GALLERY OF A DREAMER

Arte & Intrattenimento

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Studiando il SUMI-E

2019-02-18 11:34:54

realizzato su cartoncino con inchiostro di china nero - qualcosina in china bianca (pura e diluita in acqua)

MA COS’E' IL SUMI-E

Il termine giapponese “sumi” significa inchiostro nero, “e” invece significa pittura ed indica una delle forme d’arte in cui i soggetti sono dipinti con l’inchiostro nero in gradazioni variabili dal nero puro a tutte le sfumature che si possono ottenere diluendolo con l’acqua. Questo però non vuol dire che ogni cosa dipinta così possa meritare il nome di “sumi-e”.

Il vero sumi-e deve rispondere a determinate caratteristiche tipiche, come ad esempio la sobrietà e la spontaneità che vanno direttamente a colpire la sensibilità dello spettatore. Perché un dipinto sia “vivo”, tutti i suoi componenti devono essere “vivi”. Questo tipo di pittura include già il disegno, non c’è bisogno di alcun tratto preparatorio, viene tralasciata ogni forma e dettaglio superfluo.

Il sumi-e venne introdotto in Giappone dai monaci Zen e conobbe un rapido successo perché in questo metodo di pittura, come nella pratica dello Zen, l’espressione del reale viene ridotta alla sua forma pura, spoglia. I ritocchi, le aggiunte, le decorazioni in realtà non abbelliscono un’opera ma ne offuscano solo la verità naturale, la sua vera natura. E’ un po’ come nella cucina: se si mette troppi condimenti e troppe spezie, non si sente più il gusto di quello che effettivamente si sta cucinando.

E così, come nello Zen, poche parole sono sufficienti ad esprimere il senso di molte ore di meditazione, nel sumi-e, pochi tratti d’inchiostro nero tracciati con un pennello su un semplice foglio di carta bianco permettono di rappresentare il modello più complesso. Si deve imparare a cogliere l’essenza, la verità così com’è.