Francesco Maccioni

Founder Junior

Godendo della felicità stando in salute

2021-03-25 22:09:39

Come sostiene il bravissimo medico Luigi Fontana, medico e scienziato a livello internazionale nonché considerato uno dei massimi esperti,

  nel suo libro “ la felicità ha il sapore della salute “ scritto
insieme al noto e pluripremiato cuoco italiano Vittorio Fusari la
salute va intesa non soltanto come condizione fisica che non si
vorrebbe perdere o che si è decisi a recuperare ma come uno stato di
benessere in un’ottica più ampia, una condizione effettiva e
psicologica per vivere bene e per essere longevi.I medici ed i
ricercatori svolgono indagini in tale ambito prefiggendosi
l’obiettivo lo stesso obiettivo dei filosofi e scienziati delle
epoche antiche, i quali erano alla ricerca dell’ “elisir di lunga
vita”.

Nella
pratica medici e scienziati studiano i meccanismi che determinano
l’invecchiamento e gli interventi che la natura adotta per
regolarli.Questi interventi se scientificamente riconosciuti,
protetti, incentivati possono contribuire a farci sentire meglio,
riducendo il rischio di patologie e sofferenze.

Ad oggi
non c’è alcun dubbio che fra questi interventi vi è la
nutrizione, rivestendo perfino uno dei ruoli più potenti e
raffinati.

Negli
ultimi decenni la scienza ha scoperto che il cibo ha un ruolo
fondamentale per la longevità, in quanto regola alcuni sofisticati
meccanismi molecolari, i quali mettono in rapporto riproduzione e
sopravvivenza; si tratta di un processo ancestrale, scritto nei
nostri geni.La validità della lettura del nostro passaporto genetico
e pertanto l’uso di prodotti epigenetci che influenzano
positivamente il nostro genoma, sul quale agiscono l’ambiente
intorno a noi ed il cibo che introduciamo, nonché i percorsi
personalizzati ai fine di maggiore vitalità, benessere e longevità
è sempre più presente nella letteratura scientifica e attraverso i
quali è lo stesso nostro corpo che ci comunica cosa necessita per
stare in salute, migliorando cosi’ il nostro stile di vita.Sempre
attraverso i percorsi personalizzati basati sulla genetica si è in
grado di rilevare quali sono i “ supercibi ” che il nostro corpo
necessita per stare bene e godere maggiore energia.Si è pertanto
dinanzi ad una “ rivoluzione ”.Sono risultati ottenuti grazie ad
una collaborazione scientifica internazionale tra equipe di
ricercatori, i quali usano le più avanzate tecniche di biologia
molecolare e che pubblicano le loro ricerche sulle migliori riviste.

Il
fulcro di tali scoperte è che il buon stato di salute del nostro
organismo è una questione di “segnali” dato che all’interno
del nostro organismo vi sono ormoni, molecole ed enzimi che, a
seconda di come ci alimentiamo e comportiamo, comunicano tra loro
inibendo o favorendo i fattori di senescenza.Cosicchè siamo proprio
noi con gli stili di vita che adottiamo a decidere quanto a lungo e
quanto bene vivremo.Non sempre aimè ne siamo consapevoli, le nostre
scelte alimentari quindi ci tolgono o ci aggiungono anni di vita,
cosi’ come aumentano o riducono il rischio di sviluppare una lunga
serie di funeste patologie cronico – degenerative, le quali per
giunta presentano un costo elevato.





Cari
amici vi è da sfatare qualche mito.Decenni di dietologia divulgativa
ci hanno abituati a ritenere che nutrirsi bene, in termini
salutistici, significhi in qualche modo rinunciare al gusto, cosi’
la parola dieta ci fa pensare a tristi piatti di pesce lesso e
verdura scondita ma si può potenziare la nostra salute non
rinunciando al gusto.Mangiare di meno e meglio non significa
dimezzare le porzioni di patatine, hamburger e delle(tossiche)
bevante zuccherate che si trovano in commercio ed alle quali tendiamo
cedere bensi’ selezionare una varietà di cibi ad alto contenuto di
sostanze nutrienti, e relativamente povere di calorie, i quali sono
quelli tipici della dieta mediterranea tradizionale.

Dieta
mediterranea che rappresenta un felice esempio di selezione naturale
in cui l’uomo e l’ambiente si sono scambiati nel corso dei secoli
una serie di “segnali” che hanno migliorato ed arricchito la
salute di entrambi.

Non è
un caso che negli anni Cinquanta il ricercatore statunitense Ancel
Keys, sentito dire che nel Mezzogiorno d’Italia l’infarto era
molto più raro, si incuriosi’ a tal punto da osservare di persona.

