Giusy Gil Mammana Parisi

I GUADAGNI ONLINE

2021-02-04 23:52:49

Cari camers, in quanto sto lavorando per creare il mio quarto e-book, in attesa che sia pronto per la pubblicazione (ci vorrà un pezzo, portate pazienza, ve ne prego, che la specializzazione che frequento pesa e ha la priorità), avrei deciso di dedicare alcuni post alla tematica dei guadagni online.

IL TELELAVORO A GRANDI LINEE
A seguito di anni, anni e anni di lavoro in rete, mi sono accorta che il termine telelavoro non ha lo stesso significato per ciascuno di noi. Questo a causa del fatto che il lavoro online presenta diverse accezioni e sfumature. Le quali possono fare una bella differenza sia in termini di prestigio di ciascuna attività che di guadagni. Il bello è che, essendo gli uni e gli altri abituati a certe accezioni e non ad altre, tra telelavoratori si finisce per parlare lingue diverse senza neppure che gli interlocutori se ne avvedano.  Per gli uni, infatti, il telelavoro è attività freelance tout court, che potrebbe benissimo essere svolta offline, nell'ufficio di una grande, media o anche piccola impresa in qualità di dipendenti. Prima del coronavirus, che ha ovviamente introdotto la modalità di lavoro back-office, alcuni esperti sceglievano la modalità freelance per godere di più libertà di organizzazione o semplicemente per l'immensa difficoltà di farsi assumere da qualsivoglia compagnia. Il punto è che in questi casi, che comportano uno stipendio che permette di mantenersi tanto quanto il lavoratore medio offline, si tratta di funzioni non accessibili a tutti perchè in genere richiedono abilità non comuni. Tipici esempi sono i task svolti da programmatori, analisti di sistema, grafici, web-designer. Solitamente funzioni appunto in ambito IT che vengono svolte facilmente solo a fronte di una laurea in ingegneria, informatica, disegno grafico o studi appositi per il web-design. E in aggiunta, se il problema del grafico di turno è la totale mancanza di raccomandazioni per farsi assumere da un'azienda (se vivete in Italia, inutile nascondere il sole con un velo, dato che purtroppo la stragrande maggioranza delle assunzioni avviene grazie agli amici degli amici, ai cosiddetti calci nel sedere), è bene che conosca anche l'inglese a livello piuttosto alto (meglio ancora se all'inglese si aggiunge una seconda lingua straniera) perchè solo così gli sarà facile trovare un impiego da remoto presso compagnie estere.  In buona sostanza: la multinazionale in Corea del Sud non chiederà mai all'ingegnere italiano una bolla papale per conferirgli un incarico da remoto, ma esigerà skills non certo comuni e non alla portata di tutti. Solitamente, per incarichi di livello che assicurano un ammontare pari a uno stipendio vero, quale che sia l'area lavorativa online, si è costretti a superare selezioni molto dure. La stessa storia vale per gli insegnanti su portali quali i-talki  e per i traduttori che intendano far parte di agenzie specializzate online anzichè giocare al ribasso (cioè offrire i propri servizi a prezzo simbolico per sbaragliare l'agguerrita concorrenza). 
Per gli altri, il telelavoro è fatto principalmente di attività che rendono meno delle briciole, i cui guadagni non arrivano alla cifra per comprare neppure un pacchetto di caramelle a fine mese (figuriamoci per pagare l'affitto) e per di più si rischia di pagare più la corrente che si consuma che i guadagni ottenuti. Per non parlare dell'altissimo rischio scam. Si tratta principalmente di pay per click, che come dice l'espressione stessa, sono siti che fanno guadagnare in base al numero di visualizzazioni pubblicitarie (cliccando). Peccato che ciascun click sia ordinariamente pagato un centesimo di un centesimo di dollaro. Per arrivare a un dollaro, se si è fortunati, ci vuole minimo un mese, a scanso di non avere migliaia di refer superattivi (impossibile). Per non parlare dello spreco di tempo perchè i furboni proprietari dei siti pay per click inseriscono programmi rilevatori di presenza, in maniera che l'utente non schiodi dalla pagina pubblicitaria se prima questa non termina di scorrere. E ci possono volere 30 secondi per ciascuna. Per non parlare poi delle pubblicità moralmente discutibilissime che svariati pay per click presentano (casinò all'infinito, innanzi tutto, dove i più deboli di cuore si faranno spennare vivi). Per non parlare poi di quando i pay per click scammano, portandosi via i risicati (e altamente sudati) guadagni degli utenti. 
Termino poi con l'aurea via di mezzo, cioè le attività online a cui personalmente mi dedico: task che pur non permettendo di racimolare uno stipendio, neppure part-time, a fine mese possono fare la differenza per arrotondare. In cima tra tutti i pay per write, tra i quali spiccano in questo momento i forum anglofoni per il guadagno online (ma anche qualche forum italiano presenta al momento opzioni interessanti), come esempio tipico. Quei cinque dollari al mese in più per ciascun forum possono davvero aiutare se partecipate magari a tre forum pay to write diversi. Nel mio caso fanno ancor più la differenza, dato il valore spropositato delle monete forti come il dollaro nei paesi dell'America latina. E ulteriore differenza la fanno per il fatto che queste attività sono contemplate nell'ambito di quelle permesse alla micro-impresa individuale brasiliana. Dunque mantengo le dovute scritture contabili da micro-impresa individuale perfino per quanto riguarda i guadagni forum. E poi vi sono piattaforme per il guadagno di criptomonete e app cashback per il risparmio, a cui mi dedico. Vi presenterò i miei migliori pay to prossimamente. Ah, e senza dimenticare camTV quale pay to write.