Francesca Bettocchi

Cani e spiagge

2018-07-28 11:12:04

È sempre possibile portare i 4zampe sulle nostre spiagge con guinzaglio e museruola, laddove non vi sia una ordinanza che ne vieti l'ingresso. Non esiste una legge che regoli l'accesso alle spiagge e, per questo, le Regioni, i Comuni e/o la Capitaneria di Porto possono regolamentare con apposite ordinanze gli spazi e le aree marittime. Le ordinanze in questione devono essere adeguatamente motivate, firmate dal Sindaco e pubblicate nell'albo pretorio, riportate nei cartelli di divieto, devono contenere eventuali limitazioni di orari e del periodo in cui entrano in vigore. Per le zone riservate ai bagni o spiagge private i gestori possono riservare aree ad hoc oppure vietare l'ingresso. Vi sono, poi, aree pubbliche riservate esclusivamemte per i cani e queste sono regolate da norme quali quelle dei parchi pubblici già spiegate, al solo fine di mantere un corretto comportamento civico. Quanto all'ingresso dei cani in acqua è sempre vietato a meno che non vi sia espressa autorizzazione come accade a Rimini e a Comacchio, ma limitatamente agli orari previsti. Anche la Regione Toscana con l.r. 59/09 ha previsto una regolamentazione puntuale dell'accesso alle spiagge da parte dei ns pelosi. Due regioni, Emilia-Romagna e Toscana, da sempre molto attente ai diritti degli animali.

Francesca Bettocchi

Animali e condominio

2018-07-28 10:05:05

Ormai i ns amici animali rappresentano sempre di più un "prolungamento" dei diritti e degli interessi della persona, infatti, sono intesi animali d'affezione anche conigli e cavalli, ma anche galline e anatre. Ovviamente si è posto il problema della convivenza degli animali nel condominio, per questo il Legislatore con la l.220/2012 ha eliminato ogni divieto di detenere animali domestici nel condominio. Ciononostante vi sono delle regole da rispettare per non incorrere in responsabilità civili e penali. Ogni regolamento condominiale che vieti la detenzione di animali all'interno di un appartamento può essere impugnato e annullato. Tuttavia il proprietario, nel contratto di locazione, può vietare l'ingresso degli animali nell'appartamento e se l'inquilino lo sottoscrive diventa vincolante. Vi sono norme che regolano l'uso delle parti comuni nel condominio e vanno rispettate, infatti, l'animale non deve provocare disturbo alla quiete delle persone altrimenti può essere allontanato. In merito vi sono pronunce giurisprudenziali contrastanti: alcune condannano penalmente i padroni per la contravvenzione di cui all'art 660 cp e relativo risarcimento del danno, altre si sono poste dalla parte degli animali, i quali, previa corretta educazione possono abbaiare. Le parti comuni, poi, non possono essere deturpate o danneggiate, altrimenti si può essere tenuti al risarcimento del danno ed in alcuni casi il regolamento di condominio può vietare l'ingresso a determinate zone agli animali ed anche il numero, per ragioni igienico-sanitarie. È sempre obbligatorio, in tali aree, l'uso del guinzaglio e all'occorrenza della museruola. Pertanto è bene che ogni padrone sia in grado di educare il proprio animale a non creare disagio, nei limiti ovviamente, della natura dell'animale.

Francesca Bettocchi

Cani e giardini pubblici

2018-07-28 08:26:45

Molti Comuni si sono dotati sia di un un regolamento per il verde pubblico e di norme, quindi, che disciplinano il coretto comportamento degli utenti anche dei possessori di animali. Alcuni parchi pubblici sono aperti anche per il passaggio e lo sgambamento dei cani, ma devono essere sempre rispettate le norme di pulizia ed igiene minime. Le regole riportate nello specchietto sono quelle minime da rispettare per non incorrere in sanzioni amministrative. In merito al divieto di accesso a zone verdi comunali sono intervenute molteplici pronunce dei Tribunali Amministrativi Regionali che hanno annullato le ordinanze di limitazione di accesso ai cani intendendendola come una limitazione alla libera circolazione delle persone.

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