Egli
scopri’ che l’Italia costituiva un angolo di paradiso in cui si
viveva bene tanto che decise di stabilirsi nel comune di Pioppi nella
provincia di Salerno per i successivi quarant'anni, non solo ma
mori’ centenario.

La
sintesi delle sue osservazioni e studi è che la dieta mediterranea
contiene un bilanciamento di nutrienti in grado di proteggere il
nostro organismo e favorirne la conservazione, si tratta cosi’ di
un vero e proprio dono offertoci dalla natura.

I
popoli del Mediterraneo per secoli, a differenza di quelli del Nord
Europa, hanno goduto di un clima mite e di terre ricche che hanno
favorito la crescita lussureggiante di una quantità notevole di
diverse tipologie di ortaggi, cereali, legumi e frutta e ciò ha
stimolato una sofisticata cultura culinaria, la quale nel tempo ha
selezionato e trasformato i migliori prodotti offerti dalla natura e
con i quali sono stati elaborati fantastici piatti : sani da
mangiare, dallo straordinario gusto e famosi in tutto il Mondo.Ecco
cari amici le parole del dott. Keys nel descrivere la dieta della
popolazione del Cilento nell’immediato dopoguerra “ Carne, pesce,
latte, formaggi e uova erano senza dubbio cibi di lusso.Il grosso
della dieta era formato da pane, pasta e verdure locali.Lo zucchero e
le patate erano assunti in piccolissime quantità, e il burro non
veniva mai usato.La frutta e minute quantità di formaggio erano
consumate regolarmente.

Popolazione
del Cilento che presentava e si caratterizzava per un dosaggio di
colesterolo molto più basso rispetto agli abitanti degli Stati Uniti
e dell’Europa del Nord, meno esposta a rischi d’infarto o di
ictus cerebrale oltre a vivere più a lungo ed in condizioni di
salute migliori.

La
dieta tradizionale mediterranea quindi rappresenta un modello
esistenziale e nutrizionale positivo.Fortunatamente la stessa scienza
ci informa che per tutti noi la cosa migliore è assecondare la
natura e che questo ci fa stare bene.Quindi non è veritiero che la
salute ci impone di andare contro i nostri gusti, si tratta di non
esagerare e nel mangiare senza criterio, è possibile invece e
perfino consigliabile se non doveroso, godersi i piaceri della vita
scoprendo che, nell’equilibrata ed oculata scelta quotidiana,
trovano posto i cibi sani ed appetitosi preparati con amore e gioia,
nostri alleati per il benessere del nostro corpo e perfino della
nostra anima.

La
natura ha come obiettivo primario la conservazione della specie e la
trasmissione dei migliori geni da una generazione all’altra e ci
insegna che l’alternanza trae e digiuno, nonché l’assunzione di
cibi adeguati ed una regolare attività fisica costituiscono dei veri
e propri strumenti di sopravvivenza.Cosicchè alimentarci bene
significa comunicare al nostro corpo quanto e come vogliamo vivere,
un’azione tutt’altro che il limitarci a non ingrassare e a
mantenere la linea.

Chi si
“ mette a dieta” infatti parte da un atteggiamento negativo che
lo indurrà a un’esistenza di privazioni e di ciclici fallimenti,
colui che invece sceglie di nutrirsi secondo le “ regole ”
scolpite nei propri geni, secondo quei meccanismi ancestrali che, in
fasi di ristrettezza calorica , rallentano i processi di
invecchiamento per preservare la specie, ha deciso di vivere nel
migliore modo possibile.

Quando
si tratta di stare bene non possiamo accontentarci e quindi limitarci
a dicerie o metodi magari clamorosi ma di cui non conosciamo
l’efficacia; molte strategie dietetiche oggi popolari presentano
dei limiti sostanziali: o non servono affatto, o regalano risultati
transitori, parziali ed illusori; perderemo cosi’ qualche chilo,
per poi riacquistarlo tra un mese o tra un anno oppure ingurgiteremo
“roba non sana” che ci darà l’illusione di stare meglio ma
porterà “sul rosso”gli indicatori di pericolo fisiologico.

Dobbiamo
pertanto mangiare bene e sarebbe bene cominciare da piccoli, il cibo
deve essere il migliore e deve farci vivere al meglio, per lunghi e
felici anni.





Oggi
non c’è alcun dubbio, l’alimentazione svolge un ruolo
estremamente importante per il mantenimento della nostra salute e la
scienza ci conferma che attraverso il cibo possiamo rallentare i
processi di invecchiamento.

La
stragrande maggioranza delle patologie cronico – degenerative, che
caratterizzano i Paesi occidentali, ha a che fare con un metabolismo
alterato e possono essere prevenute o allontanate adottando sani
stili di vita, in primis con un regime alimentare corretto ed
equilibrato.

