Fiorenza Merati

Founder Starter

Emozioni e Memoria

2019-11-05 16:06:09

Dopo aver accennato la volta scorsa alle associazioni involontarie che si possono creare tra un comportamento, che il vostro cane può esprimere, e un’emozione, oggi vi vorrei parlare invece di come potete creare questa associazione in modo volontario.

E’ quello che accade quando decidete di insegnare qualcosa al vostro cane, e quindi andate a lavorare un po’ anche sulla memoria del cane. Si crea così una sorta di concatenamento tra apprendimento, memoria ed emozione.

I cani, come noi, sono dotati di memoria. E la memoria può essere a breve, a medio e a lungo termine. Il vostro cane usa la memoria a breve termine quando, passeggiando con voi, nota qualcosa di “delizioso” a terra, che voi gli impedite di prendere. Ma sulla strada del ritorno, riesce a fregarvi e lo prende, perché lui si ricordava di averlo notato prima…voi magari non ci stavate più pensando. Usa la memoria a medio termine quando, tornando in un prato che non avete frequentato per qualche giorno, ricorda dove aveva perso la pallina l’ultima volta che siete stati lì. E ancora, usa la memoria a lungo termine quando, dopo anni che non frequentavate la casa al mare, lui, arrivati in zona, riconosce la strada che porta verso la casa e ricorda dove veniva posizionata la sua cuccia dentro casa.

E il fatto che siano dotati di memoria che fa sì che possano apprendere i comportamenti che voi gli insegnate e che possano poi ricordarli e riproporli nel tempo.

Quindi, il primo passo per insegnare un comportamento al cane è quello di far sì che lo immagazzini nella memoria a lungo termine, cioè in quel pacchetto di informazioni che utilizzerà per tutta la vita. Diventerà così un comportamento appreso. Per ottenere questo c’è bisogno di pazienza, di tempo, di ripetizioni e di chiarezza.

Pazienza perché ogni cane ha un suo tempo di apprendimento, come tra le persone ci sono soggetti più veloci nell’apprendere e memorizzare e soggetti più lenti. Quindi, il fatto che proponga un comportamento per una o due volte, non significa che l’abbia appreso. Per impararlo e memorizzarlo davvero avrà bisogno di tempo. Perché ciò accada è necessario far ripetere al cane quell’esercizio, in modo che effettivamente, attraverso le ripetizioni, lo possa memorizzare.

E tutto è più facile per lui, se noi siamo chiari nel modo di porci e nel fargli capire ciò che vogliamo. E’ importante trasmettergli con la massima chiarezza possibile le informazioni di cui ha bisogno. Così che possa prima capire e poi memorizzare nel tempo.

Un altro elemento importantissimo nell’apprendimento è, ovviamente, l’emozione che associo nella fase di apprendimento. Il modo in cui un comportamento viene memorizzato dipende tanto dal tipo di emozione che “associo” a quel comportamento. Più l’emozione è positiva, più il cane memorizzerà volentieri e velocemente.

Per farvi capire, vi propongo un esempio. Mi è capitato l’altro giorno al campo, una signora con un cane meticcio di 2 anni e mezzo. Era un incontro conoscitivo e quindi, per vedere come cane e proprietaria interagivano insieme, ho chiesto alla proprietaria se il cane conosceva qualche comportamento, aspettandomi il classico “seduto”. E così è stato. Le ho chiesto di farmi vedere come lo eseguiva il cane. La signora è partita decisa sovrastando il cane col corpo, andando verso di lui e pronunciando con tono forte, quasi aggressivo “seduto, seduto, seduto!!” Il cane, molto lentamente e con un’espressione perplessa e un po’ intimorita sul muso, ha eseguito.

Mi ha fatto tenerezza quel cane, ma anche la signora che non sapeva ciò che stava facendo.

In questo modo di interagire mancava chiarezza nello spiegare al cane cosa si voleva da lui, mancava pazienza nell’aspettare che il cane capisse, tempo e ripetizioni perché potesse memorizzarlo.

Inoltre, l’atteggiamento un po’ troppo aggressivo della proprietaria, rendeva l’esecuzione di quel comportamento un momento di disagio per il cane, espresso da parte sua con lentezza nel proporre quel comportamento.

Ho provato quindi a chiedere io lo stesso comportamento, ma con calma, lasciando il tempo al cane di capire ciò che gli stavo chiedendo, muovendomi in modo molto rilassato e non minaccioso. Usando un tono di voce tranquillo. Quando il cane ha eseguito, ho avuto una reazione di gioia e l’ho premiato. Tempo due ripetizioni, la sua velocità di esecuzione era già aumentata e l’espressione sul muso completamente diversa. Felice di fare. Lavorando in modo diverso posso creare un’associazione diversa tra il comportamento richiesto e l’emozione che prova il cane nell’eseguire quel comportamento.

Anche in questo caso io sono sempre propensa a perdonare le persone, perché so che lo fanno per mancanza di conoscenza, ma informandosi, tanti errori possono essere evitati e corretti. I cani sono sempre propensi al cambiamento, soprattutto se è per il meglio.

Quindi, per concludere, se volete che i vostri cani esprimano con gioia, allegria e velocità ciò che gli state chiedendo, insegnateglielo ricordandovi di associare emozioni di gioia e serenità.

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