Fede Novantuno
Superata la mezzanotte non siamo più in fascia protetta e quindi vi chiedo 😉 Qual è la vostra ora del giorno preferita? 😜
Fede Novantuno
Tratto dal mio romanzo Il ritorno degli Dei - Il manufatto Potevano immaginarlo, potevano provare ad ipotizzare. Sapevano che quella zona già nel 2500 a.c. era abitata e perciò tutti e tre conclusero che non potesse avere più di 5000 anni. Solo ipotesi però, non avendo nulla di concreto. Gabriele continuava a fissare alternatamente il manufatto e la struttura senza riuscire a venirne a capo. "Ma ci deve pur essere un modo" si disse, frustrato ed impotente. Con la mano sinistra iniziò a tastare le incisioni della struttura e nella mano destra tastava quelle del manufatto. Ad un tratto tutto cambiò. Scese il buio. Le nuvole passavano sopra di lui ad una velocità mai vista. Si sentiva come se non avesse più sensi. Ne udito, ne tatto, ne gusto, solo vista, olfatto e la sua percezione rimasero vispe. Era tutto molto strano, si vide mentre era dinanzi la struttura, ma aveva un aspetto diverso, come se fosse stata appena ultimata. Ora era diventato spettatore di se stesso. Non capiva più nulla. Tutto confuso. Un attimo prima c'erano Martinez e il suo amico Direttore, ora si ritrovava a guardarsi senza riconoscersi. Era vestito diversamente, con il fiatone, sporco di polvere e sudore. Aveva dei vestiti che ricordavano i personaggi sui bassorilievi delle tavolette d'argilla. "Pazzesco" pensò. Si vide usare il manufatto che aveva ritrovato intento a fare un disegno all'interno il rettangolo formato dalle iscrizioni senza lasciarne traccia. Prima un cerchio e poi due ali a formare un'unica figura. Dopo qualche secondo iniziò ad illuminarsi dove aveva passato il manufatto facendo illuminare anche le iscrizioni. Subito dopo comparì una porta. Gabriele era incredulo, meravigliato e scioccato. Se vi è piaciuto mettete like amci :D
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