Filippo Scicchitano

Astrazioni in cerca di corposità, "il deserto dei Tartari", il genio Dino Buzanti

2019-10-04 07:58:19

“Il deserto dei Tartari” capolavoro della letteratura universale, Franco Battiato è l'autore di un brano, “la fortezza Bastiani”, tributo in musica alla genialità di Dino Buzzati, anche il regista Valerio Zurlini ispirandosi al libro ha girato il film omonimo. Le Arti omaggiano Dino Buzzati.

Un pizzico di fantasia: 

Epoca immaginaria, luogo inventato, personaggi mai esistiti, un Regno della fantasia, un limes per una terra che non è reale... E la simbolica fortezza Bastiani dove "l'attesa del nemico” consuma i suoi difensori, con ossessioni arcaiche.

Dino Buzzati con il Deserto dei Tartari rende concreto per il lettore tutto questo "universo vaporoso".

Chi si ferma è perduto: 

I grandi interrogativi esistenziali del protagonista Giovanni Drogo, si tramutano in elaborati pensieri catatonici, che trascinano nel Tartaro l'uomo ossessionato per motivi talmente confusi e immensi che sfuggono dalla sua comprensione, un caos nevrotico depista ogni tentativo di giungere a una risposta.

Cercatori di tracce:

L 'autore entra nei meandri dei momenti apatici, istanti che sembrano eterni, nell'attesa che ci sia un cambiamento, ma esso tarda nell'arrivare e questo fa sorgere dubbi, ansie frustrazioni...

Intanto la vita scorre, nuovi interrogativi si mescolano con quelli più antichi, il quesito più profondo riaffiora, il momento chiave della vita che tutti attendono diverso ma uguale per ogni essere umano, la più astratta delle idee in un baleno diventa la quinta essenza del pragmatismo: il senso della vita, ecco il vero sogno pragmatico, la consapevolezza di esistere.

La vita è bella, ma va vissuta, non bisogna mai sprecarla:

Il romanzo accompagna il lettore verso una delle più ardue tappe della vita: esistere senza farsi consumare, scegliere cosa fare prima che il “fato” decida inesorabilmente per conto suo.

Lo splendido ammonimento di Buzzanti si potrebbe tradurre come: un buon consiglio sul non farsi annebbiare la mente dalla monotonia, ma vivere intensamente ogni istante dell'esistenza.