✔ Gianluca Giardini

Oltre ad un sogno devi avere una visione

✔ Gianluca Giardini

Oltre ad un sogno devi avere una visione

alfαβeta

2021-02-23 21:40:01

10-02-2021 IL VIAGGIO INIZIA CON UNA VOCE MOLTO BASSA QUINDI PAROLE INDECIFRABILI DOPODICHE' LA SEGUENTE AFFERMAZIONE:

"in un gioco, che non c'ha, in un piano i piani" PURTROPPO NON RIUSCENDO A DARE UN SENSO ALLE PAROLE PRECEDENTI IL SIGNIFICATO RIMANE MOLTO VAGO E LA COSA PIU' INTERESSANTE DI QUESTO SOGNO E' CHE VENGONO USATE BEN TRE DIVERSE TONALITA', LA PRIMA MOLTO OFFUSCATA, LA SECONDA QUASI IRONICA MA SEMPRE MOLTO INTRIGANTE MENTRE LA TERZA DECISA E CHIARA, ANCORA NON MI E' CHIARO IL PERCHE' VENGONO USATE SPESSO DIVERSE INTONAZIONI MA CONTINUANDO LO STUDIO CON COSTANZA POTREI ARRIVARE A CAPIRLO.


SPINGI SUL BOTTONE PER SENTIRE IL SOGNO DEL 10-02-2021


Il Canale “alfαβeta” mira alla diffusione di prove, tramite la veridicità delle informazioni che trovo da studi personali che portano ogni individuo dal punto inconscio α al punto conscio β


Fin da quando ero piccolo volevo registrare video i miei sogni, oggi non so se c'è la possibilità di farlo ma cerco di studiarli con l'immaginazione e l'intuizione di registrazioni audio.

Io credo che nell'universo tutto si collega persino discorsi tra anime e quindi persone incoscienti, questo è sublime, aiutatemi a scoprirlo.

Dico solo che se avessimo quante più registrazioni della stessa notte, faremmo grandi scoperte!

I SOGNI

Il sonno è una porta d'accesso alle regioni profonde dello spirito, la mente cosmica comprende ed abbraccia tutte le coscienze particolari, tutto ciò che esiste al presente, tutto ciò che è esistito nel passato e tutto ciò che esisterà nel futuro. Un tempo, tutti gli esseri umani possedevano facoltà supernormali: potevano comunicare telepaticamente, vedere nel passato e nel futuro, assistere a fatti lontani nello spazio e perfino proiettare il proprio "doppio" fisico in un altro luogo. Solo pochi individui, particolarmente dotati sul piano medianico, hanno conservato una parte di quell'antico patrimonio, magari a propria insaputa.

Nel sogno noi entriamo in contatto con le innumerevoli entità della Mente Universale: presenze del passato o del futuro, presenze che incontreremo in seguito o che, forse, non incontreremo mai sul piano fisico, ma cui siamo tuttavia legati su quello spirituale attraverso le così chiamate "invasioni" astrali.

In breve, come credevano gli antichi (ne abbiamo vari esempi nei poemi classici, in Omero e in Virgilio), e come aveva intuito Jung, nel sogno noi superiamo le barriere dello spazio e del tempo e diveniamo capaci di entrare in comunione (e non in comunicazione), si badi: la comunione è qualcosa di molto più forte e immediato con qualsiasi altra realtà del mondo spirituale, di inviare e ricevere messaggi, di vedere e di sapere anche ciò che l'io cosciente non potrebbe mai sapere e vedere, se non mediante l'aiuto di mezzi esteriori.

Innumerevoli sono i casi documentati relativi a persone che, nel sonno, hanno ricevuto notizie di eventi lontani, che nessun altro ancora conosceva; che hanno saputo, con certezza assoluta, cose che solo in un secondo tempo sono state rese note ai sensi ordinari. Così, se una voce misteriosa ci chiama per nome nel cuore della notte, è molto probabile che non si tratti di una illusione dei sensi. Nel mondo dello spirito non esiste il caso e nulla è privo di un significato ben preciso.

Lo scetticismo ed il relativismo ci impediscono di levare lo sguardo verso l'alto e di vedere la bellezza e l'armonia che connettono ciascuna cosa con tutte le altre in una tela mirabilmente ordinata e complessa.

La nostra vita è costellata di segni che vengono dalle dimensioni spirituali: da quelle superiori, così come, talvolta, da quelle inferiori. Decodificare i messaggi che ci vengono dalle regioni dell'altrove è cosa che richiede disciplina, umiltà, intelligenza e apertura; e, soprattutto, è cosa che presuppone un certo allenamento interiore, una certa capacità di scavare dentro se stessi, alla ricerca della verità: di quel divino che, come diceva Froebel, si trova già nell'uomo, solo che egli sia capace di riconoscerlo e di portarlo finalmente alla luce.

by Gianluca Giardini