Filippo Scicchitano

La Setta degli Assassini ombre mortali

2019-09-10 09:01:59

Sangue, fanatismo e droga per guadagnarsi il Paradiso, La setta degli Assassini è ultimamente tornata a "farsi sentire" grazie al video gioco e il film Assassin’s Creed, la loro vera Storia però supera le fantasie anche dei più esperti sceneggiatori di Hollywood e brillanti ideatori di video games.

La setta degli Assassini ombre mortali

Il Fondatore di quest’oscuro gruppo è l’iraniano Hasan as-Sabbah, uomo di grande cultura e scienza, nato a Quom il 1048, ma cresciuto e formatosi a Roiy, la moderna capitale dell’Iran, Teheran, morto nel 1124.

Dimmi il tuo nome e ti dirò chi sei:

I Nizzariti, chiamati anche Ismailiti rappresentano la frangia estrema islamica sciita, più semplicemente noti come ASSASSINI.

L’origine del loro nome hashshain deriva dalla parola “hashish” una droga che Hasan utilizza  per “facilitare” la via del paradiso per i suoi adepti.

Gli assassini sono dei "fedayn", guerrieri sacri, un esercito ombra di sicari fanatici, disciplinati, devoti, la cui cieca obbedienza è assoluta.

Lame affilate come rasoi:

L’ arma principale è lo jambiya: una daga ricurva di origine persiana,  con questo strumento letale eliminano indistintamente i nemici della fede sciita, senza distinzione di ramo sociale, etnia, sesso e religione, nessuno è al sicuro.


IL PRIMO OMICIDIO registrato riguarda l’assassinio nel 1092 del gran visir sunnita Nizam al Mulk, pilastro politico e religioso Selgiuchide, la sua morte segna una serie di lotte intestine che logorano il grande Impero turco.

Anche i crociati non possono sentirsi al sicuro dai coltelli affilati dei seguaci di Hasan: la morte del cesare Corrado di Monferrato nel 1192, ucciso dalla setta perché considerato uno scomodo intermediatore per la conquista crociata di Acri.

Il covo degli Assassini

Nel 1090, viene occupato il castello di Alamut situato sulla catena montuosa iraniana dell’ Elburz, territorio del dominio Selgiuchide ricco di scoscesi dirupi e roccaforti montane.

Il possesso della rocca non costa spargimenti di sangue, si tratta di una brillante operazione strategica, basata su spionaggio e proselitismo: per prima cosa, il Gran maestro sciita inviò un gruppo dei suoi migliori da’ì missionari-predicatori, per convertire la popolazione e i soldati della la guarnigione;  lo stesso Hasan, camuffato si addentrò nel castello, scacciando di persona il comandante dalla roccaforte, perché rifiuta di convertirsi. 

La fortezza sarà l'epicentro della Setta per quasi un secolo.

Epilogo: (...forse...)

Dopo circa 78 anni di assassini, la venuta dei Mongoli sembra segnare la fine degli adepti di Hasan, che dal 1273 iniziano una diaspora in Asia centrale, ma la Setta degli Assassini ombre mortali, esiste ancora oggi, con nomi differenti, sempre celati nell’ombra…