Comune di Gemona del Friuli

MUSEO CIVICO DI PALAZZO ELTI

2018-08-20 08:01:13

Il Museo Civico di Gemona è ospitato nel Palazzo Elti, edificato dalla famiglia de’ Cramis nel XIV – XV secolo. Era la più bella residenza gemonese tanto che nel 1452 vi soggiornò l’imperatore Federico III, diretto a Roma per l’incoronazione. Nel 1519 fu acquistato da Andrea Helt, della ricca famiglia di mercanti Rauris (Salisburgo), da tempo residente a Gemona. Numerosi furono gli Elti che si distinsero nelle magistrature cittadine tanto che nella seconda metà del 1600 furono ascritti tra i nobili friulani con il titolo di Conti di Rodeano. Distrutto dal terremoto del 1976, il complesso ricostruito ospita il Museo, l’Archivio storico della Comunità e la Biblioteca Glemonense. Il Museo accoglie dipinti di autori veneti e friulani: Cima da Conegliano, Pellegrino da San Daniele insieme con opere di produzione oltralpina. Gran parte di queste opere provengono dalle chiese della Beata Vergine delle Grazie e di San Giovanni in Brolo (secoli XV – XVII). L’arte dei secoli successivi è testimoniata da un lascito della famiglia Elti e dalle opere raccolte in Austria dal pittore Luigi Fantoni (collezione Fantoni Baldissera secoli XVII – XVIII), comprendenti tra l’altro tre tele del Kremerschmidt e alcuni bozzetti attribuiti a Wolker, Erler e Spiegler, e un bozzetto, probabilmente di Rubens, per una pala d’altare. Le esperienze artistiche più recenti sono rappresentate dai lavori di alcuni pittori gemonesi dell’Otto-Novecento che seppero affermarsi al di là dell’ambito locale: Giacomo e Antonio Brollo, Raimondo D’Aronco, Giuseppe Barazzutti, Osvaldo Bierti, Arturo Barazzutti e Francesco Bierti. Per maggiori informazioni visita il sito del Museo: http://www.gemonamusei.altervista.org/musei/museo_civico_palazzo_elti/

Comune di Gemona del Friuli

Duomo di Gemona, uno dei simboli dell’architettura sacra in Friuli

2018-08-20 07:42:46

Il Duomo di Santa Maria Assunta, di origine trecentesca, fu costruito sui resti di un’antica Pieve ed è stato interessato, nel tempo, da numerosi interventi di modifica. Lo stile romanico gotico viene esaltato da alcune scelte che lo rendono particolarmente riconoscibile, a cominciare dai tre rosoni della facciata principale: quello centrale, caratterizzato da un elegante doppio giro di archi, fu opera di un maestro veneziano del ‘300. Accanto al portale d’ingresso, la statua di San Cristoforo si distingue per la sua inconsueta imponenza, essendo alta ben 7 metri, e trasmette un messaggio di amore e di protezione, con la splendida immagine che ritrae il santo mentre sostiene Gesù Bambino sulla sua spalla. Sulla lunetta sovrastante il portale, invece, è possibile ammirare un ricercato bassorilievo, raffigurante il Giudizio Finale.

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