Francesco Maccioni

Founder Junior

Nuove teorie sui Vichinghi a seguito di una recente ricerca

2020-10-01 16:24:55

Cari amici e membri della community di Cam.TV desidero oggi parlarvi di nuove teorie sul popolo dei Vichinghi scaturite a seguito di recenti studi ripercorrendo cosi’ per un po’ la storia.

Un nuovo studio basato sul DNA ci ha infatti rivelato parecchie cose che ancora non si sapevano sulle loro origini; i risultati della più grande analisi di sempre sul DNA di resti Vichinghi sono stati pubblicati in un ampio studio uscito molto recentemente sulla rivista scientifica Nature. Le conclusioni delle indagini ci forniscono parecchie notizie rilevanti sia per quanto riguarda le caratteristiche genetiche dei Vichinghi sia sulle loro abitudini migratorie, rivelando per giunta che si trattava di una popolazione molto più diversificata rispetto a quella che abbiamo  finora immaginato.E’ quanto sarebbe giunto il bravo Professor Eske Willerslev, noto genetista e direttore del Centro di Geogenetica dell’Università di Copenaghen nonchè membro del St. John’s College dell’Università di Cambridge, per il quale i libri di storia “dovranno essere aggiornati ” in quanto le conclusioni della ricerca “ cambieranno la percezione di chi era veramente un vichingo ”.

La parola “Vichingo” trae origine dal termine scandinavo “Vikingr”, che significa “pirata”. Ed in effetti da quanto era stato ricostruito fino a oggi  i Vichinghi erano conosciuti come guerrieri ed esploratori provenienti dalla Scandinavia, i quali si erano fatti conoscere principalmente nel periodo tra l’anno 800 e il 1050, il periodo cosiddetto “periodo vichingo”. Anche nell’immaginario collettivo si è sempre pensato che i Vichinghi provenissero esclusivamente dalla Scandinavia e che pertanto possedessero i tratti tipici delle popolazioni di quei territori nordici.

I ricercatori invece ora  sottolineano che dal punto di vista strettamente genetico non si sapeva chi fossero i Vichinghi.Secondo quanto ci racconta l’esperto prof. Willerslev, il quale è il primo autore dello studio, dall’analisi genetica dei resti è emerso “ in maniera piuttosto chiara”  che i Vichinghi non erano un gruppo omogeneo di persone, ma anzi molti di loro rappresentavano «individui misti» e non avevano necessariamente i capelli biondi né avevano radici soltanto scandinave.

Lo studio è stato condotto da numerosi ricercatori dell’Università di Cambridge (Inghilterra) assieme ai loro colleghi  dell’Università di Copenaghen (Danimarca) e le analisi sono state effettuate sia nel Regno Unito, sia in altri Paesi; sono stati analizzati in oltre sei anni di ricerche i resti di 442 Vichinghi, per lo più maschi adulti, ma anche donne, ragazzi e bambini, rinvenuti in zone del Nord Europa. In modo particolare le indagini hanno riguardato i denti e parte dell’osso temporale degli scheletri trovati in cimiteri Vichinghi e diversi siti funerari, come quello di Orkney in Scozia.

Oltre a far luce sulle caratteristiche fisiche dei Vichinghi l’analisi del DNA ha fornito notizie interessanti anche riguardo le loro “incursioni”.I Vichinghi erano infatti noti soprattutto per le loro spedizioni via mare. Spesso razziavano villaggi e monasteri, ma scambiavano anche beni, come pelle, grasso di balena e zanne. Grazie all’analisi genetica è emerso che alcune popolazioni di Vichinghi si erano spostate verso l’ Irlanda, la Scozia, l’ Islanda e la Groenlandia partendo dalle terre dell’attuale Norvegia, mentre altre migrarono dagli attuali territori danesi verso l’Inghilterra, altre ancora dall’attuale Svezia verso i territori baltici.

L’indagine condotta sui resti di quattro scheletri ritrovati all’interno di una barca funeraria in Estonia, risultati essere fratelli, ha permesso ai ricercatori di capire che nella maggior parte dei casi le spedizioni dei Vichinghi venivano condotte da membri della stessa famiglia. Mentre in altri casi il corredo genetico simile riscontrato ha permesso ai ricercatori pervenire alla teoria secondo la quale le spedizioni venivano portate avanti da persone provenienti dallo stesso villaggio o gruppo di persone.

Grazie all’analisi sui resti funerari di alcuni scheletri rinvenuti nel nord della Scozia è stato possibile inoltre ricostruire qualcosa in più sulla popolazione dei Pitti, che nella tarda Età del bronzo vivevano nella zona dell’attuale Scozia nord-orientale. E’ risultato che alcuni di loro, trovati sepolti con le consuetudini tipiche dei Vichinghi, avevano assunto le abitudini delle popolazioni Vichinghe senza tuttavia possederne il patrimonio genetico.


Francesco Maccioni   Mediatore Marittimo ed Aereo – Nautic Broker Manager 

Fonte : il Post  Web Page

Immagine della ricostruzione di una nave vichinga al Museo delle navi vichinghe di Roksilde, in Danimarca tratta da(by) il Post  Web Page