'argomento ostacoli allo svolgimento del telelavoro, tra i quali inizio ad accennare a uno particolarmente spinoso: la mancanza di conoscenza dell'inglese quantomeno ad alto livello).