Gianluca Praitano

Personal Videomaker

Visibilità, Immagine, Memoria

2019-09-25 08:46:23

“Quale sarà il futuro dell’immaginazione individuale in quella che si usa chiamare “civiltà dell’immagine”? Il potere di evocare immagini “in assenza” continuerà a svilupparsi in un’umanità sempre più inondata dal diluvio delle immagini prefabbricate?"


"Una volta la memoria visiva di un individuo era limitata al patrimonio delle sue esperienze dirette e a un ridotto repertorio di immagini riflesse dalla cultura; la possibilità di dar forma a miti personali nasceva dal modo in cui i frammenti di questa memoria si combinavano tra loro in accostamenti inattesi e suggestivi.

Oggi siamo bombardati da una tale quantità di immagini da non saper più distinguere l’esperienza diretta da ciò che abbiamo visto per pochi secondi alla televisione. La memoria è ricoperta da strati di frantumi d’immagini come un deposito di spazzatura, dove è sempre più difficile che una figura tra le tante riesca ad acquistare rilievo.

Se ho incluso la Visibilità nel mio elenco di valori da salvare è per avvertire del pericolo che stiamo correndo di perdere una facoltà umana fondamentale: il potere di mettere a fuoco visioni a occhi chiusi, di far scaturire colori e forme dall'allineamento di caratteri alfabetici neri su una pagina bianca, di pensare per immagini.”

*Italo Calvino, “Lezioni americane”, 1985.

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Sono passati più di trent'anni, eppure quelle riflessioni sono così nitide.

A volte capita di avvertire disorientamento, parole e immagini prive di significato intasano la memoria, contaminano i pensieri. Sono quei giorni in cui mi impongo di rallentare e di osservare, ancora una volta, da prospettive diverse.

Appunti sparsi da rileggere quando è necessario, oggi la lezione di Italo Calvino, terapeutica, utile per mettere in ordine le cose.