Francesco Maccioni

Founder Junior

E’ allarme obesità

2021-03-17 18:42:06

In Italia 1 persona su 10 è affetta da Obesità ed i
casi si prevedono in forte aumento anche in seguito al Lockdown.


L’
obesità si rivela una
vera bomba a orologeria per la nostra
salute:
essa
infatti è
un grave fattore di rischio per cancro, diabete, malattie
cardiovascolari, solo per citarne alcune, e per la mortalità da
Covid-19.


Lo
scorso 4 Marzo si è celebrata la Giornata
Mondiale per la prevenzione dell’Obesità e del Sovrappeso atta a
sensibilizzare sul problema ed a favorire la prevenzione.

Riporto
cari amici dalle fonte Fondazione Valter Longo, la quale è in prima
linea contro l’obesità quanto segue :

“Le
ultime stime dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità rivelano
che sono sovrappeso oppure
obesi il 50% degli adulti e il 30% dei bambini e adolescenti del
Pianeta.

In
Italia sono 18 milioni gli adulti in
sovrappeso (35,5%)
e 5 milioni [*] quelli obesi, ovvero una persona su dieci. Inoltre, 3
bambini su 10 (29,8%)
[**] sono in sovrappeso e
fra questi 1 è obeso (9,4%). Siamo
secondi solamente a Cipro e quasi allo stesso livello di Grecia e
Spagna, con una prevalenza di bambini in eccesso di peso al Sud.

Un
conteggio drammatico, che è necessario far emergere,
anche e soprattutto, in occasione del World
Obesity Day,
la Giornata Mondiale per la prevenzione dell’Obesità e del
Sovrappeso che si celebra il 4 marzo.



Negli
ultimi trent’anni l’incidenza del sovrappeso ha visto un aumento
del 30 per cento e l’obesità è aumentata del 60%. Se si guarda
all’impatto del Covid-19, l’obesità è una delle cause più
frequenti di comorbilità nei deceduti per coronavirus, che spesso si
accompagna a ipertensione, diabete e a un sistema immunitario meno
efficiente”, spiega Antonluca
Matarazzo, Direttore Generale di Fondazione Valter Longo .
“Le proiezioni sono allarmanti: nel 2030 rischiamo, infatti, di
assistere al raddoppio della prevalenza di obesità, che sommata al
sovrappeso, costituirà circa il 70% della popolazione, con un enorme
impatto clinico ed economico, essendo l’obesità responsabile di
alcune forme di tumore, del diabete e di malattie cardiovascolari”.
“Oggi, creare consapevolezza e una rinnovata alfabetizzazione
sanitaria della comunità rappresenterebbe un’azione reale e
strategicamente utile a risolvere il problema dell’obesità alla
base, così da stimolare un ambiente volto alla prevenzione e al
mantenimento del Bene Salute attraverso l’adozione di stili di vita
salutari e scelte alimentari adeguate sin dall’infanzia”.
Conclude il Direttore Matarazzo: “Una integrazione fra il sistema
sanitario pubblico e quello costruito dalle realtà del terzo
settore, che andrebbe riconosciuto come parte di una complessiva
offerta pubblica, sarebbe un passaggio auspicabile e necessario per
agevolare l’impatto immediato di interventi realmente risolutivi”.


Nell’adipe
una bomba a orologeria:

Ogni
2 secondi una persona tra i 30 e i 70 anni muore di una malattia
“cronica non trasmissibile”,
come le malattie
cardiovascolari e autoimmuni,
il cancro e
il diabete [***],
tutte patologie la cui insorgenza è favorita dallo stato
infiammatorio cronico nei
soggetti obesi. L’obesità predispone, infatti, a patologie
allergiche e, riducendo la sorveglianza immunitaria, aumenta il
rischio di cancro e quintuplica la possibilità di sviluppare il
diabete. Sovrappeso e obesità favoriscono, inoltre, l’insorgenza
di malattie neurodegenerative, quali l’Alzheimer.


“Durante
questo ultimo anno, complice il lockdown e la maggior permanenza in
famiglia, la consapevolezza dei genitori della propria responsabilità
nell’educazione alimentare dei figli è ancora più forte di prima.
Siamo stati contattati da molti adulti desiderosi di imparare ad
alimentarsi correttamente e soprattutto di trasmettere queste
conoscenze ai propri figli”, racconta
Romina Inès Cervigni, Responsabile Scientifico della
Fondazione. “Dopo
i quindici anni di età, inoltre, sono proprio i ragazzi a richiedere
un appuntamento con il nutrizionista per avere una guida affidabile e
riuscire a filtrare le Fake News presenti nel Web”.


La
prevenzione inizia da bambini


I
genitori e le famiglie hanno un ruolo determinante nell’educazione
alimentare dei bambini: l’inizio dell’accumulo di sovrappeso
inizia dai 2 ai 6 anni e può rendere necessaria una precoce e
incisiva assistenza nutrizionale. Il sovrappeso in età pediatrica
espone, infatti, al rischio di malattie croniche che vanno da
patologie cardiovascolari, diabete, malattie del fegato, disturbi
respiratori, fino al cancro, solo per citarne alcune (“La longevità
inizia da bambini”, Valter Longo, Vallardi Editore 2019). Come
indica l’OMS, un bambino obeso ha una più alta possibilità di una
morte prematura e disabilità in età adulta.


Nell’Obesità
un importante fattore di rischio per il Covid-19


Una

nuova ricerca svela in che modo l’obesità

può aumentare il rischio di sviluppare un tumore.

A spiegarlo sono i ricercatori del City of Hope National Medical

Center in California, che hanno presentato il loro studio alla

riunione annuale dell’American Chemical Society nel 2019. Alla

base ci sono alti livelli di glucosio nel sangue e danni al DNA.



