Forza e salute non sono sinonimi. Puoi aver coltivato una grande forza nei tuoi arti o muscoli con l'uso degli attrezzi, in modo meccanico, e, tuttavia non godere di buona salute.
Un grande esempio sono gli sportivi che muoiono improvvisamente o hanno dei problemi di salute che impedisce loro di dare il massimo: il tennista serbo Djokovic, numero 1 del tennis oggi, non è riuscito a raggiungere i propri obbiettivi, finchè non ha scoperto e curato la sua celiachia, cambiando completamente abitudini alimentari.
La salute di polmoni, intestino, stomaco, è molto più importante di una forza eccessiva nelle braccia, gambe, schiena.
"Il 90% di tutte le malattie (a parte le infezioni acute, malattie contagiose, traumatiche) sono direttamente collegate con la dieta", diceva Sir William Osler, padre della medicina moderna.
Per funzionare in modo armonioso ed essere efficiente, il corpo deve avere la giusta quantità di tutti gli elementi richiesti: macronutrienti (grassi, proteine, carboidrati, fibre, acqua) e micronutrienti (vitamine e minerali).
I primi hanno funzione energetica e plastica e sono:
Le proteine, composte in gran parte da amminoacidi, vengono impiegate in diversi modi:
I carboidrati sono uno dei combustibili del corpo e, al contempo, indispensabili per il corretto funzionamento di organi e cervello.
Si distinguono in:
Per ultimo ma non come importanza, ci sono i grassi che sono la maggiore riserva di energia immagazzinata nel nostro corpo, ed il combustibile ideale per il nostro cervello e le connessioni neuronali:
Le vitamine e i sali minerali sono invece “micronutrienti” e hanno funzioni per lo più regolatrici e protettive.
Tra i minerali più importanti abbiamo il ferro, essenziale per la formazione dell’emoglobina, il calcio per i muscoli e le ossa, lo iodio per la tiroide e il fosforo per l’ apparato scheletrico e il sistema nervoso.
Ogni componente ha perciò un ruolo specifico e fondamentale per la nostra salute.
Una carenza o un eccesso di principi nutritivi può indebolire il nostro corpo ed esporlo maggiormente a diverse malattie (ad es. diabete, obesità, malattie cardiovascolari, cancro).
Per capire quali sono le dosi giuste di macronutrienti da assumere quotidianamente, dobbiamo solo osservare come si comporta il nostro corpo nel digiuno: cosa va a scomporre per assicurare le funzioni vitali e in quale quantità.
Da questo, capiamo che è il nostro corpo a poter scegliere il carburante, non la nostra mente con le sue idee, attacamenti, avversioni.
Nello stupendo libro di nutrizione "Perfect health diet" dei due scienziati Paul e Shou-Jaminet puoi approfondire questo argomento.
Il riprodurre queste quantità nell'alimentazione quotidiana ci consente di far funzionare il corpo al meglio per 2 ragioni:
In seguito a vari calcoli e al fatto che anche i grassi e le proteine contengono glucosio, una persona sana di 70 kg scompone i macronutrienti nel digiuno cosi, per cui la nostra composizione interna è questa:
64,4% grassi, 22,5% proteine, 13,1% carboidrati.
Queste sono percentuali tipiche di una dieta chetogenica estrema, non adatta ad essere sostenuta nel lungo termine.
Infatti, la chetogenica estrema deve poi essere interrotta periodicamente per fare un carico di carboidrati.
Mantenendo invece le proporzioni indicate qui sotto, più equilibrate, tipiche della chetogenica nutrizionale, si consente al corpo di mantenersi in salute senza doversi poi abbuffare.
Le percentuali ottimali sono:
50% grassi,
15% proteine,
35% carboidrati provenienti da:
Questa è una dieta chetogenica media, chiamata nutrizionale perche apporta la giusta quantità di nutrienti ( la stessa di cui il nostro corpo è fatto, come abbiamo visto prima).
In più ha il vantaggio di sfiammare il corpo, riequilibrare i sistemi e depurare il corpo quando per almeno 1 mese riduciamo i carboidrati al 30% prediligendo quelli da verdura e frutta a basso fruttosio, aumentiamo le proteine al 20% e manteniamo i grassi al 50% (45 % saturi e 5% polinsaturi)
Dando un'occhiata veloce a queste percentuali, ci rendiamo conto che l'alimentazione proposta e pubblicizzata negli ultimi 50 anni, ha le percentuali sovvertite:
- mette al primo posto i carboidrati
- demonizza gli altri 2 macronutrienti essenziali per la vita ed il nostro cervello: proteine e grassi.
Esistono 3 gusti principali che siamo "programmati" a desiderare e che ricerchiamo inconsciamente quando tentiamo di soddisfare il nostro appetito:
Oggi l'industria alimentare sfrutta questo fatto, creando una gamma variata di cibi chimici che creano una fortissima e intensa risposta di DIPENDENZA nel nostro cervello.
Il cibo degli antenati (bacche, frutta, carne, semi) è stato transformato nel tempo ed è divenuto oggi cibo molto saporito, ma molto meno nutriente.
I cibi di base di una volta sono programmati per fornirci un senso di sazietà pieno e completo, che nasce dal profondo.
I cibi industriali invece, saporiti e vuoti, creano una continua sensazione di insoddisfazione per mancanza di nutrimento, che ci rende ancora affamati e non riusciamo a smettere.
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