Francesco Maccioni

Founder Junior

Lo stop&go dei ristoranti ha cagionato perdite

2021-01-05 17:54:39

per almeno 10 miliardi di fatturato al settore alimentare.Coldiretti e Confeuro presentano una stima dei danni indiretti provocati chiusura a singhiozzo della ristorazione sull’intera filiera: tra i prodotti più penalizzati il Prosciutto di Parma (-30%), la Mozzarella di bufala(fino a - 60%)

i vini(- 25%) ed i prodotti ittici( - 50%).


Il 2020 si è caratterizzato come un anno terribile per il mondo della ristorazione. il lockdown, le aperture a singhiozzo e le limitazioni imposte dalle misure anti-contagio hanno portato a un crollo delle attività dei bar, dei ristoranti, delle trattorie, delle pizzerie e degli agriturismi stimata in una perdita di fatturato di 33 miliardi su 86 complessivi (-38,38%), una perdita solo in piccola parte sanata dal decreto ristori dato che i consumi fuori casa degli italiani sono crollati infatti del 48% nel corso del 2020 con una drastica riduzione dell'attività che pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, a danno delle 70 mila industrie alimentari e delle 740 mila aziende agricole italiane.
Ma anche la filiera agroalimentare ne ha risentito. Secondo il consuntivo della Coldiretti mancano all’appello 9,6 miliardi per i mancati acquisti in cibi e bevande.
Il Presidente della Coldiretti lancia un appello  “In questo momento difficile chiediamo di privilegiare il consumo di prodotti alimentari Made in Italy per aiutare l'economia, il lavoro e il territorio nazionale” e sottolinea l'importanza che rivestono adeguate misure di ristoro e che possano essere previste per l'intero sistema agroalimentare su cui ricadono gli effetti negativi delle chiusure e delle limitazioni del canale ristorazione.
Nel frattempo un’altra stima è stata compiuta dal presidente nazionale di Confeuro (Confederazione degli agricoltori europei e nel mondo), il bravo Dott. Andrea Michele Tiso secondo il quale considerando il contemporaneo aumento delle vendite al dettaglio per un valore di 13 miliardi, la perdita ammonta a 30 miliardi ed afferma “Evidenziando i numeri diffusi da Ismea siamo molto preoccupanti, anche perché riguardano alcune delle produzioni più apprezzate in Italia e nel mondo, fiori all'occhiello del settore, dal prosciutto di Parma (-30%) alla mozzarella di bufala (con punte di -60%), dai vini (-25%) all'ittico (-50%) e conclude sostenendo " C'è in gioco il destino di migliaia di lavoratori della filiera agroalimentare, della ristorazione e del suo indotto che hanno diritto di essere tutelati appieno dal governo e di poter programmare le loro attività, che non possono cambiare direzione così spesso e con tempi di preavviso così limitati”.
Cari amici numeri che caratterizzano l'anno appena trascorso parlano chiaro.
-48% nei consumi fuori casa
-38,38% di fatturato nel settore delle attività ristorative
-9,6 miliardi in acquisti di Food&Beverage
Pertanto  non abbiamo bisogno di percentuali e statistiche per capire che il mondo della ristorazione ha subito un durissimo colpo, ma per renderci conto dell’entità di questo enorme danno, sì e questo in Italia così come in Europa ma anche oltreoceano. Negli USA hanno chiuso 10.000 ristoranti solo negli ultimi 3 mesi mentre nel Regno Unito il virus Covid- 19  ha causato la perdita di 30.000 posti di lavoro nel settore della ristorazione, si potrebbe continuare con cifre su cifre che dipingono un quadro della situazione a dir poco disastroso.
Ma cari amici la storia ce lo insegna, dopo decostruzioni imponenti si verificano grandi rinascite e noi tutti dobbiamo partire da questo presupposto, dalle opportunità di ricostruzione che scaturiscono da questo momento storico.
È ora il momento per tirare fuori le energie per ripartire. Anche se lo so che non è semplice, cerchiamo di vedere questi numeri da una prospettiva diversa, ovviamente i miliardi di perdita nel settore hanno causato chiusure, fallimenti e troppi posti di lavoro in meno ma cari amici disperarsi non risolleverà l’economia, e tanto meno il morale.
Cosi' cerchiamo di vedere le opportunità, cerchiamo di visualizzare il settore della ristorazione del futuro e cerchiamo di renderla il nostro presente prima degli altri.
Cari amici ricordatevi che nessuna crisi è per sempre e partiamo da questo 2021 per ricostruire, tanto sennò lo faranno prima gli altri al posto nostro il mio cari amici è e vuole rimanere un invito a vedere in una prospettiva un pò diversa, nel non farsi prendere dalla disperazione nonostante la dura situazione verificatasi pertanto condivido pienamente il pensiero del bravo Emiliano Citi, formatore e Food & Beverage Manager e desidero porgere un fraterno abbraccio a tutti gli operatori del settore



Fonti : Il Sole24Ore     Web Page
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Immagine tratta da (by) la Repubblica    Web Page


Francesco Maccioni