Giusy Gil Mammana Parisi

A proposito di scacchi: Marostica, storia e leggenda

2020-03-11 01:26:31

Un anno è trascorso dalla presentazione e svolgimento del mio primo giallo, un anno in cui i lettori hanno sperato, sognato, ragionato...sui problemi scacchistici🤣. E a proposito di scacchi, prima di passare alla carrellata delle mie ispirazioni, vi lascio con la capitale del nobilgiuoco. Segue...

MAROSTICA E GLI SCACCHI

Non so se siete al corrente che a Marostica (provincia di Vicenza), la capitale scacchistica, si svolge per anni alterni (anni pari) in settembre la partita di scacchi viventi. I partecipanti indossano un costume apposito per impersonare i pezzi della scacchiera e i movimenti devono far durare le partite non più di venti minuti, in maniera che non subentri la stanchezza tra il pubblico, dato lo sforzo mentale richiesto per seguire il nobilgiuco. Questo bellissimo spettacolo (che mi piacerebbe vedere, ma purtroppo il Veneto non è dietro l'angolo da dove sto) ha una sua storia, della durata di ben circa 550 anni! Che segue nel prossimo paragrafo.

MAROSTICA E GLI SCACCHI TRA STORIA E LEGGENDA

E' datata 1454 la leggendaria partita che diede lo spunto allo spettacolo degli scacchi viventi. Si narra che due giovani nobili, Vieri da Vallonara e Rinaldo D'Angarano, fossero innamorati della stessa fanciulla, Lionora, la figlia del castellano Taddeo Parisio. Quest'ultimo, volendo a tutti i costi evitare un duello a cui sarebbe inevitabilmente seguito il decesso di uno dei contendenti, coltivando stima e affetto nei confronti di entrambi, li pose davanti a una scacchiera, volenti o nolenti. Il vincitore della partita avrebbe sposato Lionora, mentre all'altro giovane venne promessa la sorella minore Oldrada, pur bella anch'essa. Da parte sua, Lionora era segretamente innamorata di Vieri e dunque sperava vincesse la partita. Così avvenne e dunque Lionora potè il suo amato, mentre Rinaldo sposò Oldrada.

Gli scacchi viventi sono stati ideati in proposito per ricordare questa romantica storia, che potete leggere qui nell'interessante portale di Marostica:


https://www.marosticascacchi.it/it/partitaascacchi/storia.html


e più estesamente qui:


https://www.jaunters.it/jaunters-fast-la-partita-degli-scacchi-viventi-a-marostica/


Bellissima storia, ma...mi chiedo cosa sarebbe avvenuto se i due contendenti avessero impattato (segue lollata micidiale, ha ha ha!): avrebbero giocato all'infinito in stile calci di rigore agli europei e mondiali del gioco del pallone? Loool!

A proposito, per chi si stesse chiedendo se mi sono ispirata a questa storia per       Il bibliotecario francese, vi dirò che non la conoscevo, qualche pur vaghissima somiglianza è proprio dovuta all'ironia della sorte. Così come gli scacchi hanno sostituito il calcio (e altri eventi) nel distopico scenario del ventiseiesimo secolo, nel 1454 a Marostica avevano sostituito il duello cavalleresco. E per altrettanta ironia della sorte, il castellano Taddeo Parisio portava un cognome molto simile a quello di una delle mie trisavole materne, che fu una Parisi (Parisio e Parisi sono due tra le varianti di un unico cognome). Ok, qui s'è capito che è impossibile porre un freno alle lollate...e se volete sfidarmi a scacchi, venite a cercarmi su chess.com, profilo Pouzinha. E non siate timidi, che non gioco come Augustus Lafayette, (magari! Non ne ho neppure il tempo, per una gran dedicazione, per quanto ami il nobilgiuoco), lol! Ricordate, però, solo le partite daily a 14 giorni  a movimento (che per la cronaca, a volte mi piglio tutti quanti per mancanza di tempo, lol!  Potete sceglieree partite prive di punteggio liberamente.


ps: l'immagine dell'articolo, che rappresenta un dipinto del luogo in cui si svolge l'evento degli scacchi viventi, come al solito è proveniente da pixabay, libera da copyright anche per scopi commerciali.