Principio
efficace in primo luogo per le malattie cardiovascolari, le quali a
differenza di quanto avveniva in passato, sono oggi attribuibili per
lo più all’aterosclerosi.Esse sono la risposta sofferente del
nostro organismo all’accumularsi di tanti anni di
ipercolesterolemia, diabete, ipertensione, all’esposizione del fumo
e via dicendo, tutti fattori metabolici che accrescono e
destabilizzano le placche aterosclerotiche, se queste si sviluppano
nelle coronarie si può andare incontro ad un infarto del miocardo o
a microinfarti, che successivamente possono evolvere in scompenso
cardiaco, dilatazione del volume dell’atrio sinistro con pericolo
di insorgenza di trombi ed ictus cerebrale.Se si formano nell’aorta
o nei vasi periferici ci esponiamo ad un aumentato rischio di
aneurisma o dissecazione dell’aorta, oppure ad una riduzione del
flusso di sangue ai muscoli degli arti, del rene, dell’intestino e
del cervello.

Altre
patologie sono strettamente correlate ad una scorretta alimentazione
: il diabete di tipo2, un potente fattore di rischio cardiovascolare
e la principale causa di cecità nei Paese occidentali per la
retinopatia associata.

Vi sono
inoltre la neuropatia e la nefropatia diabetica, quest’ultima
responsabile di circa il 25-30% dei ricoveri nei reparti di
nefrologia ed addirittura del 40 % dei casi di dialisi.

A
riguardo delle disfunzioni epatiche, se in passato la più frequente
epatopatia alcolica dovuta all’abuso di alcol, oggi le più diffuse
sono da virus dell’epatite B e C e quella “ da fegato grasso”
tipica nei pazienti obesi ed insulino – resistenti.in questi
soggetti obesi , per un dismetabolismo del tessuto adiposo, il grasso
tende ad accumularsi nel fegato.Questo nel tempo a sua volta stimola
una risposta immunitaria che porta prima a un’epatite cronica e
successivamente ad una cirrosi, arrivando ad evolvere potenzialmente
in cancro cirrosi.

Sono
legate alle cattive abitudini alimentari anche altre varie forme di
tumore, è il caso di quelli del colon, della mammella, della
prostata, dell’utero, del pancreas, della cistifellea,
dell’esofago, dello stomaco e del rene.

Praticamente
i tumori più frequenti( ad eccezione di quello del polmone, per il
quale il fumo è il principale responsabile) hanno a che fare con le
consuetudini nutrizionali sbagliate e con la carente attività
fisica, è quanto ci dice oggi la scienza dopo decenni di minuziose
ricerche e verifiche sperimentali.

Siamo a
conoscenza che fra le patologie neurologiche l’ictus, la seconda
causa più frequente di morte e disabilità, ha una forte base
alimentare, in quanto è dovuto ad un’elevata pressione arteriosa
unita al diabete mellito e alla patologia aterosclerotica;
restringimenti del lume delle arterie carotidee e trombi che partono
dal cuore, più precisamente dall’atrio sinistro, dilatato, o si
staccano dalle placche aterosclerotiche, giungono al cervello
causando un infarto cerebrale che può rendere il soggetto
paralizzato e disabile.

Almeno
il 20% delle demenze sono su base vascolare, principalmente dovute a
piccoli e multipli infarti della materia bianca del cervello e
possono essere impedite con un corretto stile di vita, innanzitutto
con la riduzione della pressione arteriosa.L’incidenza di infarti
cerebrali silenti della materia bianca subcorticale infatti aumenta
quando la pressione sistolica supera i 130 millimetri di mercurio, un
episodio molto frequente negli uomini e nelle donne dei Paesi
occidentali i quali hanno superato i cinquant’anni.

Non
solo, l’alimentazione, l’esercizio fisico ed il training
cognitivo sembrerebbero rivestire un importante ruolo anche nella
prevenzione della più comune forma di demenza, il morbo di
Alzheimer, essere diabetici, ipertesi ed obesi aumenta nell’età
adulta il rischio di sviluppare questa terribile ed invalidante
patologia.

Sembrerebbe
anche che alcune malattie allergiche ed autoimmuni sono collegate
all’alimentazione, ma si tratta di un tema ancora da approfondire
seppure recenti studi confermerebbero la tale correlazione.

L’Organizzazione
Mondiale della Sanità afferma che circa l’80% delle infermità
cardiovascolari, degli ictus e dei casi di diabete mellito di tipo 2
possono essere prevenuti attraverso corretti stili di vita, vale a
dire con l’alimentazione, l’attività fisica e l’astensione dal
fumo, inoltre sarebbe prevenibile circa il 40% dei tumori, ricerche
svolte in laboratorio suggeriscono che queste percentuali potrebbero
essere parecchio più alte.





