IL DOLORE È SEMPRE SINONIMO DI DANNO?

IL DOLORE È SEMPRE SINONIMO DI DANNO ?
È ormai abbastanza noto che la presenza di dolore non corrisponda necessariamente a danno fisico, che provare dolore non significa automaticamente peggiorare, e che eseguire esami diagnostici ad ogni costo pur di trovare una causa strutturale al proprio malessere non abbia in definitiva alcun giovamento.
E tuttavia, permane la convinzione che provare fastidio (o anche dolore) durante o appena dopo una terapia, durante o appena dopo un esercizio, sia indice di insuccesso terapeutico e possa significare addirittura un peggioramento. O, perchè no, magari una nuova lesione.
Per fortuna, niente di più falso. Il dolore, e ancora di più il fastidio, viene definito ormai da anni come "un'esperienza sensoriale ed emotiva" DRAMMATICAMENTE dipendente da fattori psicologici, fra cui la paura del dolore stesso o del movimento.
Dovremmo cominciare a guardare al dolore da un punto di vista differente, cercando prima di tutto di capire che tipo di dolore è quello che sentiamo e se è suscettibile ai nostri movimenti.
Senza paura, non siamo fatti di porcellana.
Molte volte infatti modificando leggermene i parametri di un movimento (posizione, velocità, carico) si può già ridurre il dolore. Altre volte invece possiamo imparare a usare il movimento/esercizio doloroso come una opportunità per alzare la nostra soglia del dolore, attraverso l’esposizione graduale.
Moa Pontén et al. (2019) The pain alarm response - an example of how conscious awareness shapes pain perception
Gardner T et al (2017). Physiotherapist beliefs and attuitudes influence clinical practice in chronic low back pain: a systematic review of quantitative and qualitative studies. J Physiother.
Loeser JD et al (2017). Chronic pain management in medical education: a disastrous omission. Postgraduate Medicine.
Bunzli S et al (2017). Making sense of Low Back Pain and Pain-Related Fear. Jospt.
Darlow B et al (2015). Easy to Harm, Hard to Heal: Patient views about the back. Spine.