Il 7 aprile del 1994 inizio un inferno nel Paese africano quando all’indomani dell’attentato che costò la vita al presidente rwandese Juvenal Habyarimana, iniziarono i massacri il cui bilancio conterà un milione di morti, in maggioranza appartenenti all’etnia Tusti, ma anche Hutu moderati, un inferno in soli cento giorni di barbarie e follia.
il Console dott. Pierantonio Costa attivandosi in prima persona ed utilizzando le sue risorse finanziarie e conoscenze ha salvato la vita a più di duemila persone, occidentali e ruandesi, adulti e bambini. Ha viaggiato dentro e fuori il Paese africano, ha passato innumerevoli volte i posti di blocco, trattando con i miliziani e andando incontro agli inevitabili rischi per la sua stessa vita fermandosi solo quando, passando ancora una volta il confine tra il Ruanda e lo stato del Burundi, gli è stato consigliato vivamente di non tornare indietro, di restare a Bujumbura; egli stesso sapeva che, in caso contrario, sarebbe stato ucciso.
W gli Italiani che si distinguono e dal Grande Cuore !
Fonte : Africa Rivista Web Page
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