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Il bisogno di controllo
Il bisogno di controllo รจ stato per molto tempo il mio tallone di Achille. E ci sono ancora un paio di situazioni che proprio non riesco a mollare...
Il bisogno di controllo è stato per molto tempo il mio tallone di Achille. E ci sono ancora un paio di situazioni che proprio non riesco a mollare...
Pensa che se posso evito di volare e vedere posti straordinari nel mondo, a meno che proprio non possa esimermi, proprio perché quell'accidenti di aereo che vola non lo posso controllare io.
Questa è una di quelle cose su cui ancora sono "work in progress" e che è la parte più difficile della vecchia me da abbandonare.
Anche perché so perfettamente che l'idea di poter controllare ciò che mi succede è una falsa illusione, infatti sono già moooolto migliorata.
Ma qualche volta ci casco ancora.
Scivolare nel vecchio modo di fare è naturale e giustificato. Il mio cervello si è abituato per decenni a funzionare in un certo modo, facendo un certo tipo di connessioni e utilizzando un certo tipo di strategie... poi arrivo io che gli dico che deve stravolgere il vecchio per metterci il nuovo, e lui non è così d'accordo ad accettarlo.
Quindi ogni tanto mi ripropone la vecchia gestione, con l'obiettivo di convincermi a mollare.
A questo punto devo utilizzare una modalità che lui possa comprendere e che non prevede l'abbandono.
Come parlare alla mia mente per essere persuasiva?
📌 Intanto evito di formulare concetti che prevedano la negazione. Se io dicessi che non voglio pensare ad una giraffa a pois rosa, questa sarà la prima cosa che penso. Come se dicessi che non voglio più pensare al Colosseo... Un momento e quella immagine è già lì davanti a me.
Questo perché la mia mente non è capace di processare la negazione, non posso negare qualcosa se prima non l'ho pensata.
📌Poi tenendo conto che la mente riconosce le immagini riprodotte e non le parole (che sono solo etichette con cui chiamiamo le cose) se dico che voglio smettere di fumare, l'immagine riprodotta sarà di me che fumo (fortunatamente mai fumato in vita mia) e la mia mente riconoscerà nel vecchio comportamento la mia intenzione.
Quindi voglio vedere quello che voglio e non quello che non voglio
📌Infine posso giocare sul meccanismo di piacere/dolore. La mia mente va automaticamente verso il piacere e se inizio ad associare un grande piacere al fatto che le cose possano non essere completamente in mio controllo, lasciando così il peso della responsabilità, e associo un grande dolore al fatto di continuare per la vecchia strada, la mia mente è motivata a prendere per buono il cambiamento.
Ecco perché sono ancora work in progress.
Perché ho un mondo da vedere che mi aspetta.