Qual'è, invece, il tuo personale rapporto con l'attività fisica?
Forse, come molte altre persone, hai la tendenza a muoverti troppo poco per quello che avresti bisogno.
Probabilmente ti nutri con troppo cibo (e forse anche di qualità non ottimale) rispetto a quanto ti servirebbe davvero: ti senti magari in sovrappeso e vorresti perdere qualche chilo, il che ti crea un ulteriore freno a sperimentare la gioia di un sano movimento.
Forse hai un condizionamento depositato nella tua mente: hai erroneamente associato il movimento ad una costrizione, a qualcosa di faticoso, che svolgi solo se sei costretto da qualcuno o da qualche situazione di forza maggiore.
Se questo è il tuo caso, considera che è possibile trovare un diverso modo di vedere il movimento, un diverso modo di praticarlo, mettendo al primo posto la gioia che esso ci può offrire, se non ti focalizzi troppo su modelli da seguire o tabelle di esercizi troppo difficili da rispettare e inadatte a te.
Ricorda che il risultato di un'azione dipende prima di tutto dalle nostre intenzioni, che stabiliscono il modo in cui compiamo quell'azione. Nel caso specifico, se decidiamo di svolgere dell'attività fisica per migliorare il nostro livello di benessere, anzichè le prestazioni atletiche od elevati standard di allenamento, è molto probabile che il movimento ci darà gioia, anzichè fatica e frustrazione: vedrai allora che ne avrai sempre più bisogno e lo cercherai come una tra le tante fonti di piacere autentico e salutare.
Il primo consiglio che ti do, parlando sempre per propria esperienza è:
Il secondo consiglio è:
Ti porrai quindi la domanda: "quale tipologia di attività fisica dovrei svolgere?". Ovviamente la risposta dipende strettamente dalle tue condizioni di salute e dalle tue inclinazioni personali.
In linea del tutto generale, se sei una persona in buona salute, il semplice camminare all'aperto, con passo più o meno spedito a seconda delle tua capacità e del livello di piacere che sperimenti, può essere la prima, più semplice ed importante opzione da valutare.
Oltre a questo, non sottovalutare la "metodologia" yoga, il suo "stile" particolare, di esercitare corpo e mente, con esercizi svolti nella lentezza e nella consapevolezza della respirazione.
Innumerevoli sono i benefici di una tale pratica, sia sul corpo che sulla mente:
Il terzo ed ultimo consiglio che vorrei darti qui è il seguente:
non praticare le posizioni yoga per diventare un contorsionista, puntando come primo obbiettivo a raggiungere la correttezza delle posizioni, perché potresti non riuscirci mai per tutta la vita (e non è nemmeno così importante)!
Pratica yoga innanzitutto per:
Muovere le energie dev'essere prima di tutto un piacere, non uno sforzo. L'intento di migliorare le posizioni è una cosa positiva, ma non deve predominare e divenire un desiderio troppo forte, perché facilmente ti nuocerebbe, e tu questo non lo vuoi.