L’azienda
di Nutrigenomica e Nutrigenetica G&Life S.p.A. brand Generame
fondata dal noto professore di Genetica presso l’Università di
Trieste Paola Gasparini e che vanto in istituto di ricerca al suo
interno propone innovativi prodotti epigenetici e percorsi
personalizzati sulla base della genetica, gli unici al momento
attuale a vantare il brevetto di come si basano sulla genetica e
duranti i quali si è supportati ed affiancati dal valido staff
sanitario interno all’azienda, percorsi inoltre che in quanto
paragonati a prestazione sanitaria sono detraibili

Azienda
al quale sta a cuore il benessere della persona ed all’interno
della quale si vivono una serie di valori, in primis quello di
aiutare le persone a migliorare il proprio stile di vita.

I
percorsi personalizzati dell’azienda su base della genetica vertono
le aeree:





-
perdita e mantenimento del peso, gli studi hanno dimostrato che essi
sono più efficaci rispetto ai classici percorsi dietetici, arrivando
la persona a perdere un 30% di chili in più e nella metà del tempo;

-
nell’aria vitalità ed energia con il programma “ Long Life ,
programma
completo per chi desidera scoprire i cibi giusti per il proprio
organismo
al quale per tale fine si uniscono i prodotti epigenetici
: “ Age Defence “, l’integratore
per proteggerti a lungo dallo stress ossidativo ; lo
“ SHARP
“, l’integratore
per chi vuole gestire meglio lo stress ; il
“ THERMO INTENSE “, l’integratore
“piccante”, pensato per stimolare il metabolismo





-
il
percorso per una pelle meravigliosa dato che la genetica arriva ad
influenzare dal 40 al 61% sull’espressività della nostra pelle,
percorso al quale possono essere affiancati le crema giorno e notte,
i
sieri( disegnati
sulle specifiche variazioni genetiche della pelle e consigliati
dall’esperto dopo l’analisi )
che insieme rappresentano le esclusive soluzioni di skin care
innovativo perché è E’ arrivato il momento di ripensare al modo
in cui ci prendiamo cura della pelle.


Il
nostro codice genetico lavora in maniera perfetta, per permettere la
rigenerazione cellulare ed orchestrare l’attività di ogni singola
cellula, tramite raffinati meccanismi biologici che con il tempo
rallentano la loro efficacia. Il nostro corpo sa già di cosa ha
bisogno: la chiave è permettergli di farlo supportandolo nella
maniera corretta; grazie
ad anni
di ricerche
a livello
internazionale
oggi noi conosciamo questi meccanismi e
l’azienda G&Life S.p.A. brand
Generame ha messo a punto un protocollo di trattamento unico, basato
proprio sui geni della pelle.


-
il
programma “Sport Performance “ per il miglioramento delle
prestazioni sportive dato che la genetica è il primo marcatore per
la perfomance sportiva e che permette di conoscere meglio la tua
muscolatura ed conseguente allenamento più giusto per il tuo
organismo.


Sempre
nell’aria delle prestazioni sportive è presente il programma “
Long
Life ” che rappresenta un programma alimentare per scoprire i cibi
che ti permettono di rendere al meglio.Percorsi sulle prestazioni
sportive al quale va associato per lo scopo la soluzione epigenetica
“Re- Charge”, l’integratore doping free per sostenere la
persona e lo sportivo durante la prestazione sportiva e nel recupero.



Generame
cosi’ si concentra sui fattori che non si vedono dall’esterno, ma
che possono fare la differenza per aiutare gli atleti a superare i
propri limiti.



C


iLa
nostra genetica, il nostro DNA, definisce le nostre caratteristiche,
anche non visibili all’esterno. Conoscendole si può agire in modo
molto più personalizzato e mirato, non
solo ma scoprire
quello che ti rende unico ti permette di definire una strategia più
adatta a te, è
in atto una rivoluzione perché saranno più la moda o la pubblicità
ad influenzare la tua scelta ma è il tuo corpo ad indicarti la
soluzione, grazie alle caratteristiche del tuo DNA.


G&life
S.p.A.
brand Generame è
l’unica azienda ad avere un brevetto
su
genetica e nutrizione, offrendo prodotti e servizi personalizzati
che, da confronti oggettivi con i top player del mercato, hanno uno
straordinario rapporto
qualità prezzo.
















Fonti
: libro “La felicità ha il sapore della salute ”


autori
: Luigi Fontana – Vittorio Fusari


editore
: Slow Food Editore









G&Life
S.p.A. brand Generame


Immagine
tratta da(by) sette news.it Web Page
















Francesco
Maccioni Consulente G&Life S.p.A. brand Generame – Ricercatore
Indipendente


Tel. 3284930730


Email : [email protected]