Francesco Maccioni

Founder Junior

Blue zone : la dieta dei centenari sardi

2021-03-09 13:03:41

Cari amici e membri della community in Sardegna il numero dei centenari è sorprendente e lo stesso concetto di invecchiamento si basa su tale fenomeno

Sono chiamate Blue Zone dalle ricerche condotte dal bravo Dan Buettner  della nota National Geographic sulle zone del mondo in cui è possibile vivere felici ed a lungo, non ne esistono molte l’isoletta greca Icaria e la giapponese Okinawa, la penisola di Nicoya in Costarica e la comunità a Loma Linda in California, ma soprattutto la nostra Sardegna. Sulla splendida isola infatti si trovano luoghi magici dove gli abitanti arrivano e spesso superano agilmente il traguardo dei 100 anni come ad esempio nell’area dell' Ogliastra in provincia di Nuoro. Nel piccolo paese di Seulo, nella Barbagia, sono stati contati addirittura ben 20 centenari tra il 1996 ed il 2016 confermandosi cosi' il paese più longevo del mondo! Sarà l’aria di mare e montagna, la combinazione favorevole del clima, la struttura sociale tradizionale o semplicemente l’alimentazione basata sulla dieta mediterranea? scopriamolo insieme cari amici

Il signor Antonio Todde, chiamato Tziu Antoni, nato a Tiana in provincia di Nuoro era stato ufficialmente riconosciuto nel Guinness dei Primati 2001 come l’uomo più vecchio del mondo scomparso alla venerabile età di 112 anni e 346 giorni. Alla nota emittente BBC il pastore sardo aveva rivelato il suo segreto sulla longevità : vivere un giorno alla volta senza stress, amare il prossimo e bere un bicchiere di vino rosso tutti i giorni. Un altro esempio è  costituito dal signor Giovanni Frau, nato nel 1890 ad Orroli  paesino situato situato nella subregione storica del Sarcidanoil quale è arrivato a spegnere ben 112 candeline sulla torta.

 Il bravo Professor Luca Deiana, docente di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare all’Università di Sassari, e uno dei maggiori studiosi del mistero dei centenari sardi è stato presente alle loro ultime feste di compleanno ed ha portato avanti il il progetto " Akea ", acronimo dell’augurio sardo A kent’annos  (fino a cento anni), progetto che dagli anni Duemila raccoglie dati e testimonianze sul territorio e che è arrivato a censire oltre 4mila ultra centenari sardi. «Nella nostra isola abbiamo testimonianze certe che i centenari sono sempre esistiti. E sono una costante. Grazie alla ricerca che abbiamo portato avanti in questi anni, anche con il progetto Akea, possiamo dire con sicurezza che esiste una personalità del centenario sardo» è la dichiarazione che ha rilasciato al quotidiano " La Nuova Sassari " il bravo esperto sulla longevità, il quale ha anche registrato il marchio " Isola dei centenari ".
La scoperta del tanto ambito e ricercato "elisir di lunga vita " potrebbe partire proprio dalla Sardegna, dove certamente il DNA originale è indispensabile ma non sufficiente e si accompagna ad altri fattori importanti  come quello alimentare, ambientale e comportamentale, i quali rappresentano un esempio per aiutare tutti a vivere più a lungo ed in salute.
A livello antropologico svolgono un ruolo elementi essenziali tipici come il valore del ruolo sociale (la famiglia in primo piano), il senso di comunità (vincente specialmente nei piccoli centri abitati dell’entroterra), la consapevolezza del senso della vita. Per non  dimenticare anche l’attività fisica quotidiana, che mette in funzione il sistema locomotore spendendo le calorie acquisite anche in versione ludica come i balli tradizionali, ad esempio il " Passu Torrau  " paragonabile ad un allenamento sportivo ad intervalli.Un ruolo importante nell'elisir di lunga vita dei noti centenari sardi lo riveste l'alimentazione come sostiene il bravo Dott.  Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità, il quale porta avanti il concetto di invecchiamento proattivo proprio dalla Sardegna e non manca di sottolineare la dieta sardo mediterranea come un  punto di forza “La sana alimentazione rispettosa delle necessità nutrizionali e metaboliche è infatti uno dei pilastri su cui si costruisce il privilegio di superare in salute il secolo di vita”.L' esperto dott. Roberto Pili inoltre riconosce nella sobrietà alimentare e nella nutrizione consapevole la strada da percorrere. La culla ambientale sarda con la sua ampia biodiversità risulta essere quindi vincente a partire dalla dieta locale, una dieta  che permette al metabolismo di dialogare con gli alimenti presenti nella stessa ed atavica terra.
Le abitudini alimentari in Sardegna presentano pertanto origine nella tradizione e si basano su un consumo di alimenti prevalentemente di origine vegetale come la frutta, la verdura ed i legumi, senza dimenticare la frutta secca ed una piccola percentuale di origine animale (necessari per gli aminoacidi essenziali), conditi con l' olio di Oliva, ricco di antiossidanti se non addirittura olio di Elicriso ottimo rimedio contro il colesterolo; non può mancare nei centenari sardi il piacere del vino, fortemente salutare quando consumato in maniera misurata ai pasti, specie quello rosso come il tipico e rinomato " Cannonau" ricco di antociani e polifenoli
Sotto il profilo quantitativo la tradizione vede il piatto unico a comporre il pasto ed è a base vegetale con una minima componente animale per consentire un equilibrato apporto di macro e micro nutrimenti, senza esagerazioni o eccessi. Ciò risulta essere un modo intelligente anche per tenere sotto controllo l’apporto calorico, al contrario di quanto accade oggi nella attuale società.
Concludo  cari amici l'articolo illustrandovi un esempio della prima colazione del centenario sardo, la quale risulta essere una prima lezione di vita da imparare per la longevità, da portare avanti sin dal mattino: dall’alta collina e dalla montagna essa si basa sulla forte componente pastorale con il latte vaccino oppure di capra, virtuoso di omega 3 e 6), lo yogurt sardo chiamato " Gioddu  " ed il pane integrale realizzato con le farine dei mulini a macina. E se serve addolcire viene utilizzato il prezioso miele e non lo zucchero raffinato .



Fonti : LA CUCINA ITALIA    Web Page
            Autore : Dan Buettner - Blue Zone - National Geographic 

Immagine tratta da(by) Web 

Francesco Maccioni  Consulente G&Life S.p.A.  brand Generame - Ricercatore Indipendente