Taiwan, il cui vicepresidente è un epidemiologo, aveva sperimentato nel 2003 un’epidemia di coronavirus Sars ed appena sono stati segnalati i primi casi di Covid-19 ha attuato un programma per proteggere il Paese, la sua popolazione e l'economia, tenendo il virus fuori dai suoi confini. Dal 1° dicembre 2020 tutti i viaggiatori da e verso Taiwan, indipendentemente dalla nazionalità, origine o scopo, hanno dovuto presentare un test di negatività dal virus con un test eseguito entro tre giorni lavorativi dall'arrivo.
L' isola non ha mai avutone necessitato di ricorrere allo strumento più radicale del blocco ma ha agito rapidamente su una raccolta di politiche molto efficaci come i controlli alle frontiere, sistemi efficienti di tracciamento, isolamento e l’uso diffuso e radicale delle maschere; le sue scuole sono state rimaste aperte normalmente per la maggior parte del tempo aperte normalmente, con alcune chiusure temporanee localizzate dopo l'identificazione dei casi, anche i ristoranti, caffè, cinema e teatri, spiagge egli hotel hanno continuato a lavorare per un'economia l'economia, inizialmente danneggiata ma che è riuscita a rimbalzare fino a toccare una crescita del 5% nell'ultimo trimestre del 2020 e con una previsione di un' ulteriore sua espansione.
Il successo di Taiwan nella lotta contro l'attuale pandemia ha persino spinto un quarto di milione di cittadini taiwanesi espatriati a ritornare nell'isola.
Fonte : Mezzopieno News Web Page
Immagine tratta da(by) Warm Cheap Trips Web Page