Questo

perché il tessuto adiposo produce specifiche proteine (chiamate

adipochine) che determinano uno stato di infiammazione cronica,

collegata allo sviluppo di tumori. 



PERICOLO

PIÙ CHE RADDOPPIATO NEI MALATI DI DIABETE



Il

grasso in eccesso, inoltre, può quintuplicare il rischio di

sviluppare il diabete di tipo 2 che, a sua volta, aumenta

il rischio di tumore di ben 2 volte e mezzo in più rispetto a un

individuo sano,

che presenta cioè valori di glicemia normali nel sangue. 



Da

studi precedenti, si riteneva che l’aumento dell’incidenza di

tumori nelle persone affette da diabete fosse dovuto a squilibri

ormonali. È l’eccesso di insulina caratteristica del diabete di

tipo 2 che, stimolando la crescita cellulare, causa l’insorgere di

un tumore. 



Gli

scienziati hanno approfondito la ricerca scientifica per spiegare

meglio questi meccanismi. Secondo i ricercatori, l’associazione

tra diabete e cancro si trova nel DNA danneggiato a causa

dell’iperglicemia. Sono

gli elevati livelli di zucchero nel sangue a provocare maggiormente

danni nel DNA,

come pure determinare una minore capacità di autoripararsi. 



LA

SOLUZIONE STA NEL TENERE BASSI I LIVELLI DI GLUCOSIO NEL SANGUE



Ecco

che allora i ricercatori del City of Hope National Medical Center

hanno voluto indagare maggiormente sulla struttura del DNA. In

particolare, hanno cercato di capire

se alte concentrazioni di glucosio nel sangue sono in grado di

creare danni ai filamenti di DNA, fenomeno alla base dello sviluppo

tumorale.

Per farlo, hanno analizzato culture cellulari e osservato topi in

laboratorio, scoprendo che alcune porzioni di DNA (chiamati addotti)

associati allo sviluppo tumorale, si trovano maggiormente nei

tessuti e negli animali affetti da diabete. Inoltre, dalle

osservazioni è emerso che il glucosio

presente in eccesso nel sangue va a interferire con il processo di

riparazione dei frammenti di DNA danneggiati.

Da qui la conclusione che concentrazioni elevate di zucchero

provocano danni al DNA e, al tempo stesso, inibiscono la

riparazione, meccanismo che provoca instabilità nel genoma e

determina l’insorgere del tumore.



Nello

studio clinico di fase II, poi, i ricercatori hanno rilevato livelli

elevati di addotti sia nel DNA sia nell’RNA di individui affetti

da diabete di tipo 2. In questi soggetti, gli scienziati

hanno trovato

bassi livelli dei fattori di trascrizione mTORC1 e HIF1α.

Proteine coinvolte nel processo di riparazione del DNA: mTORC1

stimola la produzione di HIF1α, la quale attiva i geni che avviano

il tutto. Il prossimo step di ricerca è verificare se i farmaci in

grado di stimolare la sintesi di queste due proteine, portino anche

a una minore incidenza di tumori. Dato che la metfomina (il

principale farmaco in uso per diminuire la glicemia) svolge anche

un’azione stimolante nella riparazione del DNA danneggiato, i

ricercatori stanno testando la combinazione con sostanze che

stabilizzano le due proteine. In ogni caso, gli esperti consigliano

di tenere

bassi i livelli di glucosio nel sangue, per abbassare la probabilità

di sviluppare un tumore



FONTI


L’obesità
è un importante fattore di rischio anche per la mortalità
da Covid-19, come dimostrano recenti studi pubblicati da Obesity
Reviews, rivista medica ufficiale della World Obesity Federation. I
dati parlano chiaro: le persone obese che hanno contratto il
Coronavirus hanno avuto il 113% in più di probabilità
di essere ospedalizzate, il 74% in più di
essere ricoverate in terapia intensiva ed il 48% in
più di morire, rispetto ai pazienti normopeso.







Fonti
: How
diabetes can increase cancer risk: DNA damaged by high blood sugar --
ScienceDaily (August
25 2019)







American
Chemical Society – How
diabetes can increase cancer risk: DNA damaged by high blood sugar 







Science

Daily – How diabetes can increase cancer risk: DNA damaged by high

blood sugar – (August 25, 2019)









Un valido e prezioso alleato per la perdita e mantenimento del
peso è rappresentato dal relativo percorso sulla base della Genetica
dell’azienda italiana di Nutrigenomica e Nutrigenetica G&Life
S.p.A. brand Generame , fondata dal noto Professore di Genetica
presso l’Università di Trieste Paolo Gasparini, percorso chiamato
WEIGHT
INTENSE ” un
Programma
completo per chi desidera liberarsi del peso in eccesso
e nel quale si è supportati ed affiancati dall’esperto staff
sanitario all’interno dell’azienda

Tale
percorso sulla base della genetica durante gli studi scientifici
svolti si è rivelato più efficace per oltre il 30% di perdita
del peso in più rispetto ai tradizionali percorsi ed in metà tempo.

Inoltre
alla perdita ed al mantenimento del peso si rivelano utili i prodotti
epigenetici (
ossia che vanno ad agire favorevolmente sul nostro Genoma) “
FLUIDRAIN
’l’integratore
per il drenaggio dei liquidi in eccesso con
una concentrazione di Tarassaco superiore al 33% in più rispetto
alle soluzione proposte nel mercato ed il prodotto sempre della
stessa azienda “ THERMO INTENSE ” l’ integratore “piccante”
pensato per stimolare il metabolismo







Fonti :
           Fondazione Valter Longo


           G&Life S.p.A. brand Generame

Immagine tratta da(by) Fondazione Valter Longo







Francesco Maccioni Consulente G&Life S.p.A. brand Generame
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