❤️ Federico D'Ambrosio

Founder Senior

COME EVITARE UNA PANDEMIA.. (Osho circa 40 anni fa) Stai facendo la domanda sbagliata Rispose Osho. La domanda giusta è: “Come evitare la paura di morire, causata dall’epidemia?” Perché è molto facile evitare il virus, invece è molto difficile evitare la paura presente dentro di te, e nel mondo. Le persone moriranno di più a causa di questa paura, che a causa dell’epidemia. Non c’è virus in questo mondo, che sia più pericoloso della paura. Capisci questa paura, altrimenti diventerai un corpo morto prima che il tuo corpo muoia. Non ha niente a che vedere con il virus. L’atmosfera spaventosa che provate in questi momenti è una follia collettiva. Molte persone o ricevono aiuto, o muoiono. Già è successo mille volte, e continuerà ad accadere. E continuerà, a meno che non capiate la psicologia della folla e della paura. Normalmente tieni a bada la tua paura, ma nel momento della follia collettiva, la tua consapevolezza può essere persa completamente. Non saprai nemmeno quando avrai perso il controllo sulla tua paura. Poi la paura può farti fare qualsiasi cosa!!! In una situazione del genere puoi anche toglierti la vita, o togliere la vita agli altri. Succederà così tanto nei prossimi tempi: molte persone si suicideranno, e molte persone ne uccideranno altre. State attenti. Non guardate notizie che inducono paura. Smettetela di parlare dell’epidemia – ripetere la stessa cosa ancora e ancora è come un auto-ipnosi. La paura è una specie di auto-ipnosi. Questa idea causerà cambiamenti chimici nel corpo. Ripetendo la stessa idea ancora e ancora, questo cambiamento chimico a volte può essere così velenoso, che può anche ucciderti. Durante un epidemia, l’energia di tutto il mondo diventa irrazionale. La meditazione allora diventa un’aura protettiva intorno al cercatore, che non permette di far entrare al suo interno l’energia negativa. Osho

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Founder Senior

NON BISOGNA FARE PACE. Non bisogna nulla. È una convinzione Radicata nel profondo ... generazione dopo generazione. È falso pacifismo, e buonismo creato dalla mente. Sappi invece ... che tutto ciò che accade arriva per insegnare. Liti, discussioni, diversità di opinione. Conflitti. Sono specchi. O stimoli. Per sviluppare o convalidare una parte di te su cui stai lavorando. Spesso è una spinta al cambiamento. Al capovolgere prospettive. Al far crollare metodi, abitudini, maschere. A volte, invece, è un modo per dirti: “continua così, se credi in qualcosa proteggilo, difendilo. Se questa è la tua strada impara ad accettare i nemici. Non farti influenzare. E passa oltre. “ Queste sono PROVE. E arrivano per rafforzare il tuo Essere. È un allenamento per la centratura. SII TE STESSO IN OGNI SITUAZIONE. Questo è il Messaggio. Così l’anima è coerente. Impara a non turbarsi. Impara a gestire le emozioni. Impara la pace perché accetta che esista anche lo scontro. Ma non si fa travolgere. È questo l’equilibrio. Il radicamento. Nessuna tempesta ha il potere di sradicare le tue radici, se tu non vuoi. Se tu non lo permetti. Questa è una scuola. E siamo chiamati a crescere. Allora mettiti sempre in discussione. Fai esperienza. Impara. Ma non perdere di vista ciò che SENTI. È la voce dell’anima. È l’unico modo che ha per parlarti. Ascolta l’INTUITO. E seguilo. Ti dirà dove fermarti e dove non farlo. In questo nessuno può aiutarti. Solo tu conosci la TUA VERITÀ. Non temere le reazioni esterne. Il giudizio degli altri non ti appartiene. Sii in pace con TE. Ecco la Nuova Dimensione. Ascoltati. E crea nella coerenza di ciò che sei. Scegli la qualità. Per te. Circondati di chi ti fa bene. E gli altri lasciali andare. Impara a dire SÌ. E impara a dire NO. Essere in pace non è andare d’accordo con tutti. NON È POSSIBILE. Comprendi. Perdona. E poi riprendi la strada che hai scelto. Non sempre devi agire. E non sempre devi reagire. Non esistono regole. Non sempre ci può essere dialogo. Esiste diversità di frequenza. Energie non compatibili. Mente e cuore. Questo non te l’hanno spiegato ... E sappi ... che la collaborazione avverrà tra anime affini. Quindi se non ti senti nel posto giusto ... Se ti trovi con persone in contrasto con la tua energia ... scegli piuttosto il silenzio. Vedrai che si allontaneranno. Nella spontaneità. Con armonia. Nel giusto modo per ognuno. Spesso le situazioni si risolvono da sé ... se ti ascolti e rimani nella tua consapevolezza. La CREAZIONE dirige tutto per il massimo bene di ognuno. Ascolta il CUORE. Le anime affini si riconoscono senza bisogno di parlare. Affidati a TE. Alle tue sensazioni. Questo è il TUO CAMMINO. Sei qui per questo. Sarah Castellino 💙

