Fiore D'Apollonio

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LA FORTEZZA SVEVO ANGIOINA La Fortezza Svevo-Angioina, detta anche Castello di Lucera, è una storica struttura militare risalente al XIII secolo, edificata in età federiciana e angioina, nonché uno dei simboli della città di Lucera. Posta sulla sommità piana di Colle Albano, domina il Tavoliere delle Puglie. INFO per foto

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L’ AMORE non si implora, L' AMICIZIA non si pretende, L' AFFETTO non si mendica. Dovrebbe essere chiaro a tutti questo concetto, ma spesso non è così. Ci sono cose che non hanno bisogno di troppi ragionamenti, di troppo tempo per essere capite e, di conseguenza, vissute con la naturalezza e l’immediatezza che meritano. Come l’amore anche l’amicizia rientra tra queste, ancor più che in un rapporto di coppia, in un vero rapporto di amicizia non dovrebbe esistere il rincorrere, il farsi desiderare, il concedersi con il contagocce. Quando, in un rapporto di amicizia, le attenzioni, la telefonata, l’invio di un messaggio sono sempre a carico di una delle due persone, significa che qualcosa si é inceppato, che qualcosa si é rotto, minato alla base. L’affetto non deve mai essere elemosinato, la parola di conforto non deve essere negata e la presenza, soprattutto nei momenti critici, qualcosa che distingue un rapporto autentico da uno fondato solo all’interesse. Uno studio ha evidenziato i punti salienti di un vero rapporto di amicizia. Il primo è definito come il bene irrazionale. Un sentimento capace di resistere al tempo, alla lontananza, anche ai litigi e agli screzi tra due persone. È presente e non si riesce a spiegare con tanti ragionamenti. C’è, è così. L’altro elemento cardine è la connessione. Una forma di empatia particolare che porta subito, con immediatezza a capire lo stato d’animo altrui. Sia nei momenti felici che in quelli tristi, una capacità di condividere spontaneamente tutto. La condivisione è il terzo elemento fondamentale. Sentire e capire le emozioni, stati d’animo è importante, saperli e volerli condividere è ciò che segna la differenza, che rende un rapporto veramente unico e indissolubile. Se non vi è questo trasporto, questa gratuità di comportamento, è difficile inquadrare il rapporto come una vera amicizia. Perché, come per tante situazioni che viviamo, c’è un giudice infallibile, rigoroso, ma giusto e si chiama tempo. È un giudice che non regala nulla, al contrario, ma é capace di misurare la vera intensità di un rapporto di amicizia. È quello spazio che non concede finte, inganni, che non permette che un sentimento così importante si supponga esista, o é concreto, vissuto, oppure non é tale. ”L’amicizia è sempre una scelta. Non dovresti dover lavorare sull’amicizia. Se devi lavorarci, allora non è davvero amicizia è solo qualcuno che frequenti ogni tanto. Gli amici semplicemente ti accettano.” (LARRY WINGET) Ottima frase per sintetizzare il valore ed il senso di una vera amicizia. Cosa ne dite? Siete d’accordo? Scriveteci le vostre esperienze ! Seguitemi su Cam.Tv https://ctv.im/D6EB0

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Crisi della Salute: La metà più povera del mondo muore denutrita per mancanza reale di cibo e di acqua, mentre la metà più ricca (innaffiando il pratino all’inglese con acqua potabile mentre carbonizza bistecche sul barbecue), muore sovralimentata da un eccesso di junk food e sedentarietà (oltre che per carenza di micronutrienti e per l’esposizione crescente a diversi tipi di inquinamento ambientale). E’ vero che se in molti paesi Africani l’aspettativa di vita non supera i 45 anni, in Europa e in USA siamo arrivati intorno agli 80 anni, ma questa statistica non ci dice come noi Occidentali “evoluti” trascorriamo gli ultimi 10-15 anni della nostra vita! Obesità, Ipertensione, Diabete, Cancro, Alzheimer, Patologie cardiovascolari e degenerative conosciute come “Malattie del Benessere” sono in continuo aumento, nonostante tutti gli ‘sforzi’ della scienza medica. Se un corpo perfetto mangia immondizia (cibi scadenti, inquinanti, additivi), respira immondizia (smog, fumo, nanoparticelle), beve immondizia (acque pesanti, avvelenate e inquinate), vive in case che trasudano immondizia (per l’inquinamento elettromagnetico, o per colpa di tossiche strutture in cemento), si cura con l’immondizia (cioè con la chimica sintetica di cui si abusa solo per contenere i sintomi, senza andare a modificare le cause), nutre il suo cuore con immondizia emotiva (vd. stress lavorativo, ambienti infelici, junk TV e situazioni depotenzianti)… E’ chiaro che si possono anche spegnere 80 o 90 candeline, ma non c’è da meravigliarsi se quando ci si arriva si è da tempo su una sedia a rotelle. E non ti stupirà scoprire a questo punto che anche la salute sta diventando un grosso problema economico per i sistemi sanitari di mezzo mondo. Stiamo economicamente e fisicamente andando a rotoli, dunque. Ma queste non sono le uniche situazioni tragiche che ci stanno sfuggendo di mano. Se a fronte di questi dati allarmanti potessimo sostenere di essere rilassati e di goderci la vita, allora ci sarebbe almeno un motivo per continuare ad auto-distruggerci. Anche se si tratterebbe di una visione del mondo quantomeno discutibile, decisamente masochistica e autolesionista. Ma, ahinoi, non è neanche così. Abbiamo molti più soldi da spendere e occasioni da vivere di quanto avessero i nostri genitori, ma abbiamo anche sempre meno tempo libero, con l’onnipresente stress che la fa da padrone a casa, sul lavoro, persino in ferie! L’immagine della “Ruota del topo”, coniata da Robert T. Kiyosaki per descrivere l’attuale stile di vita occidentale, in cui più guadagni e più spendi, trascorrendo una vita a correre per accumulare debiti relativi a beni e servizi che non sei neanche più tanto capace di goderti (quanti tornano dalle ferie più stanchi di prima?), è agghiacciante. Ma purtroppo è anche estremamente puntuale e realistica. Seguimi su Cam.Tv https://ctv.im/D6EB0

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