Chi è Menini Fabrizio?

Siamo nel 1963 e mentre a Washington Martin Luther King pronunciava il suo famoso discorso «I have a dream» («Io ho un sogno»), io venivo al mondo a Pontremoli, in Toscana, in una classica famiglia italiana degli anni ‘’60 con il padre operaio, la mamma casalinga e 2 figli da tirare su.

Cosa volevo fare da grande?

Mi sono diplomato geometra e proseguito gli studi presso la Facoltà di Architettura di Firenze.
L’intento era  quello di essere un lavoratore autonomo, un imprenditore e soprattutto di essere libero, libero di gestire il mio tempo, i miei orari e la mia vita.
Avevo ben chiari quelli che dovevano essere i miei obiettivi:

LIBERTA’ poter gestire il mio tempo e la mia vita
FAMIGLIA farmi una famiglia in amore ed armonia
SPERANZA studiare con ottimi voti, ed aprire un mio studio di architettura
RICOMPENSA grazie al mio lavoro ottenere fama e gratificazioni economiche

L’inizio del percorso

La consapevolezza che i costi degli studi e del vivere a Firenze incidono parecchio sulla situazione finanziaria dei miei genitori, i naturali conflitti generazionali con i genitori, la voglia di farmi una famiglia, mi convincono ad accettare un lavoro da dipendente in banca.

Siamo dunque nel 1987 e mentre Gorbaciov propone la Glasnost ed avvia l’Unione Sovietica su un percorso di democratizzazione, io vengo assunto come tecnico in banca, iniziando così a vendere il mio tempo e la mia libertà per denaro e, forte di uno stipendio fisso, dopo 3 mesi mi sposo.
C’è voluto veramente poco a capire perché si chiama lavoro DIPENDENTE; perché sono gli altri a decidere per te, ed io venni immediatamente adibito a tutt’altra mansione, operavo al pubblico a 60 km da casa. 
Il lavoro molto impegnativo e gli orari, cui si sommava il tempo dei viaggi giornalieri, hanno reso molto difficoltoso anche proseguire nello studio, per cui dopo un anno di sacrifici, mi sono arreso, rinunciando anche al secondo dei miei sogni.
Non avevo il lavoro che sognavo, ed anche il percorso che avevo progettato per la mia realizzazione professionale si era interrotto.

L’affitto da pagare, le bollette, per andare al lavoro mi serviva un’auto e quindi un prestito, prendiamoci una casetta nostra, un mutuo, rate, rate, rate!
Senza neppure rendermene conto sono finito nella nefasta corsa del topo!

Non solo scambiavo il mio tempo per denaro e non ero padrone della mia vita, ma stavo vendendo anche il mio futuro a rate.

Sul lavoro le cose andavano bene ed ero stato nominato direttore in una agenzia ma io continuavo a sognare una vita diversa, col giusto equilibrio vita lavoro, dove io ero padrone del mio tempo, ma non avevo gli strumenti per realizzarla e cercavo l’idea geniale, che avrebbe rivoluzionato tutto.

Alcuni tentativi nell’imprenditoria tradizionale avevano prodotto scarsi risultati, mi mancavano sia i capitali che la formazione per iniziare un’attività imprenditoriale, i rischi erano veramente elevati e cominciavo a credere di non esserne in grado.

Quando l’allievo è pronto il maestro appare

Siamo nel 2006, quando un incontro apparentemente casuale avrebbe cambiato la mia vita. In un ristorante in pausa pranzo conosco un imprenditore di Parma che mi parla di un progetto imprenditoriale innovativo, senza investimenti e rischi, dove non serviva un’esperienza pregressa in quanto totalmente supportato da un sistema di formazione e che anch’io potevo avere successo, costruirmi una mia impresa e soprattutto riprendere quel cammino interrotto tanti anni prima.

Era la risposta ai miei dubbi, quello che mi avrebbe permesso di riprendere in mano i miei sogni. Avevo già sentito parlare del network marketing in precedenza, ma l’assenza di un sistema di formazione non mi aveva permesso di superare i limiti che la mentalità da dipendente mi aveva ormai radicato, avevo un sacco di dubbi e pensavo di non essere in grado. Poi mi sono chiesto, ma in fondo cosa ho da perdere?

Ho iniziato a seguire assiduamente il sistema di formazione, ottenendo importanti benefici in termini di crescita e di gratificazione, appassionandomi ai temi della formazione e dello sviluppo personale, e soprattutto avendo come maestri e guide persone che facevano tutti i giorni quello che mi insegnavano.
Ho iniziato a lavorare con il mio mentore che mi parlava di come uscire dalla corsa del topo, di libertà, di giusto equilibrio tra vita e lavoro, di benessere economico, che mi spiegava come anch’io potessi e meritassi di raggiungere i miei sogni, di come potessi aiutare tante persone.

Era quello che cercavo, la strada per la realizzazione dei miei sogni.
Oggi finalmente sento di aver finalmente trovato la mia strada.

Insieme alla mia compagna stiamo portando avanti il nostro progetto, crescendo, aiutandoci e divertendoci.

Abbiamo seguito un importante cammino di formazione e crescita personale e professionale, sono estremamente grato alle persone che ci affiancano in questo cammino, ed ora è il momento di rendere ad altri quello che è stato donato a me