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IL VERO AMORE Narra un’antica leggenda che, un mattino, una giovane coppia di indigeni Sioux si recò a visitare lo sciamano del villaggio. La coppia viveva vicino a Pahá Sápa, la zona oggi chiamata “Colline nere”, monti considerati sacri dal popolo Sioux. Il ragazzo era un coraggioso guerriero il cui cuore era abitato da onore e nobiltà d’animo. Anche in Nuvola Alta, la ragazza dagli occhi a mandorla e dalla folta chioma, emergevano la decisione e, soprattutto, l’amore profondo per il suo futuro sposo. Il motivo per cui erano andati a fare visita allo sciamano era per loro molto importante: avevano paura che il loro fidanzamento, che quell’amore così devoto e solido che ora si dichiaravano, si sarebbe in qualche modo spezzato. Avevano persino timore di morire e di non riuscire ad incontrarsi nell’aldilà. Volevano che l’anziano stregone desse loro un rimedio, un sortilegio o un trucco che rendesse il loro amore eterno. Il vecchio sciamano fissò entrambi per qualche istante con il suo sguardo acuto e il suo volto scalfito dagli anni. Fumò la pipa, aggrottò la fronte, si schiarì la voce e poi prese la mano della ragazza: «Se desideri conservare al tuo fianco il tuo amato, dovrai intraprendere un viaggio. Non sarà facile, ti avverto. Dovrai salire su quella collina che vedi laggiù e prendere con le sole mani un falco, il più forte, il più maestoso. Dopodiché, dovrai portarlo qui vivo il terzo giorno dopo la Luna piena.» Successivamente, lo sciamano si rivolse al giovane guerriero: «In quanto a te, devi sapere che il tuo compito sarà altrettanto difficile e impegnativo. Devi scalare la montagna più alta del nostro villaggio e prendere un’aquila. La più bella, la più vigorosa, la più selvaggia. Dovrai poi portarmela qui lo stesso giorno in cui si presenterà col falco la tua amata». La giovane ragazza Sioux e il suo amato compierono la sfida posta dallo sciamano. Lei portava il falco in una sacca di pelle. Il giovane aveva con sé l’aquila, quella più bella e più forte. Quando giunsero dal vecchio stregone, chiesero entrambi quale sarebbe stato il passo successivo. «Forse sacrificare i rapaci e fare il bagno nel loro sangue?» – chiesero. «Ora dovete fare quello che vi dico: prendete i rapaci e legateli per le zampe con una corda di cuoio, in modo che uno sia vincolato all’altro e viceversa. Poi lasciateli, affinché volino liberi.» Quando svolsero questo compito, davanti al risultato rimasero attoniti, senza parole. Nel momento in cui i due uccelli cercarono di spiccare il volo, non fecero che cadere di continuo. Frustrati e pieni d’ira, presero a colpirsi vicendevolmente con i loro becchi duri e forti. Il vecchio sciamano si avvicinò agli uccelli e li slegò. «Ecco il sortilegio di oggi: imparate da quello che avete appena visto. Se vi incatenate l’uno all’altro, anche se si tratta d’amore, non farete altro che ferirvi, lacerarvi e rendervi infelici. Se volete che il vostro amore duri, volate assieme, volate alto, ma mai legati. Perché il vero amore unisce, ma non vincola.» - dal web MonolituM

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