Filippo Bergamino

7 buoni motivi per non mentire e come ti aiuta nell’avere successo

2020-05-12 07:09:21

Come un libretto di meno di 100 pagine può cambiare il tuo modo di vedere le cose

Ho appena finito di leggere un interessante libretto di Sam Harris, dal titolo “Lying”. L’autore sfida le abitudini della nostra società e del nostro convivere con altre persone anteponendo la verità a quello che chiamiamo “tatto” ma a volte anche “furbizia”.

Proviamo a riflettere: spesso - ormai lo diamo per scontato, quasi non ce ne accorgiamo - diciamo bugie (più o meno piccole) per prendere scorciatoie, per evitare situazioni sgradevoli, per non urtare la sensibilità altrui, per sfruttare un vantaggio su altri, per sembrare come non siamo… ma a quale costo? Ci hai mai pensato?


Nel business cerchiamo di sfruttare quella che si chiama “asimmetria informativa” (dispongo di più informazioni rispetto all’interlocutore – che sia un cliente o un fornitore o un collaboratore – e lo sfrutto a mio vantaggio a scapito dell’altro).


Se però scaviamo un po' di più ci accorgiamo che non stiamo facendo altro che barattare il vantaggio di breve periodo a scapito dei vantaggi di lungo periodo: vinciamo una o più battaglie ma col rischio di perdere la guerra. Infatti possiamo ottenere vantaggi immediati (per es. facendo credere al collaboratore che non ci sono soldi per un aumento) ma rischiamo di compromettere i risultati di lungo periodo (per es. perdendo il collaboratore della cui importanza strategica ci accorgiamo solo dopo). Non sarebbe più produttivo affrontare con schiettezza la questione? (nel nostro caso: “in questo momento non mi sento di concederti un aumento, se però raggiungerai gli obiettivi di fine anno e mi dimostrerai il tuo valore, ci sarà lo spazio per concederti un aumento”)

Qual è il prezzo delle piccole o grandi bugie? E’ una cosa di cui tutti abbiamo bisogno come il pane (per vendere, per comunicare, per fare partnership, per le nostre relazioni personali e famigliari, per trattare con i collaboratori, ecc…): la FIDUCIA.


E’ più importante avere relazioni durature con le persone con cui lavoriamo oppure cercare di ottenere vantaggi ogni volta che ne ho la possibilità?

  • se per esempio in situazioni di crisi come quella causata dal COVID-19 chiedo al fornitore di pagare a 60 giorni invece di pagare come al solito a 30, ma poi in passato non ho mai rispettato neanche le scadenze a 30 giorni… quale sarà la sua risposta?
  • se garantisco al cliente la garanzia di un anno ma poi non la rispetto, continuerà a comprare da me?
  • come ti sentiresti a portare avanti una negoziazione con una persona che in faccia ti dice una cosa ma poi ne fa un'altra?

La lettura di questo libro mi ha dato modo di analizzare il mio modo di approcciare le cose, la tendenza a prendere scorciatoie o a voler evitare discussioni fastidiose o anche solo a risolvere questioni un po' spinose con mia figlia di 6 anni. E mi sono sorpreso del numero di volte a cui ricorro a “piccole, innocenti bugie”… quelle che l’autore chiama “white lies”.

Sento spesso – e condivido – che in qualsiasi business dobbiamo comunicare bene per creare e coltivare la relazione con il proprio pubblico, non si sottolinea però abbastanza (o si dà per scontato) il valore della verità e trasparenza.


Ecco allora che ho estrapolato dalla lettura del libro 7 buoni motivi per non “mentire”

  1. Motivo 1: l’onestà è un regalo che facciamo agli altri, i quali tenderanno a ripagarci con la stessa moneta; possiamo vedere il nostro essere schietti come una semina, non sappiamo dove e quando attecchirà ma sappiamo per certo che raccoglieremo buoni frutti.
  2. Motivo 2: la sincerità è un regalo che facciamo anche a noi stessi, le bugie richiedono molte più energie… ci sarà sempre un momento in cui – specie nelle relazioni a lungo termine – dovremo ricordarci che versione avevamo dato di una certa cosa o ci troveremo in casi in cui la realtà “sbatte” contro la nostra versione (e magari dovremo inventare nuove “innocenti” bugie per coprire la toppa sul buco che si è aperto, rischiando di costruire castelli che potrebbero anche sfuggirci di mano).
  3. Motivo 3: evitiamo situazioni imbarazzanti; a volte capita, specie quando abbiamo nei paraggi i nostri figli piccoli, che diciamo a voce alta quello che pensiamo realmente (Es. “che rottura dover invitare a cena i vicini!”) e poi quando siamo con gli altri forniamo una versione più “edulcorata” o diversa salvo essere immediatamente smentiti con molto candore dai nostri figli (“che piacere vedervi…”…“ma papà avevi detto che sono dei rompic…!”).
  4. Motivo 4: evitiamo di perdere la fiducia altrui perché non ci rendiamo conto che le persone tenderanno, senza quasi accorgersene, a non fidarsi istintivamente di noi se ci colgono in flagrante a mentire con nonchalance su piccole cose (è il caso di quando siete con un amica e nel rispondere al telefono inventate una balla per non andare a fare shopping con un'altra).
  5. Motivo 5: dire la verità invece ci spinge ad avere relazioni migliori, più aperte e soddisfacenti, più arricchenti sotto tutti i punti di vista sia per noi che per gli altri.
  6. Motivo 6: cercare sempre di dire la verità permette agli altri di non nascondersi a loro volta dietro piccole bugie con cui hanno convissuto magari per anni (quando un amica ti chiede: “secondo te sono ingrassata?”).
  7. Motivo 7: se ti abitui a dire la verità troverai più difficile mentire a te stesso (spesso pensiamo che sia meglio dire innocenti bugie agli altri perché non siamo sicuri del nostro valore e preferiamo non sapere cosa gli altri pensano VERAMENTE di noi).

Nel libro sono descritti esempi illuminanti e a volte anche estremi (per esempio quello dei nazisti che bussano alla porta per cercare un bambino che stiamo nascondendo in casa nostra) in cui sembra che le bugie siano l’unica via per trarsi di impaccio ma se uno si abitua a dire la verità si trova sempre una via migliore per risolvere ogni situazione.

In conclusione siamo circondati da bugie nella nostra società (dai media, dai governi, dalle multinazionali, dalla pubblicità…) questo ci porta ad essere naturalmente diffidenti verso qualunque cosa o anche solo verso gli estranei. Ma se cominciassimo nel nostro piccolo ad essere più sinceri, non sarebbe quel fiocco di neve che rotolando a valle comincia la valanga del cambiamento? “Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo” Mahatma Gandhi

Per approfondire il tema, ecco il link del libro: https://amzn.to/2WjPiss


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