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IL PAESE STA RISCHIANDO IL TRACOLLO FINANZIARIO COMPLICI LE AGENZIE DI RATING!!!

2018-10-09 14:11:16

I FUNZIONARI DI BRUXELLES SUSSURRANO: "SE LE COSE VANNO MALE SERVIRA' UNA PESANTE RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO CHE CANCELLERÀ I RISPARMI DI LARGA PARTE DEGLI ITALIANI"!!!

IL PAESE STA RISCHIANDO IL TRACOLLO FINANZIARIO!!!

1. MARIO DRAGHI SALE AL COLLE PER FAR ARRIVARE A SALVINI E DI MAIO, TRAMITE MATTARELLA, L’ULTIMO AVVISO PRIMA DELLA TEMPESTA: IL PAESE STA RISCHIANDO IL TRACOLLO FINANZIARIO

2. IL PRESIDENTE DELLA BCE HA FATTO CAPIRE CHE, PIU’ DELLO SPREAD, L’ITALIA RISCHIA IL DOWNGRADING DI MOODY’S E STANDARD AND POOR’S CHE PORTEREBBE I NOSTRI TITOLI A UN GRADINO DI DISTANZA DAL LIVELLO “SPAZZATURA”, TAGLIANDOCI FUORI DA TUTTO IL SISTEMA DI FINANZIAMENTO DI FRANCOFORTE, FONDAMENTALE PER L'OPERATIVITÀ DELLE BANCHE

3. I FUNZIONARI DI BRUXELLES SUSSURRANO: "SE LE COSE VANNO MALE SERVIRA' UNA PESANTE RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO CHE CANCELLERÀ I RISPARMI DI LARGA PARTE DEGLI ITALIANI"

MARIO DRAGHI è salito al Colle per portare a Mattarella l’ultimo avviso prima della tempesta.

Mario Draghi, che con il Quirinale mantiene da sempre un canale aperto, ha deciso di rappresentare di persona i rischi a cui andrebbe incontro l’Italia nel caso in cui i mercati iniziassero una guerriglia sui nostri titoli pubblici, innescando l’aumento di spread e tassi di interesse fino a strozzarci.

Come scrive Ugo Magri su “la Stampa”, il presidente della Banca centrale europea è convinto che Salvini e Di Maio, nel preparare la manovra, abbiano sottovalutato in modo pericoloso il contesto internazionale.

SALVINI MATTARELLA

Il “cannone di Draghi”, il Quantitative Easing, dal primo ottobre ha fatto l’ultimo giro di boa passando da acquisti per 80 a soli 15 miliardi. La sua conclusione è prevista il 31 dicembre e, dal primo gennaio 2019, l’Italia dovrà cavarsela da sola in quella savana di sciacalli che sono i mercati dei titoli.

Draghi ha fatto presente che la maggioranza grillo-leghista ha sbagliato anche l’identikit del “nemico”: a stringere il cappio al paese non sono le istituzioni Ue, ma le agenzie di rating. Il loro declassamento può essere mortale. Nel giro di un mese Moody's e Standard and Poor's potrebbero calare la mannaia su di noi. Siamo ancora due “gradini” sopra il livello spazzatura. Il downgrading delle due agenzie più grandi sarebbe, già da solo, in grado di provocare danni incalcolabili, moltiplicando la sfiducia sui mercati.

MATTARELLA E LUIGI DI MAIO

2 - MA A BRUXELLES C' È GIÀ CHI EVOCA LA TROJKA «UNA PESANTE RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO»Antonio Pollio Salimbeni per “il Messaggero” Si avvicina la resa dei conti. Ufficialmente la Commissione europea, per tutta la giornata di ieri in attesa della nota aggiuntiva del documento di economia e finanza, non fiata. Poi in serata la lettera del ministro dell' economia Tria con la sintesi degli obiettivi di deficit/pil per i prossimi tre anni e gli obiettivi di crescita del pil. I prossimi giorni saranno dedicati all' esame dei documenti.

SALVINI MATTARELLA

In ogni caso, già Commissione europea e ministri finanziari dell' unione monetaria hanno fatto capire chiaramente le loro prime valutazioni: un deficit/pil al 2,4% nel 2019 è fuori dalle regole di bilancio. Lo avevano detto quando sul tavolo c' era il 2,4% per tutti i tre anni per cui ci si chiede se la retromarcia al 2,1% nel 2020 e all' 1,8% nel 2021 possa cambiare quella valutazione. La cosa certa è che l' umore verso la scelta di rottura del governo italiano è negativo ed è alta la preoccupazione per quanto può accadere se l' Italia non rispetta il principio basilare di assicurare una correzione strutturale del deficit (anche minima) in assenza di condizioni economiche negative.

È una scelta di cui si teme un effetto negativo per la stessa stabilità dell' unione monetaria data l' enormità del debito pubblico italiano.

MOODY'S RISCHIO DECLASSAMENTO

L' agenzia di stampa Reuters raccoglie fin dal pomeriggio umori e preoccupazioni di alcuni alti funzionari Ue, maturate dopo le riunioni di Eurogruppo ed Ecofin a Lussemburgo lunedì e martedì. Sotto condizione di anonimato, forniscono un quadro di valutazioni allarmante. «Quando il ministro Tria ha parlato della previsione di deficit al 2,4% per i prossimi tre anni siamo rimasti a bocca aperta» e anche la revisione delle ultime ore per il 2020 e il 2021 «non è sufficiente» a ridurre il debito/pil in misura sufficiente, ha indicato all' agenzia britannica un official' dell' Eurozona. «Lo stato d' animo (tra ministri e tecnici ndr) era che si trattava di un segnale terribile».

Fonte: www.dragospia.com ( http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/mario-draghi-sale-colle-far-arrivare-salvini-maio-tramite-184639.htm)