Fiorenza Merati

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CONOSCERE IL PROPRIO CANE NELLE INTERAZIONI CON GLI ALTRI CANI

2020-01-31 10:23:09

Oggi vi vorrei parlare dell’importanza di conoscere il proprio cane nel momento delle interazioni con altri cani ma anche con le persone.

Mi rifaccio a un piccolo e spiacevole incidente che è capitato alla mia cagnolina Apple, proprio questa domenica, per fortuna risolto senza danni o problemi. Apple è stata attaccata da un cane, durante una camminata in montagna, dove tutti ci prendiamo un po’ più di libertà nel lasciarli senza guinzaglio, perché c’è meno gente, minor concentrazione di cani, siamo in ambiente naturale e ci piace concedere loro più libertà. Per quel che riguarda l’incidente di domenica, io ho realizzato dove è stato l’errore di gestione, non so quanto l’abbia fatto il proprietario dell’altro cane. Ma lo sfrutto per cercare di rendere un po’ più consapevoli voi.

In qualche post precedente, vi avevo parlato dell’importanza di osservare i vostri cani, di imparare a conoscere ogni loro singolo movimento, di imparare a memorizzare le loro possibili reazioni in certi contesti, perché sulla base di queste conoscenze potete sapere come intervenire in situazioni in cui magari vi venite a trovare per la prima volta ed evitarvi così la poco simpatica frase di stupore “non l’aveva mai fatto!” Frase che io personalmente mal tollero.

In particolare quello di cui vi parlo oggi è la diversa modalità di reazione del cane nel momento in cui si trova a comunicare da solo con un altro cane, rispetto invece a una risposta in ambito di branco o gruppo.

La reazione del vostro cane sarà diversa a seconda che si senta solo o si senta spalleggiato da qualcun altro, sia esso cane o persona.

Se il cane si sente spalleggiato, potrebbe uscire un po’ il “bullo” che c’è in lui e la sua risposta risulterà ben diversa di quando invece si sente di dover affrontare una situazione da solo.

Questo vale sia quando siete in giro con qualche amico anche lui con il suo cane con cui il vostro ha stretto un legame, sia quando siete voi stessi a cambiare il vostro modo di porvi nei suoi confronti in un certo contesto, in cui, in altre occasioni, vi siete sempre comportati in modo differente.

Qualche esempio per farvi capire. Se siete fuori da soli con il vostro cane e incontrate uno o due cani con cui avete notato che il vostro non va d’accordo, ma anzi, tende a schivarli e a evitare il loro contatto, nel momento in cui gli stessi cani li incontrate quando siete a passeggio in compagnia del vostro cane e di un amico con il suo cane con cui il vostro va d’accordo e che si divertono molto quando sono insieme, lì potreste notare un comportamento diverso da parte del vostro cane. Potreste vederlo prendere più sicurezza e decidere di provare a interagire con quei cani che ha sempre schivato oppure potrebbe farsi finalmente coraggio, perché si sente protetto, e decidere di allontanare quei cani che non gli piacciono e non dover subire come ha sempre fatto.

Lo stesso può accadere nel momento in cui siete voi a fare la differenza. Ad esempio, se incontrate un altro cane con cui sapete che il vostro non va d’accordo, potreste vedere limitati danni e reazioni nel momento in cui assumete un atteggiamento un po’ più “menefreghista”, preoccupandovi un po’ meno di quello che può fare il vostro cane, quasi come se lo lasciaste da solo a interagire con l’altro cane. Quando invece abitualmente la vostra reazione era quella di sgridarlo a priori, richiamarlo, urlargli dietro. Mettendo in atto quest’ultimo comportamento può essere che l’abbiate fatto sentire spalleggiato da voi, e quindi siete stati voi a indurlo a fare un po’ il bulletto con l’altro cane. Togliendo il vostro appoggio, portate il cane a modificare il suo comportamento.

Questi esempi che vi ho riportato sono solo per favi capire come può cambiare l’interazione del vostro cane in funzione del fatto che sia presente o meno un soggetto, persona o cane, che supporta le sue azioni, che lo fa sentire più sicuro e protetto.

A volte succede una cosa analoga anche se in realtà l’altro soggetto non fa granché, ma gioca un ruolo fondamentale la sua presenza, il legame che ha con il vostro cane e il modo in cui si pone di fronte al problema. Vi faccio un altro piccolo esempio. La mia Apple, kelpie femmina abbastanza schiva di natura, tende molto a farsi sentire di più e a prendere coraggio, quando si sente protetta dalla presenza di uno dei cani con cui lei ha passato e passa tanto tempo nel corso delle giornate. E questo atteggiamento lo ha sempre avuto anche di fianco al mio vecchio e saggio golden Flubber, anche quando lui ormai, a causa dell’età e degli acciacchi, ben poco poteva fare a livello materiale e fisico per poterla difendere, supportare o aiutare. Ma a Apple è sempre bastata solo la sua presenza, sapere che alle sue spalle c’era lui, per farla sentire più forte e anche un pochino più sicura di sé.

Vi lascio quindi ancora con il suggerimento di osservare sempre come cambia il vostro cane in situazioni analoghe ma in cui voi cambiate atteggiamento, oppure se c’è o non c’è qualcun altro con voi, oppure ancora se incontrate un solo altro cane o un gruppo di altri cani, e ancora se con voi c’è un cane che piace o non piace al vostro. Le interazioni possono essere davvero molto diverse e, osservando, anche voi vi create un bel data base di informazioni su come si comporta il vostro cane in situazioni diverse e diventa per voi importante avere queste informazioni, per poter imparare anche a gestire situazioni indesiderate e inaspettate che vi si propongono.

Quelli che vi ho riportati sopra sono solo esempi banali e descritti sommariamente. Se avete bisogno di qualche informazione o consiglio più preciso per il vostro cane che non riuscite a capire, non esitate a chiedere. Ogni cane è diverso così come ogni persona che vive con lui!

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